Settimana clou quella che attende il Monfrà Jazz Fest, con nomi di assoluto rilievo, grandi concerti ed eventi quotidiani.
Non che quella appena trascorsa sia stata molto meno intensa.
E’ cominciata giovedì 15 giugno con il coinvolgente concerto alla Birreria Moonfrà di Casale Monferrato del Camilla Baraggia Quartet che ha richiamato una vera folla nel locale, tra canzoni evergreen e brani di alto profilo autoriale, che costituiscono il nuovo progetto di questa formazione.
Il pomeriggio di venerdì 16 ha visto l’inaugurazione delle mostre Bio Cultural Heritage alla Manica lunga del Castello di Casale con la partecipazione del Vicesindaco della città Emanuele Capra, l’assessore alla Cultura Gigliola Fracchia e l’architetto Maria Teresa Bergoglio del Parco del Po.
E’ stata l’occasione per ribadire come il MonJF faccia parte del circuito del Festival “Jazz takes the green” e preveda uno stretto sodalizio con il Parco e con diversi enti di tutela ambientale. Ima Ganora, presidente dell’Accademia Europea d’Arte Le Muse, organizzatrice del festival, ha rilanciato la sfida ecologica di questa edizione: raccogliere fondi per arrivare a piantare 100 alberi.
Tra le immagini quelle di “Jazz energia del sorriso e dell’amicizia”, la mostra legata proprio al tema della sesta edizione del Fest: Smile; 30 scatti che, prima di arrivare al Castello di Casale, sono stati esposti al Teatro La Scala di Milano e al Festival di Edimburgo.
Gabriele Lugli vicepresidente dell’Associazione Italiana Fotografi Jazz la commenta: “Sono scatti insoliti che ritraggono i musicisti in momenti fuori dal palco ma evidenziano l’energia del sorriso”.
Il laboratorio di sabato 17 giugno “Improvvisa che ti passa!” di Gabriele Guglielmi a Palazzo Vitta ha avuto una buona affluenza, mentre il tanto atteso concerto nel bosco di domenica 18 sarà recuperato a settembre per l’annullamento dovuto al temporale.
Il programma:
mercoledì 21 fiabe in Jazz e Bonfanti + San Bartolomeo Gospel Choir
Ora si entra nel vivo con un fine settimana che vedrà esibirsi nel palco principale di Santa Croce a Casale Monferrato nomi conosciuti a livello internazionale e coinvolgerà tutto il centro della città.
Ma andiamo con ordine:
mercoledì 21 giugno alle 17 alla Biblioteca Emanuele Luzzati di Casale si apre una nuova edizione di Fiabe in jazz, uno dei must del MonJF.
Quest’anno Giulia Motta proporrà la lettura di uno spettacolare libro pop up, resa ancora più coinvolgente dalla sonorizzazione fatta con mille strumenti affidati anche ai ragazzi.
Il tema di quest’anno si sposa con le tematiche ambientali: gli uccelli a tempo di musica.
Fiabe in jazz sarà replicato il 23 giugno alla stessa ora.
Sempre il 23 giugno alle 16 a Palazzo Vitta, Gabriele Guglielmi proporrà il laboratorio
Tutti quanti voglion fare il jazz!
Tutti e tre gli appuntamenti sono sold out con lista di attesa (prenotazioni alla Biblioteca ragazzi 0142 444308).
La sera del 21 giugno alle 20.45 al Chiostro di Santa Croce, l’Accademia Europea d’Arte Le Muse dedica un momento a se stessa prima di concerto molto particolare: l’esibizione degli allievi fa da contorno all’assegnazione delle borse di Studio dedicate a Patrizia Barberis, la musicista casalese co-fondatrice de Le Muse scomparsa nel 2014.
La serata, che celebra anche la festa della musica, prosegue con un sodalizio artistico davvero speciale per la città.
Il famoso chitarrista blues Paolo Bonfanti si esibisce insieme al San Bartolomeo Gospel Choir, diretto da Gianfranco Raffaldi, nomi che in Monferrato non hanno molto bisogno di presentazioni, ma che per la prima volta si trovano insieme in una esibizione che promette di avere molti crossover originali.
