(marilisa frison) – Domani, 18 febbraio, riaprirà l’Oratorio parrocchiale di Trino.
Una bella notizia per i ragazzi, gli animatori ed educatori.
L’iniziativa prosegue, sempre con tante adesioni e lo stesso zelo pastorale, la bella tradizione che tutti in città conoscono: l’Oratorio salesiano.
Anche se la Congregazione ha lasciato Trino, si vede che ha seminato bene e le attività non solo non si sono mai interrotte, ma nemmeno hanno perso o disperso i doni ricevuti. Il Parroco Don Patrizio pare davvero avere raccolto il testimone, non meno che…il carisma salesiano.
Dei nuovi programmi dell’Oratorio si è parlato proprio domenica scorsa, 13 febbraio, vigilia del giorno in cui si festeggia l’amore, e un grande gesto d’amore l’hanno fatto gli animatori dell’oratorio Sacro Cuore di Trino verso i ragazzi del catechismo.
Anche se con qualche giorno di ritardo, dovuto alle restrizioni per il Covid-19, hanno organizzato una splendida festa in onore di don Bosco. Dopo la Santa messa delle 10 è ripreso il Catechismo in presenza e alle 14 i ragazzi si sono ritrovati in oratorio accompagnati dai propri genitori dove, dopo il triage d’ingresso, li attendevano i Catechisti e gli animatori. Molta la partecipazione.
I giovani si sono messi in competizione e hanno gareggiato cimentandosi nei vari giochi sapientemente preparati dai bravi e pazienti animatori, che hanno riproposto i giochi dei tempi di don Bosco: saltimbanchi, Bosco’s farm, retino e gioco carcere.
I piccoli si sono divertiti tantissimo, correvano spensierati e allegramente nei grandissimi spazi all’aperto, suddivisi nei vari campi, del cortile dell’oratorio tra i più belli del Piemonte. Il luogo si presentava molto curato e ben tenuto, grazie ai Volontari che si sono prodigati per renderlo tale.
Un vero bijou. Il parroco don Patrizio Maggioni, molto soddisfatto delle notevoli presenze, ha dovuto assentarsi per accogliere con il Sacramento del Battesimo Matilde, a cui diamo il benvenuto nella nostra Comunità cristiana.
Ma la festa è proseguita con una scenetta dal titolo: “Il sogno dei tre lacci”, che ha visto come protagonisti i ragazzi delle medie.
Don Bosco è stato degnamente interpretato da Emanuele Maggioni, che ha rievocato il sogno che l’Alfiere dei giovani aveva raccontato ai suoi ragazzi il 4 aprile del 1869 durante la buonanotte e ha approfittato dell’occasione per chiarire e rendere comprensibile l’importanza della Confessione.
Una frase di don Bosco: “La confessione è la serratura, la chiave è la confidenza del confessore”.
Questi momenti di gioco, socializzazione e sano divertimento sono stati un balsamo dell’anima per questi ragazzi dopo tanti giorni di chiusura.
Il pomeriggio si è concluso con un’ottima merenda offerta dall’oratorio.
Un grazie al parroco e a quanti hanno reso possibile e regalato questo bel pomeriggio ai ragazzi.
L’oratorio, come abbiamo detto in esergo, riaprirà nei fine settimana da venerdì 18 febbraio dalle 16 alle 18.