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TRIPPA PER I GATTI / 916 Ter - Non se ne va più - Del resto, chi se lo prenderebbe?! - Dopo l'imbarazzante riunione di Commissione, il post Congresso della Lega - Il grande assente di Arborio tenta la manovra di rientro -

Si è perso la panissa di sabato al Centro Sociale di Arborio, non ha partecipato al Congresso Provinciale, ma oggi ha, evidentemente, qualcosa da dire.

Leggi cliccando qui l’articolo sul Congresso di Arborio

Forse da giustificare.

Magari da chiedere.

Perché, a questo punto della notte, è normale che un po’ tutti, a prescindere dai percorsi politici fin qui seguiti, diventino conservatori.

Soprattutto, conservatori del proprio posto.

Ma andiamo con ordine.

Oggi, 22 maggio, è appena terminata l’imbarazzante riunione della Quarta Commissione del Consiglio Comunale, quella che si occupa di Opere pubbliche.

E ne ha ben donde.

E’ stata convocata su richiesta delle Opposizioni perché un po’ tutti a Vercelli si stanno domandando: ma questo piano Kipar, questo stravolgimento del centro città che viene rivoltato come un guanto non si sa (ancora) per cosa, secondo quali criteri, in virtù di quali scelte strategiche, chi l’ha deciso, in ultima analisi?

Ebbene, nelle prossime ore pubblicheremo un servizio a parte, che offrirà anche repertorio filmato.

Ma, in definitiva, è venuto fuori questo: non è che si sia fatto un progetto, si siano prese decisioni condivise, si siano consultate le categorie, si sia, in fondo, seguito un iter decisionale, un’istruttoria capace di coinvolgere la società civile.

Poi, una volta che si fosse acquisito il consenso sul progetto, verificando che avesse un capo e una coda, si siano cercati i fondi per realizzarlo.

No.

Il criterio sarebbe stato quest’altro: c’erano dei fondi europei da prendere, partecipando a bandi.

Li abbiamo chiesti, li abbiamo presi.

Lo scopo era quello di prendere i soldi.

Poi si vedrà.

Vebbè.

Ma, come abbiamo detto, torneremo sull’argomento.

***

A valle di quella riunione, un Lettore curioso capta (e, attorno alle 20 ci gira l’immagine di) questo incontro tutto interno alla Lega.

Si riconoscono Francesco Iacoi (di spalle * si veda la nota a fondo pagina), Alessandro Stecco, seminascosto il giovane Saputello capogruppo in Consiglio comunale e poi lui, il Sagacissimo, di fronte al secchiello del ghiaccio dove riposa la bottiglietta di qualcosa idoneo a placare la sete.

E si vede che da discutere ne hanno se, uno degli argomenti circolati da bocca ad orecchio per tutto il pomeriggio di sabato ad Arborio è stato: ma è vero che il Sagacissimo se ne va?

E, se se ne va, dove va?

Forse in Forza Italia, che intanto ormai nei Fratelli sono sold out?

Invero, pare proprio che il Sagacissimo non se ne andrà da nessuna parte.

E chi se lo prende?!

Tantomeno farà la lista civica.

Con chi, poi?

Con Franco Vercellino? Ma figuriamoci.

Sicchè il bluff sarebbe ormai sgamato.

E starà iniziando la manovra di rientro.

Come finirà?

Chi vivrà, vedrà.

***

(*) ci viene spesso domandato perché non si sia ancora trovato un nick name per Francesco Iacoi.

Che dire?!

Anche la fantasia ha dei limiti, vivaddio!

Comunque si accettano suggerimenti.

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