(marilisa frison) – “Siamo ritornati col botto!” afferma Massimiliano Sanfedino, riguardo alla ripresa degli incontri di dialogando nella serata di lunedì 13 alle 18, a Trino, in biblioteca civica “Favorino Brunod”, organizzati da Al Lantarnin dal Ranatè.
Interessante, accattivante e particolare l’argomento trattato dal filosofo Massimiliano Sanfedino con il prof. Federico Ottavis: “Trappole mentali”.
Ospite d’eccezione la psicologa Valentina Negro, che ha spiegato e parlato di queste distorsioni del pensiero che ci fanno vedere la realtà per come la vediamo e non per quella che è, ma secondo i nostri schemi, anche facendoci male a volte.
Questi schemi mentali fanno di noi persone uniche e ci caratterizzano fin dalla nascita e vengono influiti da molti fattori: ambientali, luoghi di nascita, con chi siamo cresciuti,
genetici, quindi un discorso parentale, genitoriale.
La caratteristica di questi schemi è cercare di conviverci, altrimenti diventano trappole, ci fanno vedere le cose con timore e ci chiediamo: “Chissà se ce la faccio”, ci si pongono dei problemi quando non ci sono, ci sentiamo inadeguati.
Altri schemi: la sfiducia, l’abuso, l’autocritica.
Quando diventano trappole?
Quando diventano disturbanti e ci fanno vedere la realtà diversa da quella che è, o tutto bianco o tutto nero, oppure ci sembra di essere in un tunnel.
Si fanno prevalere gli aspetti negativi e prevarrà l’ansia, facendoci vivere in una realtà falsata.
Sanfedino riguardo al cambiamento e la modifica della personalità: “L’essere umano è un animale sociale e si adatta secondo il luogo e il tempo dove viene catapultato”.
Ha poi portato in causa Socrate che sapeva di non sapere e indaga: il problema nasce quando si ha la presunzione di sapere e siamo ingabbiati in questa cosa e vediamo le cose in modo sconnesso.
Si cambia la propria personalità, si vorrebbe essere in un modo che non si è.
È difficile anche stabilire ciò che è patologico da ciò che è un semplice fastidio.
I disturbi si dividono in ego sintonia e ego distonia.
Nel momento in cui si ha un disturbo ego sintonico vuol dire che è in accordo con la mia personalità e dà più fastidio agli altri che ci stanno attorno che a noi stessi, perché in sintonia con il nostro ego; mentre quando si ha un disturbo, una trappola ego distonica, lī cominciano i disturbi veri e propri, perché la persona non sta più bene con se stessa e accede a cure psichiatriche e psicoterapia.
Federico è intervenuto in ambito letterario e ha parlato del libro di Sigmund Freud, “L’interpretazione dei sogni”, che è stato un po’ il capostipite della letteratura psicologica e del romanzo psicologico di tutto il 900, un libro anche bello e fantasioso da leggere.
Il video, parte integrante dell’articolo, sarà esauriente nella sua integralità a dissipare tutti i dubbi sull’argomento.
Al termine i coniugi Martuzzi, hanno gentilmente offerto un ricco e vario aperitivo, per festeggiare la ripresa delle attività.
Molto soddisfatti i presenti che attendono con gioia l’appuntamento con Al Lantarnin dal Ranatè di lunedì prossimo, 14 febbraio sempre alle 18, con Bruno Raiteri impariamo ad ascoltare e capire la musica.
Mentre Massimiliano e Federico li ritroveremo lunedì 21 sempre alle 18, ospite Alessandra Biava, laureata in “Scienze dell’alimentazione” e si parlerà di “Gusto”.
Appuntamenti da non perdere, siete tutti invitati.