Street food gourmet a cura de Il Vetusto Monferrato dalle ore 19 con menù dedicato (su prenotazione 329 4514575) e Monfrà-tapas accompagnate da Vini Marco Botto, birre Moonfrà, gin tonic agricoli, amari e distillati Mazzetti d’Altavilla e Magnoberta, con gli immancabili Krumiri Rossi.
Il compleanno Unesco con Max De Aloe Jasmine trio e trio Bobo
Si arriva così alla sera del 22 giugno, quando si festeggia il compleanno del Monferrato diventato patrimonio dell’Umanità Unesco con un doppio set sul palco di Santa Croce e i primi artisti internazionali.
I primi a salire sul palco alle 21 sono Max De Aloe Jasmine trio.
Il curriculum dei musicisti è impressionante: Max De Aloe è considerato uno dei più bravi armonicisti jazz in Europa e annovera collaborazioni con tutti quelli che contano nel panorama del jazz contemporaneo: ha circa cinquanta CD al suo attivo, di cui 15 come leader.
Gli altri musicisti non sono da meno: Mike del Ferro è nato ad Amsterdam da cantante d’opera Leonard del Ferro, ha iniziato a studiare pianoforte a nove anni e ha semplicemente vinto tutti i premi che un pianista jazz poteva vincere in Europa e oggi insegna anche al Conservatorio Reale di Groningen.
Jesper Bodilsen bassista danese è famosissimo in Italia per essere spesso a fianco di Stefano Bollani in concerti, performance e incisioni.
Secondo set con il Trio Bobo formato da Faso (basso), Menconi (chitarra) e Meyer (batteria).
Nato nel 2002 dall’esigenza di Faso e Christian Meyer, funambolica sezione ritmica di Elio e le Storie Tese, di misurarsi con generi musicali che nella band “madre” difficilmente vengono approfonditi, nella fattispecie la musica di derivazione africana, il jazz e la fusion.
Ai due si aggiunge il chitarrista Alessio Menconi, che nonostante la giovane età vanta collaborazioni di livello internazionale, tra le quali spicca la realizzazione di quattro album con Paolo Conte.
Il Trio ha appena realizzato il suo terzo album uscito per Decca/Universal, che vede la presenza di ospiti quali Stefano Bollani e la cantante indiana Varijashree Venugopal.
Biglietti euro 18, 11 euro per i soci le Muse e under 25. Street food gourmet a cura de Il Vetusto Monferrato dalle ore 19.
Lo swing di Sergio Caputo e l’Africa di Lisa Manara il 23 giugno.
Venerdì 23 giugno sarà un’altra serata di big con l’arrivo a Casale di Sergio Caputo.
Alle 21 al Chiostro di Santa Croce l’indimenticabile autore di Sabato Italiano si esibisce in trio con Patrizio Sacco (Basso) e Alessandro Marzi (Batteria e Pianoforte).
Un concerto che sarà sotto il segno del suo inconfondibile mix di swing e blues e che alterna la nuova produzione con gli immancabili hits che lo hanno seguito nel tempo come ad esempio “Italiani Mambo”, L’Astronave che arriva”, “Il Garibaldi Innamorato” ed altri successi cari al pubblico.
Seconda parte della serata con Lisa Manara Trio e la sua voce divina che unisce l’Europa all’Africa.
Cantante, musicista, autrice e cantautrice, con una forte e solida preparazione classica, Manara realizza il suo progetto musicale: L’Urlo dell’Africanita’, che si focalizza sulle canzoni di Nina Simone, Miriam Makeba, Cesaria Evora e Fatoumata Diawara, arricchito da sonorità soul, funk ed echi africani, creando un sound moderno, del tutto personale, grazie anche a brani dalle sonorità capoverdiane, sfruttando la forma canzone, che nei concerti viene portata a una dimensione più istintiva e libera.
Accanto a lei in questa performance ci sono Federico Squassabia e Gioele Torraccia.
