Sesto appuntamento, sabato 6 aprile, alle 18, al Ridotto del Civico, con la serie dei concerti di chitarra della rassegna “Il legno che canta”, organizzata dall’Associazione Culturale Musicale “Angelo Gilardino” con il Comune per onorare la memoria del grande chitarrista, didatta e compositore vercellese scomparso nel gennaio di due anni fa.
Inizialmente era prevista la performance del chitarrista sardo Cristiano Porqueddu, uno tra i più importanti esecutori delle musiche di Gilardino, ma per improvvisi impegni, egli non potrà essere presente nella data prescelta: lo sostituirà un giovane e già affermato chitarrista di Alessandria, il ventiseienne Giovanni Martinelli, che nel dicembre dello scorso anno, si è classificato secondo al Concorso di chitarra di Lagonegro (Basilicata), “Premio Angelo Gilardino” dietro ad un vero fuoriclasse, assai più anziano, qual è l’ucraino trentatreenne Marko Topchii.
Ma il secondo posto di Martinelli è stato un grande risultato perché, a giudizio unanime, la qualità dei sei finalisti, era altissima.
Tra l’altro tra i sei c’era anche Giovanni Masi, che ha preso parte ad uno dei concerti del “Legno che canta”, al Parlamentino, in duo con Lucio Matarazzo.
Sabato 6 al Ridotto del Civico (ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti), Martinelli – che è attualmente allievo di Luigi Biscaldi al Conservatorio “Cantelli” di Novara, e già dedicatario di opere di compositori importanti come lo stesso Gilardino, Edoardo Dadone, Kewin Swierkosz-Lenart, Paolo Ghiglione, Sara Stevanovic e Oscar Bellomo – proporrà un programma decisamente affascinante.
Si parte con nove brani del “Quaderno primo per chitarra” del compositore contemporaneo Carlo Mosso; poi lo stupendo Studio di Virtuosità e Trascendenza n. 24 di Gilardino “Tombeau di Maurice Ravel”.
Seguirà, del chitarrista e compositore spagnolo dell’Ottocento Dionisio Aguado l’Andante e Rondò opera 2 n. 2 da “Trois Rondò brillants op. 2”.
Poi, ancora di Gilardino altri due degli Studi di Virtuosità e Trascendenza: il numero 32 “Embarquement pour Cithère (omaggio ad Antoine Watteau) e il numero 9 “Fantasia” (omaggio a Roberto Gerhard).
Si passa poi al Settecento con due “Sonate” (K1 e K27) di Domenico Scarlatto.
Poi si ritorna ai giorni nostri con “Erma” del compositore milanese Giorgio Colombo Taccani.
Martinelli concluderà il concerto con due brani di cui e dedicatario (la prima con il compagno di duo Lorenzo Micheli Pucci): “Santuario”, di Gilardino e “Trittico”, del chitarrista e compositore cuneese Edoardo Dadone.
Ricordiamo, per concludere, che domenica si chiude in Santa Chiara la mostra di Gastone Cecconello, sempre organizzata dall’Associazione “Angelo Gilardino” con il Comune, che ha celebrato l’amicizia sessantennale tra il noto pittore e il noto musicista.
La mostra, abbinata a quella diffusa in dieci negozi vercellesi, ha ottenuto un notevole successo di visitatori.
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Redazione di Vercelli