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BORGOSESIA, TANTI RISULTATI CONCRETI DEI CARABINIERI IN VALSESIA NEL 2021 - Lusinghiero esordio per il Cap. Annalisa Menga, prima donna alla guida di una "Compagnia" - 

Presi i truffatori di A tutto Pellet -

Valsesia e Valsessera

Prima donna, in provincia di Vercelli, ad assumere la responsabilità di una “Compagnia” (l’unità territoriale che, nell’organizzazione dell’Arma è subordinata solo al Comando Provinciale e coordina più “Stazioni”) dei Carabinieri, il Capitano Annalisa Menga ha mostrato di prendere immediatamente sul serio l’incarico certo onorifico, non meno che gravato di incombenti impegnativi.

Così come, qualche giorno fa, si era dato conto dell’operatività della Compagnia di Vercelli, oggi alla Caserma di Via Salvatore Vinci, sede del Comando Provinciale, nel corso di una partecipata ed attenta conferenza stampa, l’Ufficiale che coordina la Benemerita in Valsesia, condivide con l’opinione pubblica tante informazioni che dicono di un monitoraggio attento del territorio, di un’attività di “prossimità”, soprattutto nei confronti dei soggetti deboli (si leggeranno poco oltre i casi di prevenzione e repressione delle violenze di genere e domestiche) e, ultimo ma non certo per importanza, di un lavoro investigativo veramente molto brillante e scrupoloso, che ha permesso di assicurare alla Giustizia malviventi incalliti.

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Ci piace partire proprio da qui, dalle indagini che hanno posto fine alla megatruffa ai danni di decine di famiglie valsesiane, ma non solo, perpetrata in quel di Gattinara.

Come i nostri Lettori ricorderanno, un brutto giorno di qualche mese fa, molti cittadini gattinaresi e della Valsessera si rendono conto di avere male riposto la propria fiducia nella ditta A tutto pellet”, con sede “legale” (modi di dire, se è permesso celiare) in Lombardia, ma sede “operativa” proprio nella città del vino.

Due anni per preparare il colpo.

Nel corso del primo, i truffatori forniscono effettivamente pallet a prezzi stracciati.

Così la voce si sparge ed il secondo anno, sia i vecchi clienti, sia quelli nuovi, non battono ciglio e pagano in anticipo la fornitura per tutto l’Inverno di materiale combustibile.

Stessa, ma speculare sorte tocca al fornitore dei pallet, un Operatore dell’Est Europeo, che il primo anno viene pagato ed il secondo, invece, resta a bocca asciutta, dopo avere consegnato vari carichi di legna e pallet.

Con varie scuse, il personale “eterodiretto” da Milano, che opera a Gattinara, dapprima ritarda la consegna, poi si dilegua del tutto, lasciando la sede gattinarese svuotata di ogni cosa, salvo un paio di vecchie scrivanie, come ricordo.

Mettere le mani sui mariuoli non sembrava davvero facile.

Il Capitano Menga con i suoi Carabinieri ce l’ha fatta.

La parola, ora, alla Magistratura.

La relazione che riportiamo di seguito dice molto altro ancora e certamente mette basi molto concrete per permettere di guardare con fiducia alle possibilità che sia raggiunto il duplice, impegnativo obbiettivo dell’Arma in Valsesia: aumentare la sicurezza reale e “percepita” dai cittadini, e diffondere una vera e propria cultura della sicurezza “partecipata”.

Cioè fondata sulla collaborazione e sul dialogo tra Carabinieri e cittadini.

Ma ecco i risultati operativi del 2021 che si è appena concluso, per quella parte della provincia che va, come si dice, da Gattinara “in su”.

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La Compagnia Carabinieri di Borgosesia, nel corso del 2021, con il personale del Norm  e delle Stazioni dipendenti dislocate sul territorio, ha condotto diverse attività di prossimità a favore della popolazione e di contrasto alla delittuosità.

A tal riguardo si ritiene opportuno citare le più rilevanti.

Il territorio della Compagnia di Borgosesia, a differenza di quello della Compagnia di Vercelli, è caratterizzato dalla presenza di diversi luoghi di villeggiatura, che vengono raggiunti sia in estate che d’inverno da migliaia di persone che provengono da diverse province del Nord Italia.

A tal proposito, con la recente apertura della stagione invernale e contestualmente quella degli impianti sciistici, sono stati da subito impiegati i Carabinieri specializzati nel soccorso piste, nonchè al rispetto delle recenti regole introdotte dal “codice della montagna” (assicurazione, casco e no-alcool).

Tale servizio consente, non solo di poter assistere chiunque versi in condizioni di difficoltà in ambiente innevato ma, nella cornice attuale, anche di far mantenere le condizioni necessarie per l’ accesso agli impianti secondo le disposizioni vigenti per il contenimento del contagio.

la strategia operativa adottata è stata quella di aumentare nella popolazione locale la “sicurezza percepita”, attraverso una maggiore proiezione esterna anche a tutela delle fasce deboli, cercando altresì di coinvolgere il cittadino per sviluppare una maggiore “sicurezza partecipata”, facendogli adottare semplici ma efficaci norme di autotutela e chiedendo più collaborazione verso le Forze dell’Ordine.

