Paolo Roma, un personaggio scaturito dalla fantasia di Luca Inglese e dal ricordo di quest’ultimo verso il nonno paterno (Paolo Inglese), reduce di guerra internato in un campo di concentramento a Mannheim (Germania).
Sopravvissuto in seguito a una fuga via mare dopo l’incontro al cardiopalma con un capodoglio, dopo anni di prigionia e grazie al desiderio predominate dell’epoca di non arrendersi, di non mollare di fronte alle difficoltà della vita, comunque e malgrado tutto.
Una storia di vita a fantasia, che sembra arricchirsi e crescere così come il personaggio dell’agente di custodia a ogni episodio e puntata.
A ogni storia narrata da Luca Inglese e pubblicata grazie al portale Amazon ogni qualvolta un’avventura sembra volgere al termine.
La vita di un agente di custodia non è dunque e soltanto, il desiderio di un figlio di far incontrare nuovamente al proprio padre il suo, ma la necessità di dar voce e anche attenzione a un mondo fatto di rigore e sbarre, dove chi è tenuto a indossare una divisa o svolgere come educatore una professione, è anche chiamato dalla costituzione a rieducare centinaia di detenuti ogni giorno.
Questo è quanto emerge dalle parole dell’autore spese per difendere non solo il mondo della polizia penitenziaria, ma ancor più illustrare il verso senso celato dietro al militare da lui creato.
“Ho inteso essere il personaggio la giusta unione di Paolo e Roma, dove il nome trae spunto da mio nonno e il cognome, altro non è se non una dedica a coloro che ogni giorno indossano una divisa per difendere noi tutti, così come un mantello riscalda e avvolge l’Italia e Roma”.
Redazione di Vercelli