(marilisa frison) – Una partecipata, solenne e toccante celebrazione la Santa messa in Coena Domini, celebrata questo Giovedì Santo, 28 marzo 2024.
Alle 18, il parroco di Trino, don Patrizio Maggioni, in processione, accompagnato da Giancarlo Tione, dal seminarista Giuseppe Partinico e dai chierichetti, ha fatto il suo ingresso in chiesa dal grande portone ligneo, tenendo sollevate in bella vista le tre ampolle contenenti gli oli Santi ricevuti nella messa Crismale di mercoledì 27 marzo, in Duomo, a Vercelli.
Momento di grande emozione, quando, al canto del “gloria” uno scampanellare e il suono delle campane a festa, hanno toccato il cuore di tutti, prima di tacersi per i prossimi tre giorni e hanno dato inizio al triduo pasquale.
Il Tabernacolo era vuoto, proprio perché si parte dall’ultima cena, proprio quando è stata istituita l’Eucarestia.
Ci si aspetta nella rievocazione dell’ultima cena di Gesù che il Vangelo parli di pane spezzato, di calici passati di mano in mano, invece no, si legge il Vangelo di Giovanni che parla di piedi lavati.
Un paradosso, Gesù si inginocchia e dopo essersi cinto le vesti lava i piedi ai discepoli, ma perché proprio i piedi?
Se ci pensiamo i piedi sono il simbolo di Cammino di tutta la nostra vita che può essere stata calpestata di fatica e dolore, e allora lavare i piedi significa liberarli da tutta quella terra calpestata, molto spesso fatta di dolore che ci rimane attaccata addosso.
Per questo Gesù ha detto ai discepoli lavatevi i piedi gli uni gli altri.
Essere Cristiani significa mettersi in ginocchio davanti ai piedi degli altri e non ai nostri, per liberare i piedi degli altri dalla sporcizia che hanno calpestato e dalle ferite profonde di chi è stato tradito.
Dopo l’omelia don Patrizio, ha rievocato il gesto di Gesù e ha lavato i piedi a 12 discepoli, futuri comunicandi e qualche adulto.
Una celebrazione molto sentita e partecipata, folta l’assemblea.
Durante l’omelia don Maggioni ci chiede se al bivio siamo pronti a seguire il Signore, a prendere la Via maestra, Giuda si incammina sul sentiero opposto a quello di Gesù, gli Apostoli sono spiazzati davanti al bivio e si fermano, solo Giovanni, anche se a distanza, cammina dietro a Gesù.
E noi saremo in grado di donarci come ha fatto lui e camminare dietro a Gesù?
Al termine della celebrazione dopo esserci messi in ginocchio e stati cosparsi d’incenso, ci si è recati nella Cappella di Lourdes, dove è stato allestito uno splendido sepolcro con all’interno il Santissimo.
La chiesa è stata aperta tutta la notte, molte le persone che hanno fatto visita al Signore e gli hanno tenuto compagnia, gli Animatori si sono alternati in modo che nostro Signore non fosse mai solo.
Comprendiamo il suo dono per farci dono a nostra volta.
Da non perdere il video.
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Redazione di Vercelli