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ENTE GESTIONE AREE PROTETTE AREE VALSESIA -  Canide avvistato di notte a Varallo        

Vista la scarsa qualità del video non è possibile identificarlo in modo certo come un lupo ed escludere che si tratti di un esemplare di “cane lupo cecoslovacco”

Valsesia e Valsessera

Il filmato del “canide” che si aggirava velocemente nel centro di Varallo Sesia, in Via Brigate Garibaldi, intorno alle 22 del 19 gennaio scorso, ha attirato l’attenzione di media e social.

Dalla verifica del breve filmato di 4 secondi da parte degli esperti del progetto Life Wolfalps Eu, non esistono i presupposti per classificare con certezza la specie dell’animale avvistato (cane o lupo).

L’animale è stato ripreso con un cellulare e data la scarsa qualità del video non è possibile identificarlo in modo certo come un lupo ed escludere che si tratti di un esemplare di “cane lupo cecoslovacco”, che risulta molto simile a un lupo selvatico.

In effetti circola sui social la notizia che un cane lupo cecoslovacco sia scappato al padrone proprio nella zona e nel periodo dell’avvistamento.

Gli avvistamenti di lupo documentati con video e foto rappresentano una fonte di informazione importante per il monitoraggio del lupo, ma è necessario che siano rispettati una serie di criteri, tra questi una accurata identificazione dell’animale attraverso il riconoscimento di tratti somatici peculiari del lupo, come indicato da ISPRA nelle “Linee guida e protocolli per il monitoraggio nazionale del lupo in Italia”, a cui anche il Progetto Life Wolfalps Eu si attiene.

Anche i video di buona qualità ripresi da cittadini e poi postati sui social in cui è possibile identificare il lupo sono segnalazioni utili, previa la verifica della localizzazione attraverso apposito sopralluogo effettuato dagli operatori esperti, specializzati nel monitoraggio del lupo e facenti parte del Network Lupo Piemonte.

A tal proposito risulta necessaria la collaborazione dei cittadini affinché siano segnalate   eventuali altre osservazioni della presenza di canidi che per aspetto possano essere assimilati a lupi all’interno di centri abitati.

Per quanto riguarda la sicurezza è bene puntualizzare che i lupi rifuggono la presenza dell’uomo e, secondo recenti analisi non risultano attacchi agli umani in Italia.

Anche a livello mondiale gli attacchi sono estremamente rari e riconducibili a animali rabidi (problema non presente nel nostro territorio) o fortemente condizionati dalle persone.

A questo proposito si raccomanda ai cittadini di non lasciare fonti di cibo disponibili al lupo e alla fauna in genere, perché potrebbero costituire un attrattivo e favorire l’ingresso e la permanenza di questi animali all’interno del centro abitato.

In assenza di attrattivi, non sussistono motivazioni per questi animali nel frequentare zone urbanizzate.

I lupi sono infatti molto elusivi e rifuggono qualsiasi contatto e interazione con le persone.

In inverno la frequentazione di zone abitate può essere più frequente perché la copertura nevosa spinge le prede selvatiche del lupo a scendere di quota, dove il manto nevoso è meno cospicuo, ed è più facile spostarsi e cercare cibo.

Per ulteriori informazioni è possibile visionare documenti e informazioni sul sito del progetto LIFE WOLFALPS EU: https://www.lifewolfalps.eu

 

Redazione di Vercelli

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