Dopo un lungo percorso in commissione Sanità, presieduta dal medico e professore universitario Alessandro Stecco, il Consiglio regionale ha approvato la legge sulla fibromialgia, primo passo verso il riconoscimento di questa malattia come patologia cronica invalidante.
“La legge è frutto di un lungo lavoro di analisi, ascolto e proposizione – commenta il neuro radiologo vercellese eletto nel fila della Lega Salvini Alessandro Stecco – che la commissione Sanità ha condotto in modo bipartisan e che permetterà al Piemonte di realizzare un sistema integrato di prevenzione, diagnosi e cura, istituendo un Osservatorio regionale, aderendo ai registri nazionali e istituendo il Registro regionale”.
Il Testo unificato assorbe la proposta di legge presentata dalla leghista Sara Zambaia e prevede la creazione di un Osservatorio scientifico regionale sulla fibromialgia, composto da medici ed esperti, che predisponga le linee guida per il percorso diagnostico e terapeutico multidisciplinare, elabori programmi di formazione e aggiornamento per i medici e proponga campagne di sensibilizzazione e prevenzione tra la popolazione che culmineranno con la Giornata regionale della Fibromialgia il 12 maggio.
A sostegno dell’Osservatorio è istituito anche un Registro dedicato per monitorare l’incidenza della malattia, l’andamento e la ricorrenza della patologia, oltre l’analisi e la raccolta dei dati clinici dei pazienti anche al fine di rilevare le eventuali complicanze insorte.
“Seppure allo stato attuale la fibromialgia non sia ancora stata inserita nel nomenclatore tariffario nazionale – sottolinea Zambaia – in Piemonte i malati sono comunque presi in carico dal sistema sanitario. Infatti, nonostante siano passati più di vent’anni da quando l’Oms ha riconosciuto come malattia la sindrome fibromialgica, molti Paesi europei, Italia compresa, non hanno ancora condiviso questa classificazione. Con questo provvedimento avviamo così un percorso di promozione e riconoscimento della fibromialgia come patologia cronica, così come hanno fatto altre regioni, Valle d’Aosta, Lombardia, Marche”.
Redazione di Vercelli