“Riflettere, sfruttare, guardare
Umani e non umani si specchiano e confondono in una mostra fotografica sul rapporto fra noi e gli altri animali, con l’obiettivo specifico di denunciare l’orrore degli allevamenti intensivi e proporre alternative.
La cura della Natura, il superamento dell’antropocentrismo, la scelta alimentare vegetariana e vegana sono ormai fondamentali non solo per una questione etica, ma anche per una questione ambientale.
Cambiare il nostro modo di stare al mondo cominciando da cosa si mangia è diventato urgente, come dice Jonathan Safran Foer nel suo libro “Possiamo salvare il mondo prima di cena”.
Tutti abbiamo il diritto di vivere in un ambiente sano e una vita felice secondo natura. Invece gli animali negli allevamenti intensivi sono considerati macchine da sfruttare. La mostra è un piccolo contributo per costruire un mondo felice per tutti e tutte”.
Così recita il pannello di apertura della mostra fotografica Speculare, esposta al liceo Ferrari di Borgosesia dal 20 al 29 febbraio 2024, che tratta del rapporto tra uomini e animali.
Il progetto nasce da uno scambio di idee tra la professoressa Maria Rosa Panté e il fotografo Alessandro Tomiello, a partire delle pubblicità di cibo.
Maria Rosa Panté infatti spiega: «Vedendo le pubblicità di salami, cubetti di prosciutto e simili, si ha la percezione che chi se ne ciba non abbia più la consapevolezza che quello era, prima, un essere vivente. Per mettere in luce la questione ho pensato che sarebbe stato bello creare dei quadri che riproducessero, ad esempio, sul fondo l’immagine di un maiale».
E dopo un confronto in proposito con il suo ex allievo Alessandro Tomiello, fotografo, è nata l’idea di abbinare visi umani e foto di persone in carne ed ossa a quelle degli animali, di qualunque specie, per dare un volto a ciò di cui ci nutriamo, per concentrarsi poi sul tema degli allevamenti intensivi, dell’ambiente e dell’essere umano in generale.
I volti ritratti sono quelli di amici e amiche, conoscenti, che credono nella medesima causa.
Gli scatti sono stati realizzati nel giro di un anno e la mostra è stata ospitata in varie città, come Milano, Como, Alessandria e Valenza.
I testi che accompagnano i pannelli sono a cura di Maria Rosa Pantè, poetessa e insegnante, col contributo di Chiara Gotardo, nutrizionista e Massimo Temporelli, fisico, scrittore, imprenditore.
Inoltre il corto “The Voice” di Lea e Vera Borniotto, protagoniste e registe insieme a Edoardo Nervi, è stato realizzato in collaborazione con Animal Equality e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
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Redazione di Vercelli