Dopo gli anni della pandemia, gli studenti sentono la necessità di avere maggiori stimoli: le ore passate davanti al computer a causa della didattica a distanza hanno sicuramente causato molti disagi da questo punto di vista e spesso è stata colta l’inefficienza del sistema, nonostante la sua necessarietà.
Da questo anno scolastico le limitazioni sono per fortuna venute meno ed è necessario che studenti e professori si attivino nuovamente per recuperare il ritmo degli anni pre-Covid.
Al fine di organizzare degli eventi formativi che stimolassero gli studenti del Liceo G. Ferrari di Borgosesia (VC), è stata nominata come referente di educazione alla legalità e alla salute la professoressa Viviana Finotti.
Dopo un’attenta indagine interna volta a capire i gusti e le preferenze tematiche di studenti e studentesse, la prof.sa Finotti ha iniziato a prendere contatti con alcuni esperti che potessero trattare dei temi spesso sottovalutati nei programmi scolastici.
Uno tra questi è stato il dott. Graziano Lori, sociologo, criminologo, esperto di intelligence e terrorismo e, oltretutto, presidente dell’associazione Cerchio Blu di Firenze.
Il suo contributo e le sue competenze hanno permesso l’organizzazione di alcuni meeting con i ragazzi del Liceo che trattassero dei temi molto interessanti per loro: in particolare gli incontri hanno affrontato argomenti quali i furti di opere d’arte e il terrorismo internazionale.
Per portare a termine questa iniziativa, la Prof.ssa Finotti ha sicuramente ricevuto un appoggio dalla Dirigenza Scolastica, sempre disponibile a ospitare esperti ed eventi e attenta a portare a scuola nuovi progetti che gli studenti possano apprezzare, e dalle professoresse Scalcon, docente di storia dell’arte e disegno, e Palatella referente di educazione civica.
Le professoresse hanno infatti dato la loro disponibilità a permettere alle rispettive classi di partecipare e hanno oltretutto integrato ai programmi l’intervento del dott. Lori.
Come già anticipato, il periodo del Covid non ha permesso ai docenti referenti di preparare interventi o eventi simili, ma il feedback degli studenti è stato molto positivo e sicuramente ora il loro bagaglio culturale è stato arricchito con informazioni spendibili anche dal punto di vista lavorativo.
Oltretutto da anni si sta parlando di quale sia il modo migliore di implementare l’educazione civica nelle scuole e, secondo il mio parere in qualità di studente, questo potrebbe essere un metodo adeguato e stimolante.
I ragazzi hanno infatti chiesto che vengano in futuro organizzati altri incontri con il dott. Lori e allo stesso tempo i docenti sono rimasti molto colpiti dalla qualità degli interventi.
Purtroppo la zona della Valsesia tende spesso a essere isolata rispetto a queste iniziative, data la distanza geografica dai grandi centri urbani, ed è necessario che gli studenti possano comunque avere una formazione trasversale e che trascenda dai semplici programmi scolastici, puntando anche a temi di maggiore attualità.
Oltretutto portare a scuola esperti del calibro del dott. Lori non può che dare prestigio all’Istituto e anche gli studenti beneficiano di ciò.
L’auspicio degli studenti è quello che questi incontri continuino a essere organizzati in modo da fornire materiale utile alla loro cultura personale.
Leonardo Tambone, 5SB
Redazione di Vercelli