La fine del mese di novembre e l’inizio del mese di dicembre sono segnati da due date di grande valore simbolico e tra loro strettamente legate: il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e il 10 dicembre, anniversario della ratifica della Dichiarazione Universale dei diritti umani.
Il legame ideale è del tutto chiaro: non si può combattere la violenza sulle donne se non si parte dal concreto rispetto dei diritti di ogni essere umano e tra i diritti umani primari c’è il riconoscimento della pari dignità di uomo e donna, rifiutando ogni discriminazione di origine sessuale.
Sensibile a queste tematiche, l’Arcidiocesi di Vercelli, attraverso la Biblioteca Diocesana Agnesiana, ha deciso di proporre per sabato 3 dicembre, data centrale nel periodo di forte sensibilizzazione sui temi umanitari, la presentazione del libro Lidia PËoët. Vita e battaglie della prima avvocata italiana, pioniera dell’emancipazione femminile (LAR editore/Graphot, 2022, euro 15), scritto dalla ricercatrice Cristina Ricci, che dialogherà con la professoressa Carla Barale. Il titolo dice già il senso di questa scelta: a Lidia PËoët, piemontese, prima avvocata italiana, nel 1883 fu impedito di praticare la professione forense perché donna.
Ma fu proprio da questo rifiuto che essa, donna colta, determinata, coraggiosa, riservata ma convinta delle sue potenzialità, trasse l’energia per combattere per l’avanzamento della condizione femminile, in un tempo di forte predominanza della cultura maschilista e di totale rifiuto della considerazione del ruolo sociale delle donne.
Lottò per difendere il diritto al voto e l’apertura delle professioni alle donne, senza purtroppo raccoglierne i frutti ma aprendo la strada per le conquiste successive: essa fu “un lampione” (come lei stessa amava definirsi), in un’epoca piena di ombre, cioè di pregiudizi e di barriere culturali, che forse non sono del tutto scomparsi nemmeno oggi.
Profuse il suo impegno non solo nei numerosi congressi internazionali cui partecipò assiduamente e con grandi riconoscimenti, ma anche nei confronti dei profughi di guerra e dei bambini, ispirata in questo dalla sua profonda formazione religiosa (apparteneva alla comunità valdese).
La presentazione del saggio di Cristina Ricci, che ricostruisce con grande rigore scientifico la biografia di questo personaggio dirompente e l’ambiente culturale e sociale in cui visse, ha incontrato l’interesse e la condivisione dell’Ordine degli Avvocati di Vercelli (che al suo interno comprende un Comitato per le Pari opportunità) e del Soroptimist Club di Vercelli, che ha come mission la promozione della leadership delle donne e il rispetto dei diritti umani e che porterà il suo contributo all’incontro con l’intervento della presidente, prof.ssa Rita Chiappa.
Gli organizzatori hanno inoltre voluto riservare uno spazio all’intervento dell’avv. Teresa Certa, che racconterà la sua esperienza professionale e umana come prima avvocata vercellese.
L’evento si svolgerà dalle ore 16,30 presso l’aula magna del Seminario Arcivescovile; l’ingresso è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza.
Redazione di Vercelli