(marilisa frison) – Shalom a tutti voi!
Cosa c’è di più bello che iniziare il nuovo anno con questa parola ebraica: Shalom, che significa pace, completezza, prosperità, ciao, arrivederci o stare bene, la realizzazione piena della vita.
Ieri abbiamo festeggiato la Sacra Famiglia, una giornata importante da non perdere e vivere mettendosi idealmente davanti alla capanna. E in questo primo giorno dell’anno si festeggia: Maria Santissima, madre di Dio.
“Dio mette al primo posto una donna – ci dice il parroco di Trino, don Patrizio Maggioni – una donna che viene messa davanti a tutti, quale esempio da seguire, vogliamo essere buoni cristiani, migliorare la nostra vita? Dobbiamo imparare tutto ciò da una donna. Se Dio dovesse mettere a capo del mondo qualcuno per far seguire una rotta, non esiterebbe a dare quel ruolo a Maria. Alla faccia di colui che sostiene che Dio non tiene di alcun conto la figura femminile. A chi degli esseri umani Dio affida ciò che di più prezioso, di più caro ha: suo figlio! A una donna: a Maria! Certo supportata e aiutata da Giuseppe, ma Gabriele, la missione principale la affida a Maria, ed è questo che oggi con i Pastori festeggiamo alzando il nostro sguardo alla semplice e umile capanna di Betlemme. Maria, ama essere donna e non vuole essere altro, non ama essere una copia dell’uomo. È importante non essere omologati, ma recuperare l’esempio di Maria per tutti noi: il suo silenzio, la sua preghiera, il suo sapersi prendere cura, la sua delicatezza, dolcezza, il suo amore. Qualcosa da custodire, di prezioso per la salvezza di tutti noi – e prosegue – Il Signore ci ha dato delle indicazioni. Una delle definizioni dello Spirito Santo che io preferisco è quella in cui viene definito: Santo Spiro, il respiro di Dio presente nel mondo, che si concretizza nell’amore più puro, nell’amore più alto, nell’amore più bello, la maternità, nella gratuita di donarsi. Ecco lo Spirito Santo, ecco Dio che arriva, che crede ancora nell’umanità e si fida ancora di noi. Il mondo però volge da un’altra parte, basta nascite, più egoismo, più chiusure… Noi dobbiamo lottare per non essere diversi da quel che siamo. Maria madre di Dio, madre nostra ci è guida, ci è luce e ci è stella polare di tutto ciò”. (In allegato troverete l’omelia integrale con le belle parole di don Pato).
Nonostante il tempo uggioso, molte le persone che hanno onorato la Santa messa delle 10 con la loro presenza.
Un plauso va anche ad alcuni nostri parrocchiani che hanno trascorso l’ultimo giorno dell’anno a Torino, al Sermig, arsenale della pace, aderendo al Cenone del digiuno, partecipando alla Marcia per la Pace, alla Santa Messa e devolvendo quanto avrebbero speso per il cenone alle popolazioni della guerra in Medio Oriente.
Anche questa è Trino.
È essenziale partire dalle piccole cose per costruire ed essere tutti artigiani della Pace, uno Shalom detto da tutti con il cuore sarebbe grande cosa.
Che si fermino le armi, che si fermi l’odio, che si accenda la speranza, che vengano ascoltate le parole di Papa Francesco.
Buon anno a tutti i lettori di VercelliOggi.it!
Shalom!