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CARCERI E POLIZIA PENITENZIARIA - Riva Vercellotti (FDI): “Necessario massimo impegno per migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza di chi opera nelle carceri”        

Presentato in Consiglio regionale un ordine del giorno e una mozione per sostenere le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria

PiemonteOggi, Regione Piemonte

Il Gruppo di Fratelli d’Italia ha presentato martedì 18 aprile in Consiglio regionale un ordine del giorno e una mozione per sostenere le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria quotidianamente impegnati nelle carceri piemontesi e migliorarne le condizioni di lavoro.

Ringrazio l’assessore Elena Chiorino – dice il consigliere Riva Vercellottiper aver proposto l’odierna seduta aperta in Consiglio regionale per discutere delle condizioni di lavoro negli istituti carcerari del Piemonte e impegnarsi ad adottare misure concrete per la valorizzazione e la tutela della Polizia penitenziaria”.

La Regione non ha competenze legislative dirette, ma può coordinare i rapporti fra Garante, Prefetti, sindacati e soprattutto con la sanità territoriale.

Quello che dobbiamo fare – prosegue Riva Vercellottiè ascoltare i problemi e poi, in assemblea legislativa, offrire soluzioni. Oggi, l’audizione dei rappresentanti sindacali e dei dirigenti del sistema carcerario ha delineato un quadro preoccupante sulle condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria. Un quadro che va prontamente affrontato. A partire dalla sicurezza: parliamo di lavoratori che agiscono in condizioni particolarissime e quotidianamente rischiano di subire atti di ritorsione. Parliamo di carenza di organico e di mancanza di mediatori culturali, di turni massacranti e di elevata età media, stress e insufficiente collegamento con i servizi sanitari delle Asl.

Per questo, come Gruppo consiliare abbiamo deciso di presentare una mozione e un ordine del giorno”.

Con la mozione il Consiglio regionale impegna la IV Commissione consiliare a costituire un gruppo di lavoro che produca, entro la fine della corrente legislatura, una relazione contenente le proposte per migliorare la condizione lavorativa e di sicurezza e di prevenzione dello stress psicofisico degli agenti di polizia penitenziaria e dei lavoratori impegnati nel sistema penitenziario regionale e impegna la Giunta regionale a prevedere ogni anno sul tema un Consiglio regionale aperto che rappresenti un momento permanente di monitoraggio con l’audizione dei rappresentanti dei lavoratori della Polizia penitenziaria per monitorare salute e sicurezza all’interno delle carceri.

Con l’Ordine del Giorno collegato, il Consiglio impegna la Giunta regionale a intervenire di concerto con Ministero, Prefetture e Garante dei detenuti per potenziare il rapporto fra le esigenze delle carceri e le strutture sanitarie del territorio (con maggiore presenza di medici e diagnostiche specialistiche all’interno degli istituti di pena); rafforzare il monitoraggio dello stato di salute psichico dei detenuti, potenziare il sostegno psicologico agli agenti penitenziari, avviare un monitoraggio psicologico dei detenuti fragili e pericolosi per inviarli alle Rems, che a loro volta dovranno essere potenziate aumentando i posti a disposizione.

Grazie a questo documento – spiega ancora Riva Vercellottila Regione si attiverà con il Ministero della Giustizia per potenziare e migliorare i corsi di formazione per gli agenti di polizia penitenziaria, in particolare sul controllo e gestione di risse e sommosse e prevenzione rischi derivanti da detenuti problematici, e con il Governo nazionale per potenziare il programma previsto dal Dpcm del 1 dicembre 2022 allo scopo di aumentare ulteriormente le assunzioni nella Polizia penitenziaria e migliorarne così le condizioni lavorative”.

Conclude Riva Vercellotti: “Il settore merita la massima attenzione e in questo mi sento di rivolgere un apprezzamento speciale al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro che, con grande sensibilità e senso pratico, in pochissimi mesi ha già avviato un percorso ricognitivo all’interno delle carceri arrivando a definire alcuni degli interventi più risolutivi e urgenti, anche a favore del carcere di Vercelli”.

 

Redazione di Vercelli

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