E’ stato convocato per il prossimo martedì 1 febbraio il secondo appuntamento della Conferenza dei Servizi della Provincia di Biella che sta valutando il progetto di inceneritore da realizzare nell’area industriale tra Cavaglià e Santhià.
La Conferenza dei Servizi è uno strumento che hanno le amministrazioni pubbliche, in questo caso la Provincia di Biella, per mettere intorno a uno stesso tavolo i soggetti che devono esprimere il loro parere su questioni d’interesse di tutti.
Per decidere nel merito della Valutazione d’Impatto Ambientale dell’inceneritore si siederanno al tavolo della Provincia di Biella diversi enti come ASL, ARPA, Cosrab, Provincia di Vercelli e i Comuni di Cavaglià e Santhià.
Fin dallo scorso appuntamento stonava l’assenza di altri Comuni che sono interessati all’eventuale costruzione di questo impianto. Sono molti Comuni della zona, esattamente quelli nel raggio di 10 km dal luogo dove sorgerebbe il termovalorizzatore, e che hanno aderito all’appello lanciato da Luigi Bondonno, Sindaco di Alice Castello. In tutta l’area vasta sono più di 30 amministrazioni che non vogliono l’inceneritore, e non lo vogliono in quanto da tempo lavorano per lo sviluppo sostenibile della zona compresa tra vercellese, biellese e canavese promuovendo agricoltura di qualità e turismo a piedi e in bicicletta.
“Non stiamo parlando di futuri lontani e utopistici – ci spiega Bondonno – ne è testimonianza il clamoroso successo che ha avuto la Big Bench numero 187 realizzata da alcuni produttori di Erbaluce sulle colline della Serra, più precisamente nella frazione Rolle del Comune di Viverone. Abbiamo letto sui social e verificato con i nostri occhi che sono venute oltre 2.000 persone in un mese a godere del magnifico paesaggio che offre l’Anfiteatro Morenico sedendosi sulla panchina gigante e scattando migliaia di foto da postare”.
E aggiunge “come abbiamo scritto nella lettera alla Provincia di Biella vogliamo avere diritto di parola in Conferenza dei Servizi per il ruolo che abbiamo di salvaguardia della salute dei nostri cittadini. Subiremmo le emissioni persistenti dell’inceneritore, e aria e acqua non si fermano ai confini di Cavaglià e Santhià”.
Purtroppo, al momento, tutti questi Comuni che sono nel raggio di 10 km dal luogo dove vogliono costruire l’inceneritore non si possono sedere come enti a tutti gli effetti partecipanti alla Conferenza, ma solo come uditori.
Confidiamo che questo parere così stringente della Provincia di Biella possa cambiare a breve.
Redazione di Vercelli