(Stefano Di Tano, per Vercelli Oggi) – Meda – Domenica 15 gennaio 2023
Considerazioni quasi uniformi erano nell’aria la scorsa settimana riguardo alla partitaccia col Trento (1-2) che ha fatto emergere una parziale ma limpida verità sull’allenatore della Pro Vercelli ostinato a rivoluzionare puntualmente ogni 6/7 giorni la formazione da mettere in campo, come in uno strano pietoso meccanismo nel quale la fortuna accompagnava i giocatori verso la vittoria.
E su questo ruotare dei numeri il mister c’è anche riuscito a far combaciare le sue pedine con buoni risultati in numerose occasioni. Però, non sempre si può fare ‘tombola’ se gli avversari sono svegli ed hanno imparato a giocare meglio le loro carte contro di noi.
Proprio come è successo nelle ultime settimane quando la “ruota” della Pro ha concluso il percorso netto e si è sfrangiata al cospetto del Padova, del Trento, del Renate, e prima ancora, del Novara, lasciando il passo agli inseguitori che hanno subito approfittato delle cadute ripetitive in cui siamo inceppati.
Fuori casa, ma su un campo ospitale, quello di Meda, si è verificato un imprevedibile cambiamento di programma con il quale Mr. Paci ha pensato di riguadagnare la retta via, cercando una variante a sorpresa, per una indispensabile e costruttiva vittoria che lo mettesse al riparo dalle critiche esasperate giunte da ogni parte nell’ambiente sportivo vercellese.
In un impeto rivoluzionario che certo non gli compete ha messo in campo tutto ciò che era mancato nelle ultime partite facendo giocare fin dal primo minuto …il bomber Gianmario Comi stracciando così quell’ombra di centrocampo che a volte aveva portato gli attaccanti a ripetersi nell’area di porta.
Risultato catastrofico! Palloni giocabili, pochi; tiri verso la rete, ancora meno; confusione e nervosismo in area, tanta; goal quasi fatti, zero.
Rigori contro, uno; ovviamente realizzato da Esposito che batte Rizzo in mezza finta.
Quindi tentativo strategico non riuscito: amara sconfitta che si aggiunge alle precedenti e mette a dura prova la fiducia nel conduttore e nelle capacità fisiche e tecniche dei suoi gioielli i quali mettono sul prato quello che sanno fare o che gli è stato insegnato in allenamento.
Eppure, diciamolo sinceramente, la Pro Vercelli 2022-2023 qualche volta ci ha fatto deliziare, ci ha fatto applaudire con convinzione, ci ha fatto credere che le profezie di luglio fossero concrete, reali, studiate con cura.
E allora, qual è la risposta, ci domandiamo?
Ci dobbiamo rassegnare e racimolare i punti salvezza fino alla 38^ partita, o ci sarà un momento di riscatto, di lucidità, di impegno maschio e costruttivo che darà fiato alla Dirigenza ed ai Tifosi, facendo tornare la fiducia e qualche sorriso?
Non c’è da aspettare molto: le prossime gare saranno contemporaneamente i segnali che gli sbagli recenti si possono riparare, oppure saranno la conferma che con questi avversari, Triestina, Novara, Pro Patria, Feralpisalò, i “bianchi” hanno cambiato marcia, e sono tornati leoni.
Ai ragazzi di Massimo Paci, tocca adesso la responsabiltà di darci delle chiare risposte.
C’è una intera Città che aspetta.
Capitano, e bianche casacche, non deludete gli appassionati tifosi vercellesi che ancora vi vogliono applaudire con tutto il cuore come hanno sempre fatto.
Pro Vercelli – La formazione che ha giocato i 90 minuti di Meda, contro il Renate: Rizzo, Anastasio, Febbrasio,Calvano, Saco, Clemente, Arrighini, Comi,Corradini,Cristini, Della Morte, Emmanuello, Iotti, Perrotta, Vergara.
Redazione di Vercelli