Il Gruppo Sportivo Eusebio Castigliano e tutta la comunità del rione Cappuccini ha dato l’addio a Ciro Riccio, ex storico dirigente accompagnatore del club granata, scomparso nei giorni scorsi all’età di 69 anni.
Vedovo da una trentina d’anni, lascia i figli Luigi e Davide, che ha cresciuto con amore, affetto e all’insegna dei valori veri della vita e dello sport.
Il presidente onorario del sodalizio di via Oberdan lo ricorda così: «Sin dall’inizio degli anni Novanta, Ciro è stato una presenza fissa nei quadri del nostro settore giovanile. Era il dirigente accompagnatore sempre presente. Non si tirava mai indietro agli impegni di qualsiasi squadra che chiedesse il suo aiuto. Aveva una stazza imponente e, per tutti noi, era il gigante buono».
Una vera e propria bandiera granata.
In tanti anni, infatti, Riccio non ha mai cambiato squadra di riferimento: «Parlava poco e, quando lo faceva, era in modo pacato, sempre in toni affabili e col sorriso – prosegue Caradonna -. Era legatissimo al Gruppo Sportivo Eusebio Castigliano tanto è vero che, negli ultimi anni, una volta smessa l’attività di dirigente accompagnatore, oppure quando in passato è capitato che il settore giovanile fosse in fase di ricostruzione, Ciro è sempre rimasto un assiduo frequentatore della sede di via Oberdan».
Qui incontrava, aiutava e faceva compagnia ad altri dirigenti «colonne» del club che, dal 1963 a oggi, porta in giro con orgoglio il nome di Zampa di velluto, come Carlo Bertotti, Giorgio Forzatti e l’attuale responsabile del settore giovanile granata Vito Bariosco. Chiosa Caradonna: «Si trattava di un dirigente accompagnatore modello, fedele e infaticabile, che ogni società di promozione calcistica di livello giovanile vorrebbe avere. Mancherà tanto a tutti noi. Tutte le nostre squadre, a cominciare dalla prima squadra, iscritta al campionato di Csi, a tutte quelle che rappresentano il nostro vivaio, si stringono ai figli Luigi e Davide, che per tanti anni hanno vestito la maglia granata».
Redazione di Vercelli