Come previsto, questa mattina, 3 novembre, si è tenuto l’annunciato incontro tra Sindacati ed Amministrazione Provinciale di Vercelli per (almeno) questi due motivi.
Il primo: comunicare ai rappresentanti dei Lavoratori che, sì, i conti sui loro stipendi, dal 2017 a questa parte, sono stati gravemente sballati.
Il Secondo: i Dipendenti di Via San Cristoforo dovranno rimborsare le somme ricevute in eccedenza.
Presenti alla riunione, per i Lavoratori le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, nelle loro rappresentanze territoriali e aziendali.
Per la parte datoriale il Presidente Davide Gilardino, il Segretario Generale Fausto Pavia, il Dirigente Piero Gaetano Vantaggiato con la sua Posizione Organizzativa, Luca Clavarino, recentemente delegato in tutto e per tutto proprio per l’amministrazione del Personale.
Quest’ultimo particolare poco cambia in ordine alla materia trattata, perché i conti malfatti si riferiscono tutti a periodi pregressi, quindi sotto la responsabilità piena di Vantaggiato.
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E la cronaca della giornata vede alternare fatti seri a note di colore.
Vediamo, però, dapprima le cose serie.
E ce ne sono, purtroppo.
Andiamo, quindi, con ordine.
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DI QUANTO SONO STATI SBALLATI I CONTI?
circa 270 mila euro per il periodo 2017 / 2021 e circa 100 mila euro per il 2022 e così anche per gli anni successivi.
Le cifra che circolavano fino ad oggi, stimate su un totale di circa 500 mila euro sono, pertanto, state corrette al ribasso.
Ma sono sempre tanti e tanti soldi.
Questo ha stabilito, come sappiamo, la società di consulenza “Publika srl” chiamata dalla Provincia proprio per eseguire questi controlli sulla correttezza o meno nella costituzione dei fondi, per i periodi già evidenziati.
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Un piccolo risultato i Dipendenti l’hanno ottenuto: si procederà alla liquidazione delle spettanze 2021 (ancorchè, poi, oggetto di successiva revisione) perché ormai quelle erano già state deliberate.
Pavia avrebbe cercato di suggerire l’idea di sospendere l’erogazione (proprio perché si tratta di importi sbagliati e da correggersi dopo) ma gli sono saltati un po’ tutti addosso e, del resto, anche la parte datoriale (Gilardino e la sua Amministrazione sono nuovi ed estranei a questi fatti) pare non si sia manifestata entusiasta di andarsi a sedere su putagè acceso da altri.
Fine delle cose sulle quali non ci saranno storie.
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E’ MOLTO DIFFICILE CHE POSSA FINIRE QUI
Ma, come è appena ovvio, questa vicenda mostra qualcosa che è molto più di un incidente di percorso ed è assai probabile che i contenziosi non si fermeranno a questo stadio.
Vediamo cosa può succedere.
Succederà che, inevitabilmente (le arie oggi sono state assai chiare sul punto) la Provincia dovrà chiedere “indietro” ai propri dipendenti la somma già detta di 270 mila euro impropriamente erogata per il periodo compreso tra il 2017 e lo stesso 2021.
Poi, per il futuro, dal 2022 in poi, il fondo per il salario accessorio, passerà dagli attuali (sbagliati) 800 mila euro circa, a 700 mila euro.
Quindi prenderanno di meno.
Ma prenderanno meno anche perché dovranno rimborsare i 270 mila degli anni precedenti, con una soluzione che ricorda quella delle “trattenute”, come se fosse la rata di un mutuo (si esemplifica, per favorire la comprensione, non è un linguaggio tecnico).
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I Lavoratori accetteranno tutto questo di buon grado?
Le arie sono tutt’altro che positive.
Anzi, ad oggi sembra persino probabile che i Sindacati non firmeranno nessun accordo transattivo con la Provincia e si fa strada l’ipotesi, necessariamente conseguente, che si aprirà un contenzioso giudiziario e, a decidere in via definitiva entità e distribuzione del rimborso delle somme, sarà il Giudice del Lavoro.
Insomma, un caso analogo a quello, peraltro ancora in essere, che riguarda il Comune di Borgosesia ed il proprio Personale.
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E Clavarino e Vantaggiato? Che sarà di loro?
Qui sta il problema per l’Amministrazione.
A tanti è parso, come abbiamo visto, che sia arduo stabilire quale delle due sia la posizione più critica. .
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I Sindacati, naturalmente, hanno chiesto di avere copia della relazione preparata dalla società Publika srl.
E tutto lascia ritenere che non saranno i soli a volerla leggere.