Tanto l’Associazione Bersaglieri quanto, a maggior ragione la Fanfara Bersaglieri Valdossola sono del tutto estranei a qualsiasi compiacenza politica, ipotizzata in ragione di una delle soste lungo il percorso della sfilata di sabato 17 giugno scorso a Vercelli.
E’ chiara (e persino ovvia) la posizione dell’Associazione d’Arma che si è trovata, suo malgrado, a fare i conti con la politica vercellese, diventata comprensibilmente ipersensibile rispetto ad un tema.
Il tema è questo e lo tratta con molta misura e lucidità, il Segretario cittadino del Pd, Patrizia Jorio Marco, che manda alle Redazioni il comunicato che, integrale, pubblichiamo di seguito.
Dunque, il tema: la propaganda che, ormai con toni persino caricaturali tanto sono iperbolici (“strepitoso successo”, “grande successo”, “grazie, Sindaco Corsaro!”), buffi nella loro ingenua autoreferenzialità, si rendono lecito propinare a spese del contribuente, alcuni dei maggiorenti di Palazzo Civico, non è neppure parente della Comunicazione istituzionale di cui, invece, c’è sempre bisogno.
Sicchè, non è superfluo dire che – da come le abbiamo comprese, evidentemente anche ascoltando i protagonisti (involontari) della questione – ci sono due cose, entrambe vere e del tutto indipendenti.
La prima: nessun “inchino” dell’Associazione Bersaglieri e della Fanfara Valdossola, né all’Assessore epigono del Dottor Wolf, né al suo negozio; così come nessun “inchino” è stato tributato a qualsiasi altro esercizio commerciale nei pressi del quale ci si è fermati o – per assurdo – alla Casa di Riposo del Sant’Eusebio, dove la sosta è stata addirittura confortata da un brindisi con gli Anziani Ospiti.
La seconda: la propaganda comunale ormai adusa, soprattutto nel recente periodo, ad eccessi ridicoli, non è parente della Comunicazione istituzionale, che, al contrario, è cosa importantissima per assicurare, oltre alla doverosa trasparenza, anche una efficace comunicazione tra Amministrazione Pubblica e cittadini.
Ma ecco il comunicato diramato dal Pd cittadino di Vercelli.
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Comunicato Stampa. Possiamo pretendere una comunicazione istituzionale vera da parte del Comune di Vercelli?
In questi giorni hanno fatto notizia alcune immagini pubblicate sul canale Facebook istituzionale del Comune di Vercelli in cui uno degli assessori della Giunta Corsaro appare immortalato davanti alla sua attività commerciale durante una giornata di festa in città.
È la goccia che fa traboccare un vaso colmo di usi impropri da parte di questa Giunta di strumenti di comunicazione che per legge potrebbero essere usati in modo molto più utile e corretto.
Il sito internet del Comune, i canali Facebook, Instagram, YouTube e Whatsapp vengono costantemente impiegati per promuovere Sindaco e assessori: non c’è evento che una volta concluso non sia riportato con tanto di foto di qualcuno con la fascia.
Ogni giorno sotto i portici del municipio la voce del Sindaco di Vercelli entra nelle orecchie dei passanti e tutti possono vederne il volto proiettato su un monitor installato nella vetrina dell’URP: ma l’URP, Ufficio di Relazione con il Pubblico, che ufficialmente gestisce i canali dell’Ente non è nato per fare propaganda o trasformare in influencer la Giunta.
La legge 150 del 2000 che disciplina le attività di comunicazione e informazione delle Pubbliche Amministrazioni fissa dei paletti ben chiari sul ruolo della comunicazione istituzionale, tra cui permettere ai cittadini di comprendere bene le normative per poterle poi applicare correttamente, raccontare le attività delle istituzioni e come funzionano, promuovere i servizi pubblici favorendone l’accesso, promuovere temi di interesse pubblico e sociale, favorire la semplificazione delle procedure e infine promuovere l’immagine delle amministrazioni, dando visibilità agli eventi di rilevanza. Va da sé che quando un evento di interesse collettivo viene presentato mettendo costantemente avanti l’immagine della parte politica di riferimento è difficile scindere l’aspetto di comunicazione politica da quello di comunicazione istituzionale: si sta raccontando l’evento o cercare consenso in chi lo ha finanziato? I canali istituzionali – gestiti con i fondi delle tasse- sono usati per promuovere la città o chi si appresta alla prossima campagna elettorale (o prossima campagna saldi…)?
Siamo certi e certe che non occorre passare per immagini di amministratori e loro dichiarazioni per ricevere informazioni precise e puntuali su cosa succede a Vercelli: ci riescono benissimo tante Amministrazioni in città ben più grandi della nostra, di ogni colore politico, che sanno bene quanto prezioso sia il tempo del personale degli uffici che, oltre a mille altre incombenze, è chiamato a curare gli aspetti legati alla comunicazione. Il tempo che si richiede gli addetti spendano per riportare virgolettati e recuperare scatti fotogenici potrebbe essere meglio utilizzato per riportare dati e informazioni in formati facilmente rintracciabili, indicizzati e conformi ai principi di usabilità: questo sì verrebbe incontro ai principi di comunicazione utile e partecipata che tanto stanno a cuore ai principi normativi.
Di certo questo modo di comunicare e informare non ha aiutato a ricordare come evento di festa collettiva quel che si è accaduto nel fine settimana. Certo, la foto è poi stata rimossa: ma forse avremmo meritato tutti e tutte almeno qualche frase di spiegazioni e scuse da parte di questa Amministrazione, se non altro per poter sperare che cose del genere non capitino più.
Patrizia Jorio Marco
Segretario cittadino PD Vercelli