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LIVORNO FERRARIS – Alla Tenuta Colombara  l’incontro “Le Donne dell’Acqua”              

Un’iniziativa finalizzata a valorizzare il mondo femminile da sempre determinante nella gestione e tutela dell’acqua

Saluggia e Livorno

Sabato 14 ottobre si è svolto presso la Tenuta Colombara di Livorno Ferraris un incontro dedicato a “Le Donne dell’acqua”, promosso dal Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume (TNCdF) e organizzato dalla Provincia di Vercelli in accordo con la Regione Piemonte, un’iniziativa finalizzata a valorizzare il mondo femminile da sempre determinante nella gestione e tutela dell’acqua. Un’occasione per approfondire la storia del legame esistente tra donne e acqua attraverso la riscoperta di luoghi di lavoro identitari come le risaie, simbolo delle prime forme di partecipazione e aggregazione femminile.

Il Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume (TNCdF), promotore dell’iniziativa dedicata a “Le donne dell’acqua», nasce nel 2007 dal Coordinamento Agende 21 Locali Italiane – spiega il Dirigente del Settore Ambiente e Territorio Veronica Platinetti -. Dal 2018 il TNCdF è ufficialmente membro del Comitato d’Indirizzo dell’Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume istituito presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e questa iniziativa pone al centro due importanti sfide che i Contratti di Fiume hanno di fronte secondo i tre pilastri della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica): la corretta gestione delle risorse idriche e il raggiungimento della parità di genere”.

Un impegno che la Provincia di Vercelli sta attualizzando – continua Platinetti anche attraverso lo strumento dei Contratti di Fiume, secondo una metodologia consolidata che per la prima volta è stata applicata a un’area umida, cioè quella costituita da ventotto comuni della Provincia. È stato siglato, inoltre, il “Contratto di Zona Umida della Pianura Risicola Vercellese”; il nostro auspicio è che l’innalzamento della consapevolezza e del senso di responsabilità possano portare a un’azione comune e partecipata attraverso la quale attuare il cambiamento, perché non ci può essere una vera transizione ecologica senza quella sociale”.

Redazione di Vercelli

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