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TRIPPA PER I GATTI / 942 - Anche oggi Forza (e ridiamo) Italia assente in Consiglio Comunale a Vercelli - I commentatori politici si spremono le meningi, ma, alla fine, c'è una ragione sentimentale che prevale e tutto sovrasta, anche nel plumbeo mondo della politica - Festeggiano un Onomastico: uno solo, non due - E da cosa nasce cosa - 

Anche oggi, in Consiglio Comunale di Vercelli, il gruppo di Forza (e ridiamo) Italia, assente, come fosse stato sublimato.

C’è chi pensa:  ma guarda, vogliono dare un segnale a qualcuno, perché non è la prima volta che pare pratichino la politica della sedia vuota.

Allora, abbiamo provato a lambiccarci il cervello, seguendo due piste parallele e, a loro modo (così parrebbe) coerenti, se si parla di cose politiche.

La prima:  a chi vogliono dare questo segnale.

E qui le ipotesi si sprecano: ma tutte, infine, convergono, mettendo a disposizione dell’osservatore una sola conclusione.

Chiunque sia il destinatario (eventualmente, più d’uno, una pluralità di destinatari) di questi segnali, se ne sbatte allegramente ciò che si può ben immaginare.

La seconda:  perché lo fanno, cosa vogliono ottenere?

Ed in questo senso esploriamo il surreale.

Perché è già chiaro a mezzo mondo che, nel 2024, se i vercellesi voteranno ancora Andrea Corsaro come Sindaco, a Forza Italia spetterà  l’Assessorato di Antonio Prencipe.

E poi forse (e diciamo forse) un altro ad uno che oggi non si può nominare, ma domani forse sì.

E, intanto, per quello che può importare, oggi o domani è la stessa cosa.

Quindi: più rompono gli zebedei oggi più, semmai, rischiano di vanificare quell’obbiettivo che hanno praticamente già in tasca (sempre che i vercellesi non trovino di meglio e lo esprimano in cabina elettorale) per il semplice fatto che il manuale Cencelli è benevolo, l’alleanza dei partiti di Governo è sempre assicurata, da che mondo è mondo, anche in periferia, non solo a Roma.

E, quindi, cosa si agitano a fare?

Una riposta plausibile potrebbe essere:  perché non contano una beneamata e non sono contenti.

Ma questo è un dato ineliminabile e irreversibile.

Hanno tenuto su la coda al Pirata ed al Ghiottone per quattro anni e oltre, hanno mandato giù qualsiasi cosa, lasciato passare di tutto e  si incazzano adesso, che siamo alla fine?!

Sapran loro.

Dunque, a livello logico, a chiunque potrebbe sembrare che (anche) oggi gli scranni siano rimasti liberi da terga berlusconiane, per niente.

***

Ma, c’è un “ma”.

Rumors palatini dicono che i Consiglieri Comunali di Forza  Italia (Gianni Marino escluso, sempre al suo posto di Vice Presidente a vita del Consiglio Comunale) abbiano voluto  alzare platealmente e quasi provocatoriamente l’asticella della sfida.

Il motivo – incredibile, ma ormai siamo abituati a tante cose – sarebbe questo.

Oggi, 30 novembre, è la memoria liturgica di Sant’Andrea Apostolo.

Bene: chi si chiama Andrea?

In Consiglio Comunale ce ne sono due: il Pirata ed il giovane  Andrea Conte, eletto nel gruppo Voltiamo Pagina di Roberto Scheda.

Facciamo attenzione.

Se i Consiglieri di Forza Italia fossero stati in Aula, sarebbero stati praticamente costretti a fare gli auguri di buon onomastico al Sindaco.

Invece, pare abbiano preferito riunirsi con Andrea Conte, da qualche parte che, almeno per ora, non si sa e festeggiare.

Un modo per mettere in pratica una vendetta sottile, ma bruciante, simbolica e dire:  tiè, Pirata.

Non contiamo una cippa?

E va bene, ma a te gli auguri di buon onomastico non li facciamo!

Ecchecavoli.

Insomma, una posizione politica durissima.

Che, inoltre, pare abbia generato un imprevisto ed ulteriore colpo di scena.

Parrebbe, infatti, che il giovane Consigliere eletto nel gruppo di Roberto Scheda, sia stato a tal punto sorpreso, poi lusingato, quindi persino commosso da questa manifestazione di affetto, che avrebbe seriamente meditato di lasciare opposizione, Scheda, lista, pagina voltata e tutto il resto, e starebbe ora meditando di aderire a Forza Italia.

In queste ore sarebbe in transito come in una sorta di trasmutazione alchemica  che lo vedrebbe evolvere da Voltiamo Pagina a  Voltiamo Italia,  poi a  Forza Pagina  e quindi, finalmente, Forza Italia.

Perché la politica è anche questo, non è solo mero calcolo, senso dell’ opportunità: è anche luogo ove hanno un posto non secondario i sentimenti, la mozione degli affetti: insomma, l’amore.

Se il giovane Consigliere così deciderà (e, a un bel momento, sarebbe anche ora che si decidesse perché è da settimane che si traccheggia e non si sa più cosa dire, la fantasia incomincia a scemare)   si potrà ben dire che questi voti augurali espressi in forma amichevole ed affettuosa, saranno stati determinanti.

Come finirà?

Chi vivrà, vedrà.

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