Il concerto è in collaborazione con Jazz Around. Biglietti euro 18, 11 euro per i soci le Muse e under 25.
Street food gourmet a cura de Il Vetusto Monferrato dalle ore 19.
L’invasione dei Lindy Hoppers
Il 24 giugno si balla.
Si comincia alle 16.30 all’’Accademia Le Muse di via Trevigi dove si svolge l’ultima tappa del campus Taste The swing a cura di The Kichen Swing, dedicato a Lindy Hop e a questa vivacissima danza al centro della swing era.
Poi tutti in strada alle 17 con una passeggiata musicale dedicata a Bistolfi e la Musica al Museo Civico e alle 18 in piazza Mazzini con il duo formato da Mara Panico (voce) e Andrea Rogato (piano) e il centro storico invaso da decine di Lindy Hoppers che balleranno per le vie del centro.
Una giornata per il Po
Il 25 giugno un altro must del Fest: i concerti sul Po, solo che il tradizionale concerto all’alba e concerto al tramonto sul grande fiume si dilatano e diventano un’intera giornata dedicata alla natura all’imbarcadero di Casale.
Si comincia alle 8 del mattino con Giovanni Carlo Trio formato dal chitarrista termolese Giovanni Di Carlo, Giulio Scianatico al contrabbasso e Armando Luongo alla batteria.
Evento che contribuisce anche al gemellaggio con il festival molisano Borgo in Jazz con cui esiste da anni un proficuo scambio culturale.
E’ un progetto spontaneo che unisce jazz e musica classica, e pone una particolare attenzione alla melodia e al colore del suono.
L’interplay e la coesione fra i musicisti sono senza dubbio tratti distintivi che creano una perfetta alchimia gioiosa.
Il repertorio comprenderà alcuni brani riarrangiati della tradizione jazzistica e altri brani originali di Giovanni Di Carlo dal suo ultimo album “A child’s eyes”, che con la sua semplicità assoluta sintetizza al meglio lo spirito di questo gruppo.
Prima del concerto, a partire dalle 7, ci sarà la possibilità di fare la classica colazione sul Po con muletta, gorgonzola e barbera a cura degli Amici del Po, che dalle 10 alle 18 offriranno anche la possibilità di fare gite in barca sul fiume, la giornata prevede dei laboratori naturalistici: alle ore 11 e alle 14 Alla scoperta delle farfalle e alle 16 Esplora la Foresta a cura Parco del Po piemontese.
Per concludere alle ore 17 un nuovo appuntamento con Fiabe in Jazz: Scopriamo la natura in musica (al momento il laboratorio è sold out con lista di attesa, prenotazioni alla Biblioteca ragazzi 0142 444308).
La giornata termina in musica alle 20 (dalle 19 apertura biglietteria e street food a cura di Cucù) con la prima assoluta di Funamboli: Jazz e Circo in acrobatici equilibri con Giorgio Bertolotti e Max De Aloe.
Una produzione de Le Muse appositamente per questo fest che si presenta così “Un musicista suona davanti al suo pubblico finchè non viene interrotto da una presenza particolare, un vagabondo, un clochard dal naso rosso…tra i due nascerà un rapporto surreale tra conflitti e improvvisazioni oniriche in un luogo speciale…”
Per la prima volta nel panorama nazionale i due artisti si mettono in discussione sullo stesso piano compositivo e creativo, letteralmente sospesi come due funamboli in acrobatici equilibri di virtuosismi tecnici ed espressivi.
Due artisti geniali e poliedrici, che hanno fatto della tecnica dell’improvvisazione una loro cifra stilistica per dialogo sensoriale a più voci, che riuscirà nel contempo a stimolare profonde riflessioni e a farci sorridere nello stupore di una rara bellezza.
I due concerti sono a pagamento:
Alba €5/€3 soci e under 25, gratuito under 11. Tramonto €8/€5 soci e under 25, gratuito under 11.
Per informazioni e prenotazioni www.monjazzfest.it
Redazione di Vercelli