SI RIPETE LA STESSA STORIA – Borgosesia punito da evidenti errori arbitrali – Perché tutto questo?
Ancora una volta, decisioni arbitrali errate condannano il Borgosesia.
Anche in Borgosesia-Alba, scontro diretto e importante ai fine della classifica, il direttore di gara è stato protagonista in negativo.
Tre gli episodi da prendere in esame.
Il primo avviene a inizio ripresa quando un contatto casuale e oltretutto veniale di capitan Iannacone su Marangoni.
“Se mi fischiassero contro un rigore così mi arrabbierei”.
Queste le parole di mister Fabrizio Viassi, tecnico dell’Alba che ammette l’inesistenza del rigore fischiato a suo favore.
Si passa poi al minuto 18 del secondo tempo quando Lauciello viene irregolarmente atterrato da Deye.
Il centrocampista granata è abile a puntare la porta e si sposta il pallone in area.
Come si vede chiaramente dalle immagini il suo piede è in area al momento del fallo.
L’arbitro è bene posizionato, a distanza di pochi metri, ma assegna solo punizione dal limite.
L’ultimo “orrore” arriva in pieno recupero con il Borgosesia alla ricerca del pari.
I valsesiani sono a ridosso dell’area cuneese; Henin viene abbattuto e l’arbitro non fischia.
Da qui l’Alba in contropiede segna il quarto gol che va a chiudere il match.
Gli errori fanno parte del gioco ma quando continuano a ripetersi e sempre nella stessa direzione, appare come un accanimento.
La classifica e la giovane età della rosa, sembrano una colpa punita sempre con decisioni arbitrali che in caso di dubbio vanno a sfavore.
Il Borgosesia non chiede favori ma equità.
Dietro la partita settimanale, c’è un impegno di tempo e di lavoro costante.
Sacrifici importanti da chi si mette a disposizione della squadra,
Questo oltre a sforzi economici per la gestione della Società.
Affrontare una stagione ad handicap non è facile, troppi gli errori arbitrali.
Alla quarta giornata sul campo dell’RG Ticino, il Borgosesia era stato affossato da tre rigori.
Due di questi molto discutibili, uno per un contatto veniale e l’altro per un tocco di mano nettamente involontario.
Poi si passa alla giornata 9, gara interna per i granata contro il Pinerolo.
Al 6’ della ripresa l’arbitro si “inventa” un cartellino rosso per Bertoni, nettamente entrato sul pallone.
Poi è il turno del match con il Chisola.
A 6 minuti dal 90’ il Borgosesia è in vantaggio ma arriva il pareggio di Rizq che deposita in rete in netta posizione di fuorigioco.
Questo ha dato il là alla rimonta ospite.
Altro macro errore è stato commesso nel derby in casa del Gozzano.
Siamo al 10’ della ripresa quando Capellupo calcia una punizione dal limite.
La palla colpisce la traversa e rimbalza sulla linea bianca.
Va ricordato che per convalidare la rete la palla deve completamente superare la riga di porta.
Non è questo il caso ma il guardalinee sicuro indica il centro del campo.
Nell’altra area invece non viene fischiato un netto rigore per tocco di braccio di Pereira.
In casa del Ligorna, Scannapieco colpisce al volto Derbali che ingenuamente reagisce.
Come è andata finire?
Niente per il difensore ligure e rosso per il suo collega valsesiano.
Questi sono gli episodi più evidenti.
Ovviamente la classifica non è dettata solo da questo ma sicuramente con una maggiore attenzione arbitrale, qualche punto in più sarebbe stato raccolto.
L’arbitro deve essere giudice inflessibile e imparziale.
Non deve farsi condizionare da posizione di classifica o età nella distinta.
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Redazione di Vercelli