Ivrea, 4 febbraio ‘24.
È calato il sipario sulla Penultima di Carnevale, una data che, ancora una volta, ha visto un grande afflusso di pubblico nell’intero arco della giornata – si stimano circa ottomila persone che si sono avvicendate per seguire i vari appuntamenti in calendario.
Come da tradizione la giornata si è aperta con file di persone in coda alle fagiolate rionali per la consueta distribuzione dei fagioli grassi – Montenavale, Cuj dij Vigne, Torre Balfredo e Santi Pietro e Donato – cucinati a partire dalle due del mattino in ogni rione in un’atmosfera come sempre di grande collaborazione, amicizia, condivisone e allegria.
La mattinata ha poi avuto protagonisti indiscussi carri e cavalli che a partire dalle 9.30 si sono schierati in corso massimo D’Azeglio pronti per sfilare in tutto il loro splendore per le vie del centro cittadino fino a giungere a piazza del Rondolino dove ad attenderli c’erano le giurie ‘Cavalli, Finimenti e Guida’ e ‘Design’ per valutarli nei minimi dettagli: un passaggio necessario al punteggio che concorre a decretare la classifica generale per la premiazione dei Carri da Getto.
Unanime il giudizio generale dei giudici.
Complessivamente si è notato un miglioramento rispetto alle edizioni passate, una crescita costante e continua che ogni anno fa si che qualità e bellezza dei finimenti, bellezza dei cavalli e capacità dei conducenti aumentino sempre più – raccontano a più voci i tre giudici professionisti Tatjana Falconi, Fiorenzo Erri e Lorenzo Gatti.
Sulla stessa linea anche Guido Giono, Roberto Necco e Galliano Gallo, i giudici che hanno valutato allestimento e design di ognuno dei 52 carri iscritti, 36 pariglie e 16 tiri a quattro.
‘E’ evidente l’impegno che ogni squadra mette nel prepararsi e presentarsi al meglio – commenta un portavoce delle Giurie – l’alta qualità che si è vista oggi è frutto di mesi di lavoro che vedono ogni team all’opera per studiare e portare in piazza il meglio del meglio sotto ogni punto di vista, la cura e la preparazione dei cavalli, le casacche, gli allestimenti e le tecniche usate per le decorazioni delle sponde…”.
“Abbiamo visto sfilare 52 carri sempre più consoni alle linee guida previste dal regolamento, con una alta qualità dell’allestimento e, per la maggior parte, contestualizzati con il contenuto storico e territoriale del Carnevale di Ivrea. La rappresentazione grafica ed artistica delle composizioni trasmettono i veri valori del Carnevale” – chiude Guido Giono.
Dal Rondolino al Ponte Vecchio.
Terminata la parata dei carri da getto nel mezzogiorno si è svolta la Riappacificazione degli abitanti dei Rioni di San Maurizio e del Borghetto.
La tradizione racconta che nei tempi passati odi e rancori avessero diviso i due rioni, situati sulle sponde opposte della Dora, e che si fosse arrivati all’uso delle armi gli uni contro gli altri.
Poi, come recita il Libro dei Verbali, “un giorno fu suggellata la pace, merito e vanto delle donne eporediesi che anteponendo la loro persuasione alle armi e la gentilezza alla forza, si posero fra i contendenti e riconciliarono gli animi”.
Così, ancora oggi, il dignitario rappresentante il Console maggiore di San Maurizio e il rappresentante il Bano della Croazia (ossia il rione del Borghetto) si incontrano a metà del Ponte Vecchio e si abbracciano fraternamente.
Una rievocazione quindi densa di significato che ogni anno viene vissuta con grande partecipazione non solo dagli abitanti dei due rioni ma anche dalla folla che vi assiste.
Cambio di registro nel pomeriggio con le Alzate degli Abbà, i piccoli Priori che saranno poi protagonisti nel giovedì grasso e il martedì sera all’abbruciamento degli Scarli.
Questo pomeriggio è stata la volta di Alice Rossi per San Grato, Giada Perotta per San Maurizio, Arianna Saccenti per Sant’Ulderico, Celeste Milanese per San Lorenzo e Tommaso Burzio per San Salvatore.
Come sempre una cerimonia molto seguita e molto amata dagli Eporediesi, bambini e adulti, che attendono con gioia quei giovani volti emozionati che si affacciano dai balconi lanciando mimose e caramelle e dispensando saluti e sorrisi.
Quei giovani che saranno il futuro del carnevale.
“Non posso essere che soddisfatto della giornata – commenta Alberto Alma, Presidente della Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea –abbiamo visto una grandissima partecipazione di pubblico, sempre molto presente e caloroso nel seguire gli appuntamenti del calendario. La Penultima è sempre una giornata che porta in città un pubblico eterogeneo, c’è spazio per chi ama carri e cavalli e viene per ammirare questi splendidi animali al massimo della loro bellezza, ci sono poi gli aranceri che vengono per il tradizionale mercatino che anima per tutto il giorno piazza Ottinetti e poi, ancora, gli amanti della tradizione che arrivano per seguire la Riappacificazione e poi seguire di parrocchia in parrocchia il Corteo Storico per le Alzate. E’ sempre una grande emozione sentire, forte, l’anima della città in queste occasione e ora l’attesa cresce sempre più nell’attesa del giovedì grasso che darà il via ai giorni clou della nostra manifestazione. Ricorderemo questo week end anche per l’importante evento di presentazione di sabato 3 febbraio, giorno in cui abbiamo presentato alla cittadinanza il nuovo Cocchio della vezzosa Mugnaia che sfilerà a partire da domenica 11. Per noi è stato un momento importante, il culmine di mesi e mesi di lavoro. E’ stato un lungo percorso, spesso in salita, una sfida tecnica ed emotiva: un percorso iniziato con la mia scorsa presidenza, portato avanti dal precedente CdA da cui ho raccolto l’eredità e terminato in questi mesi con questo nuovo Consiglio. Ringrazio ogni persona che ha contribuito a questa riuscita, i miei colleghi precedenti e attuali, il Comune di Ivrea, i tecnici che ci hanno dato supporto e consiglio e, soprattutto, il team di Nicola Restauri per la realizzazione. Un grazie anche a Marco Peroni che ci ha regalato un momento molto alto con la sua lettura”.
Redazione di Vercelli