Volete vedere persone davvero incavolate?
Guardate i Sindaci di Motta dei Conti, Caresana e Stroppiana.
E capirete.
Cos’è successo?
Come avevamo anticipato nei
l’Unione Coser, ormai, ha i giorni contati.
A decidere lo scioglimento del Consorzio tra i sei Comuni della Bassa Vercellese, sono stati i Consigli Comunali, convocati in seduta d’urgenza, ieri, lunedì 31 gennaio, degli altri tre Enti comunali che compongono il Consorzio (appunto, l’Unione Coser): Pezzana, Pertengo, Costanzana.
I tre Consigli hanno deciso e lo Statuto dell’Unione stabilisce che, per lo scioglimento, basti la decisione di tre su sei Enti partecipanti.
Alea iacta est, dunque.
Tutto lascia credere, però, che se ne sentirà parlare ancora a lungo.
Cosa lo fa pensare?
Basta leggere, qui di seguito, il comunicato diramato nel tardo pomeriggio del day after, oggi 1 febbraio, dai tre Sindaci Claudio Tambornino (Caresana), Maria Grazia Ennas (Stroppiana) ed Emanuela Quirci (Motta dei Conti.
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Prendiamo atto che nella serata di lunedi 31 gennaio 2022 i Comuni di Costanzana, Pertengo e Pezzana hanno deliberato, attraverso i propri Consigli Comunali, lo scioglimento dall’Unione Coser Bassa Vercellese.
Su una nota testata giornalistica locale, si legge che è stata una “decisione dolorosa ma inevitabile”.
Una decisione è “dolorosa e inevitabile” quando si è cercato concretamente di percorrere più strade ma tutte hanno portato alla stessa conclusione: ossia che l’unica soluzione possibile è la chiusura e viene discussa e adottata da tutti e sei i comuni in maniera univoca.
Nel nostro caso, però, di strade alternative alla chiusura non se ne sono percorse, anzi…
Nell’ultima settimana di dicembre 2021 presso gli uffici dell’Unione Coser a Caresana, alla presenza di tutti i sindaci, è stato convocato un professionista, nello specifico un commercialista, al quale è stata fatta questa domanda: “in caso di scioglimento, ciascun Comune dell’Unione a cosa va incontro?” in termini ovviamente economici; l’intesa era che il segretario dell’Unione, che è lo stesso segretario comunale dei comuni che hanno deliberato la volontà di uscire, avrebbe dovuto consegnare gran parte della documentazione amministrativa del Coser, in modo da consentire al professionista di effettuare una giusta perequazione tra i costi e i servizi in capo a ciascun comune.
Il lavoro di questo professionista avrebbe consentito, dati alla mano, a ciascun comune di fare le dovute valutazioni in merito alla convenienza o meno di restare all’interno dell’unione.
Trascorsi quasi un mese e mezzo senza alcuna notizia del professionista, questa mattina (31.01) lo abbiamo chiamato al telefono e ci ha riferito che, dopo l’incontro in presenza presso il Coser, non ha più ricevuto chiamate nè da parte del Presidente, nè da parte del segretario, nè tantomeno gli è stata consegnata la documentazione necessaria per fare le valutazioni opportune per ciascun comune.
Sempre in merito a quella che viene definita una “decisione dolorosa ma inevitabile”, questa affermazione contrasta inevitabilmente con l’attività dell’Ente Coser negli ultimi mesi del 2021.
Infatti, a partire dal mese di settembre e fino al mese di dicembre 2021, l’attività della Giunta Unionale è stata tutta indirizzata ad implementare la pianta organica dell’Ente.
E’ sufficiente andare sul sito internet dell’Unione e, sotto la finestra amministrazione trasparente, si possono trovare tutte le delibere di giunta assunte all’unanimità negli ultimi mesi: dall’assunzione di una persona in supporto all’ufficio tecnico al concorso pubblico che ha portato all’assunzione di due vigili, dall’affidamento a nuovi incarichi in aiuto al servizio finanziario a quelli in aiuto al servizio tributi: il lavoro fatto in questi mesi tutto lascia supporre fuorchè l’idea di scioglimento, con un impatto economico notevole sull’Unione.
Queste delibere non erano certo improntate ad affossare l’unione, quanto piuttosto ad aumentare il personale oppure a dare un supporto al personale già esistente. Basta contarle: le delibere sono circa 14, forse anche di più.
Lo scioglimento dell’unione porterà inevitabilmente ad un “blocco” dell’attività degli uffici, con tutti i disguidi che ne deriveranno, dal momento che subentrerà il periodo vacante della liquidazione ad opera del commissario liquidatore.
Non sarà sicuramente un lavoro semplice dal momento che l’Unione Coser è formata, oltre che dal personale dipendente, anche da beni immobili (come la sede dell’Ufficio tecnico manutentivo) e da beni come mutui, area industriale, mezzi.
L’attività amministrativa dei nostri comuni continuerà in forme diverse e sempre al servizio dei cittadini nelle forme associate che ci consente la legge.
Aspettiamo di leggere le motivazioni delle delibere di consiglio.
Restano impregiudicati i diritti di ciascun comune che da queste decisioni potrebbero avere danni anche erariali, di tutelarsi nelle opportune sedi.
Claudio TAMBORNINO Sindaco di CARESANA
Emanuela QUIRCI Sindaco di MOTTA DEI CONTI
Maria Grazia ENNAS Sindaco di STROPPIANA