Cosa porterà il voto in Quaresima, per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Vercelli?
Oggi il decreto del Presidente della Provincia, Davide Gilardino –
leggi cliccando qui – fissa l’election day il prossimo 3 marzo.
I partiti di maggioranza sono in affanno, non tanto perché temano il responso delle urne.
Urne che, ricordiamolo, anche in questa occasione saranno aperte soltanto per i “grandi elettori”, cioè Consiglieri Comunali e Sindaci di tutti i Comuni della provincia.
Sono in affanno per la spartizione dei posti.
Posti in lista, beninteso, perché qualche alea bisogna pur lasciarla al responso del voto.
Andiamo, dunque, con ordine.
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Dieci sono i Consiglieri da eleggere e, quindi, la lista della maggioranza avrà dieci candidati.
Si aspettano di vederne eletti otto (due i Consiglieri che potrebbe rimediare il Pd).
La spartizione potrebbe essere questa.
Cinque candidati a Fratelli d’Italia.
I nomi?
Per il momento ce ne sono tre sicuri: Massimo Camandona, Margherita Candeli, Luca Lifredi.
Poi si incomincia ad annaspare: perché il quarto posto, in tempi normali, sarebbe stato automaticamente assegnato ad un trinese.
Ma ora pare che non tutti siano d’accordo a prenderli nel gruppo, perché “radioattivi”.
Sicchè il posto potrebbe andare a Cigliano o Livorno Ferraris.
Amen: se così fosse, la locuzione “Via Trino” non starebbe più soltanto a significare una strada di Vercelli.
Il quinto, ci spiace, ma non lo sappiamo: oppure non lo hanno deciso.
Potrebbe essere una donna valsesiana, così per cambiare un po’.
Si vedrà tra breve.
Quindi, in ultima analisi, per ora sicuri tre su cinque.
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Veniamo alla Lega.
Che avrà tre candidati.
Fino a poche ore fa i papabili erano: Eraldo Botta, Gianna Poletti e Alessandro Montella.
Come al solito, non uno di Vercelli: i Consiglieri Comunali leghisti del Capoluogo continuano la loro mesta esperienza di portatori d’acqua a vantaggio di altri.
Disagio, peraltro, destinato, tra breve, a ridursi fortemente anche in quanto, se ora sono sei, dopo il voto di giugno, continuando così, saranno al massimo tre.
Si vede che a loro piace così.
Pare però che, nelle ultime ore, vi sia stato un potente scazzo tra Botta ed il Segretario provinciale, Daniele Baglione.
I motivi?
Se non ci sono altri motivi, il casus belli sarebbe la ripartizione dei voti per arrivare primo.
Sicchè ora, al posto del Vice Sindaco di Varallo Sesia, entrerebbe in lista Michele Pairotto, Sindaco di Tronzano.
Che, fino a pochi giorni fa, pare non ne volesse sapere.
Resta Forza Italia che potrebbe bissare l’attuale tandem costituito da Pier Mauro Andorno e Maria Cristina Patrosso.
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Come abbiamo detto, poiché il Pd, per poco che prenda, almeno due Consiglieri dovrebbe ottenerli, ecco che, del Centrodestra, ne starebbero fuori due.
E qui i pallottolieri girano tanto da fumare.
Starà fuori, ad esempio, per la Lega la Poletti che, a quanto pare, non avrebbe tutti i voti nemmeno di Borgosesia?
E comunque sarebbe una.
Ma, se il ragionamento tiene e il Pd prende due Consiglieri, è ovvio che c’è, potenzialmente, un ulteriore silurando.
Poi, la domanda non è peregrina, come potrebbe reagire Trino, esclusa dalla lista a causa del deposito unico nazionale delle scorie radioattive?
Voterà per disciplina di partito?
Chi vivrà, vedrà.