(Stefano Di Tano, per Vercelli Oggi, 1 febbraio 2023) – Diciamo la verità: cadere dalla finestra fa male, ma precipitare da uno sgabello è ancora più triste e doloroso.
Questa è la sensazione provata mercoledì sera dai molti tifosi della Pro Vercelli ancora caldi di emozione per la prestigiosa vincita di domenica ottenuta sulla solida ma infruttuosa formazione azzurra novarese.
La speranza di un bel risultato, sì, ma non abbiamo fatto i conti con le partenze di tre nostri “pilastri” che si sono frettolosamente accasati in altri club.
L’allenatore Massimo Paci ha dovuto fare di sofferenza “virtù” mettendo in campo, con qualche errore di troppo una scompaginata truppa con la quale era difficile raccapezzarsi fin dalla metà del primo tempo.
Ovvio che i biancoblù bustocchi hanno capito subito che le maglie bianche avevano perso il filo di lana che le univa, e che in breve questo filo si sarebbe strappato.
Hanno messo in campo tutto il loro spago, e finalmente hanno ricevuto la prima soddisfazione, giunta non per loro merito, ma per uno spensierato passaggio ai limiti dell’area del nostro Anastasio che metteva in grave difficoltà il portiere Matteo Rizzo.
Lo sbandamento di un attimo, e il pallone entrava crudelmente nella rete nonostante un disperato tentativo di un difensore per arginare il guaio compiuto da parte di un difensore.
Fino a quel momento la partita era incerta, ma perfin troppo chiara era la mancanza di un filo conduttore nelle trame dei bianchi dove le giocate a vuoto si ripetevano ad ogni tentativo di concretizzare l’azione.
Un oscurato Comi privo di partner giusti in attacco, evidenziava la difficoltà di mettere palloni alle spalle di Del Favero, rari quelli giocabili in area da parte di Vergara, o Iotti, o Clemente.
Tutto inutile. Solo una lunga rete di passaggi, quasi sempre interrotti dal gioco duro degli avversari, un paio di tiri sul coriacero portiere bustocco, e niente più.
Nel secondo tempo, la melanconica rappresentazione non è cambiata sono, anche se sono entrate in campo nuove “forze” (si fa per dire) che non hanno portato benefici al gioco ed al risultato.
Nicholas Rizzo (n. di maglia 31) cerca di arrangiarsi a smistare qualche pallone in avanti, ma è ancora fuori livella, come il nuovo compagno Laribi sul quale sono appoggiate timide speranze; ma per il momento la nebbia è profonda, come sono deboli anche le mosse che partono da Corradini, Vergara, Saco (inconcludente), e gli estremi tentativi di Gianmario Comi tenuto stretto dai guardiani incollati ai suoi fianchi.
Per rincarare la dose negativa, aggiungiamo un pazzesco svarione arbitrale del guardalinee Fumarulo, che mette drammaticamente in facile posizione di tiro l’arrembante Piu che spara a colpo sicuro sulla sinistra del nostro Rizzo gonfiando la rete del 2 a zero.
Ancora qualche minuto di sofferenza, e arriviamo alla fine della gara diretta da Rinaldi di Bassano che ha distribuito ben 9 cartellini gialli per altrettanti momenti di scontro tra i giocatori.
A fine partita, l’allenatore Paci ha riconosciuto in conferenza stampa la mancanza di concentrazione di alcuni giocatori e la dispersione del lavoro sul campo dovuta a cause non imputabili al tipo di formazione ma alla poca sinergia sui collegamenti.
L’impressione comune, invece considera che l’impostazione della partita sia stata completamente discutibile sul piano tecnico e tattico.
Lo stop procurato dalla sconfitta purtroppo può avere delle riflessioni gravi sul proseguimento della fase costruttiva intorno ai progetti della Società e le speranze dei tifosi e degli sponsor.
Formazione Pro Vercelli: Matteo Rizzo (n. 12), Corradini, Emmanuello, Nicholas Rizzo (n. 31), Iotti, Clemente, Comi, Vergara, Saco, Anastasio, Cristini; Subentrati II° tempo: Laribi, Iezzi, Guindo, Arrighini.
Redazione di Vercelli