Oggi il Consiglio regionale del Piemonte si è espresso favorevolmente sulle nuove attribuzioni ad Azienda Zero che quindi avrà per legge tra le sue funzioni il coordinamento dell’emergenza ospedaliera, della rete dei laboratori e dei servizi, delle reti di patologia, il coordinamento regionale di epidemiologia e il supporto tecnico-organizzativo per l’edilizia sanitaria.
“Il paradigma che va ad arricchire Azienda Zero – spiega il medico e professore universitario della Lega Salvini Piemonte Alessandro Stecco – va ad iscriversi nell’azione riformista di questa amministrazione regionale sul tema della Sanità piemontese per troppo tempo ancorata a modelli di funzionamento non più attuali, considerando le specificità della nostra Regione e le tematiche evolutive nella sanità regionale. Nei ragionamenti fatti già prima dell’avvio della legislatura regionale, in fase di analisi dei bisogni e del modello più adatto della sanità piemontese si sono elaborati programmi poi concretizzati dalla Giunta con l’assessore alla Sanità come l’avvio di uno strumento come Azienda Zero, un’Azienda tra le Aziende Sanitarie che funge da strumento di coordinamento delle stesse. Il tutto serve ad avere una Sanità con processi di coordinamento e monitoraggio, con l’unico fine di guardare ad un efficientamento della Sanità piemontese nei confronti sia degli operatori che degli utenti dei servizi sanitari”.
“In questo aggiornamento delle funzioni di Azienda Zero – aggiunge Stecco – si punta a superare le difficoltà delle singole Asl, su temi come ad esempio l’edilizia sanitaria, su cui Azienda Zero garantirà centralmente supporto e coordinamento della programmazione che resta in capo sempre all’Assessorato. Nell’area dell’epidemiologia abbiamo trovato all’insediamento ottimi professionisti con una normazione basata su Delibere della Giunta Regionale molto vecchie, alcune hanno più di 20 anni e necessitano di essere riviste. Basti pensare che servizi epidemiologici nati più recentemente hanno oggi possibilità di accesso ai dati limitata perché nati successivamente alle norme costitutive, oltre al necessario adattamento ai bisogni emergenti della Sanità Regionale”.
“Con le nuove funzioni che convergono in Azienda Zero – approfondisce il neuroradiologo Stecco, che è responsabile della Lega per Università e Ricerca – fermo restando la programmazione che è di pertinenza dell’Assessorato, potremo coordinare maggiormente le reti di patologia con lo scopo di migliorare i percorsi e renderli più fruibile il servizio ai pazienti. Confluirà in Azienda Zero anche l’emergenza ospedaliera, rimasta fuori dal perimetro del 118-Sest confluitovi già al momento della sua istituzione: attraverso il coordinamento tra i due sistemi offrirà maggiori garanzie nei picchi operativi come quelli legati alla stagione invernale e una maggiore sinergia e embricatura dei due sistemi che non devono essere considerati più ‘a silos’”.
“C’è poi il tema dei laboratori analisi – ricorda Stecco -, oggetto di tentativi di processi di ottimizzazione in passato, in parte incompleti o non realizzati e che necessitano, sulla falsariga di quanto già avviene ad esempio in Liguria, di un coordinamento attraverso una sorta di dipartimento regionale. Questo per far sì che la complessità e tecnicità nonché gli aspetti di ottimizzazione in ambito sanitario ed economico finanziari conseguenti, possano essere coordinati e resi più omogenei ed efficaci. Di questo aspetto ce ne eravamo già occupati con un ordine del giorno che con il collega Marin e il gruppo regionale Lega avevamo presentato e fatto approvare in Consiglio regionale nel 2020”.
“Attività complesse, specifiche, con livelli di know how elevato – conclude il professor Stecco – che troveranno una valorizzazione in un percorso che deriva da analisi e ascolto del sistema sanitario piemontese e che nella giunta con l’assessorato alla Sanità ha trovato piena uniformità di pensiero che si è tradotta in un atto di giunta poi approvato in commissione e oggi finalizzato in aula con la concretizzazione di un percorso che ha come focus il miglior servizio a tutela della salute dei cittadini piemontesi”.
Redazione di Vercelli