Speciale Riciclo e Natura
(Stefano Di Tano, per Vercelli Oggi) – Ci voleva proprio un tocco di grazia femminile e di colore artistico nella bellissima rassegna proposta dal Gruppo Marazzato a Stroppiana lo scorso 26 novembre.
L’idea di partecipare con alcune opere molto interessanti della giovane artista Viviana Inselvini è stata proposta ed accettata dagli organizzatori in quanto l’argomento trattato dall’Artista era assolutamente collegato alla natura ed agli scopi delle attività dell’Azienda di Borgovercelli che si occupa con molto impegno del Settore ambientale e del riciclaggio dei prodotti che hanno esaurito il loro compito primario.
E vediamo perché.
Viviana è pronta a dare informazioni sul suo obiettivo sociale e culturale essendo protagonista di un tipo di “pittura” che ben si inserisce nel mondo dell’attualità ed è di facile comprensione e di sicura accettazione da parte del pubblico.
Le opere esposte – di cui vediamo tre immagini nel servizio – sono di forte richiamo allo sguardo dell’osservatore, con toni che non lasciano scampo alla curiosità; ci si avvicina con doveroso rispetto ed attenzione poiché resta difficile capire a prima vista la natura della composizione.
Infatti emergono figure molto leggibili ma composte da milioni di strani piccoli elementi di vario colore: difficile individuare il materiale, ancora più difficile ma sorprendente è capire il magico modo di donare forma e significato a quella moltitudine di segmenti. A questo punto non rimane che sentire direttamente dall’Artista il suo segreto, ferma restando la sensazione di meraviglia di chi ammira il risultato e che finalmente scopre l’arcano…..
“…La passione per l’arte nata gioiosamente fin dalla giovane età, ha fatto crescere in me l’obiettivo ambizioso di regalare bellezza e attenzione a certi materiali di scarto presenti in tutte le case e nei laboratori artigiani, oggetti quasi sempre ignorati e pressocchè sconosciuti quali sono i Cavi elettrici….” – Proprio così, dice Viviana. E prosegue. “Riciclare degli anonimi e dimenticati cavi elettrici ha fatto scattare in me la voglia di dare ad essi una nuova vita fissandoli nello spazio mentale e creativo che ho scoperto in me, aiutandomi attraverso colle e resine colorate, applicate su supporti in legno riciclato, ovviamente, con una certa armonia cromatica e un disegno dedicato. Credo che questa mia scelta possa essere compresa da tutti perché esprime il pensiero, il suggerimento incontestabile, che c’è la possibilità per ognuno di noi, di ridurre la quantità di rifiuti da sacrificare alla loro combustione e così migliorare non poco l’impatto negativo che ci avvelena e che danneggia la Natura che ci circonda”.
Redazione di Vercelli