Poi dicono gli olandesi.
Cioè: dicono che gli olandesi siano grandi appassionati della bicicletta.
Anche i cinesi.
Parla così chi non ha mai conosciuto l’amore tutto bicciolano per le due ruote ed i pedali.
E’ una caratteristica tutta nostra, come il riso e la Chatillon o Sant’Andrea.
E ci sono momenti in cui questa condizione genetica salta fuori con grande evidenza.
La domanda della vigilia era: come sarà la risposta di Vercelli alla ripresa della “Vercelli che pedale”, dopo tre anni di sospensione causa Covid?
Eccola, la risposta: più di settecento iscritti, lo sciame festoso delle due ruote, classiche o fantasia, a seconda del gusto di ogni partecipante.
Gruppi costituiti tra colleghi di lavoro (un plauso alle bravissime cassiere Bennet) oppure famigliole con mamma, papà e bimbi tutti a pedalare.
Non mancano, naturalmente, gruppi “potenti” di sportivi.
Più che motivata la soddisfazione del grande ideatore e “padre” di tutto questo, il geom. Venio Trebaldi, Presidente del Velo Club Vercelli, con la sua squadra di validi aiutanti.
Anche per lui la risposta della città alla ripresa di questa bella tradizione (edizione numero 47, ma, se si considera il triennio di sospensione, siamo al giubileo, a 50 anni dalla prima uscita) che, con oggi, ha dimostrato di sapere guardare con fiducia al futuro.
Vi lasciamo con il filmato e la gallery della partenza.
Nelle prossime ore, appena disponibile l’elenco delle premiazioni, filmato e gallery dell’arrivo che, come tradizione, è stato confortato dalla superlativa panissa preparata dal Comitato Vecchia Porta Casale, capitanato da Guido Manolli.