La serata del 21 ottobre scorso organizzata dal club Inner Wheel Santhià Crescentino ha avuto il suo momento centrale con il dialogo tra Valentina Petri e Fabio Ponzana.
La Presidente del club, Anna Landriani, ha presentato i due relatori ben noti a Vercelli e non solo: Fabio Ponzana, studioso di studi medievistici, è editor, collabora con il Comune, la comunità ebraica di Vercelli e con la diocesi, Valentina Petri, insegnante di lettere all’IPSIA “Lombardi” , è autrice di due libri pubblicati da una casa editrice nazionale, “ Portami il diario” del 2020 e “Vai al posto” del 2022 e ha un blog molto seguito in cui racconta la quotidianità della scuola con uno humor quasi british.
L’incontro si è svolto con questa cifra di vivacità e leggerezza, che non è superficialità, Fabio Ponzana ha richiamato alcuni ritratti di personaggi divertenti creati da Valentina, ma ispirati a storie che lei vive, a situazioni in cui si è trovata a gestire dinamiche particolari e non semplici dovute all’accorpamento, nelle ore di lettere, di due classi del tutto disomogenee come le studentesse del corso di moda e gli studenti del corso per elettricisti.
Ponzana ha notato che da alcuni episodi, come la Gita a Roma, sembra quasi immedesimarsi con le sue allieve e che lei, proveniente da studi classici, risulta molto legata all’istituto professionale in cui insegna.
Questo legame, come ha affermato la stessa Valentina Petri, è dovuto anche alla sua convinzione che l’insegnamento non è una “missione” come spesso si sente dire, ma una professione che va esercitata con professionalità, da qui nasce la sua visione della scuola e dei ragazzi diversa da quella dei media che spesso li descrivono come abulici, non interessati a nulla.
Guardandola con questa attenzione la scuola le ha riservato diverse sorprese, scoperte in episodi di vita quotidiana; tra gli episodi che ha citato è stato particolarmente importante quello delle visite delle classi al binario 21 di Milano, un non luogo al centro di Milano da cui partivano i treni per i campi di sterminio, qui il racconto delle guide e l’emozione ha fatto scaturire spesso, proprio da ragazzi solitamente non attentissimi, la domanda centrale: “Come era possibile che nessuno si accorgesse di quel che stava capitando ?”.
Di fronte alle carenze e ai problemi reali della scuola che costituiscono materia prevalente delle narrazioni su questo ambiente, Valentina Petri ha scelto di raccontare anche storie belle, non edulcorate, altrettanto reali, ma meno evidenti.
Al termine dell’incontro la Presidente, le socie e i partecipanti hanno ringraziato i due relatori per il tono che hanno saputo dare alla serata, piacevole, ma anche stimolante per ulteriori riflessioni.
Redazione di Vercelli