I Comandanti di Stazione, in diverse circostanze, hanno sensibilizzato i cittadini fornendo consigli finalizzati ad evitare le truffe in danno di persone anziane od a preservare la proprietà.

La presenza di maggiori pattuglie che hanno stazionato soprattutto nei luoghi di maggior ritrovo di anziani (ad esempio, davanti agli uffici postali nei giorni di pagamento delle pensioni, davanti ai supermercati o nei pressi dei circoli e nei luoghi di villeggiatura) ha permesso di contenere il fenomeno delle truffe.

A contrasto della pandemia da Covid-19, anche nelle zone più caratterizzate dalla presenza di locali e discoteche, impiegando spesso pattuglie a piedi, sono stati effettuati numerosi controlli per il rispetto della normativa, verificando che gli avventori indossassero correttamente i dispositivi di protezione individuale e mantenessero le previste distanze di sicurezza.

Tale scelta strategica ha portato ad un cospicuo incremento dei risultati operativi che si evidenziano nel complesso con i seguenti totali:

  1. persone deferite (denunciate, ndr) in stato di libertà: 498 (+ 25 %rispetto al 2020)
  2. persone tratte in arresto: 36 (+ 39 %rispetto al 2020)
  3. persone sottoposte a controllo: 19.469 (+ 7 %rispetto al 2020)
  4. veicoli sottoposti a controllo: 17.928 (+16 % rispetto al 2020)

Il totale dei delitti scoperti ammonta al 37,77 % contro un 34,5 % dell’ anno precedente.

Oltre ai reati predatori (furti in abitazione ed ai danni delle cd. fasce deboli) il reato maggiormente perseguito è stato quello legato al cosiddetto “codice rosso”.

Nel corso del 2021 si sono registrati complessivamente 42 casi di maltrattamenti in famiglia il cui perseguimento ha portato al deferimento (denuncia) in stato di libertà di 35 soggetti ed all’arresto di 7 persone.

Nello specifico settore, si ricorda che l’Arma dei Carabinieri ha aderito alla Rav (rete antiviolenza) per la gestione delle vittime di violenza di genere (di cui fanno parte anche le altre Forze dell’Ordine, Prefettura, Autorità Giudiziaria, Servizi Sociali ed Associazioni di Volontariato) ed ha potuto contare su personale addestrato a raccogliere le denunce delle vittime.

A tal riguardo si ritiene opportuno sottolineare gli ulteriori provvedimenti adottati a carico dei responsabili di tali reati:

  1. allontanamenti dalla casa familiare: 3
  2. divieti di avvicinamento: 7
  3. provvedimento d’urgenza ex art 403 cc: 3 .

Donne e bambini vittime di violenza vengono accolti all’ interno della Caserma dei Carabinieri di Borgosesia ove è stata allestita una “stanza tutta per se’”, locale realizzato in collaborazione con Soroptimist Club Valsesia.

Tale spazio è stato ideato nell’ ottica della creazione di un ambiente dai colori e dagli arredi neutri e privi di stemmi o di austerita’ militare.

In questa cornice vengono effettuate audizioni protette dove specialisti e personale specializzato dell’ Arma dei Carabinieri ascoltano le vittime di maltrattamenti.

L’aumentata attività di prevenzione si è positivamente riverberata sul contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e delle truffe telematiche – grazie anche all’attività informativa derivante dalla prossimità al cittadino – emergono infatti i seguenti risultati operativi:

  1. 29 persone deferite (denunciate) in stato di libertà nella specifica materia e 13 persone tratte in arresto (+10 % rispetto al 2020);
  2. truffe online commesse: 150 totali di cui 139 con autori noti e deferiti in stato di liberta’ (+ 20 % rispetto al 2020);

Controlli in ambiente innevato:

  1. persone controllate: 432
  2. green pass controllati: 280
  3. contravvenzioni covid: 4
  4. contravvenzioni per inosservanza regionale in materia di sci: 13

Tra le principali operazioni di servizio si ricordano:

  • Operazione «Giro d’Italia»

Nella cornice sportiva della 19sima tappa del Giro d’ Italia, i Carabinieri della Stazione di Scopa Sesia e di Alagna Valsesia individuavano, tra gli spettatori presenti alla manifestazione, i responsabili di due furti in abitazione occorsi nei giorni precedenti traendoli in arresto.

I Militari operanti, ricordando i volti a seguito dell’ analisi dei sistemi di videosorveglianza, intraprendevano l’inseguimento dei malfattori, i quali tentavano di dileguarsi nell’ adiacente area boschiva.

Vani i tentativi di fuga dei due, i quali poco prima, non fermandosi all’ alt imposto dalla pattuglia, investivano il Maresciallo Comandante della Stazione dei Carabinieri del posto.

  • Operazione “finti Carabinieri”

i Militari dell’aliquota operativa del Norm hanno condotto un’attività volta all’individuazione dei componenti un sodalizio criminale dedito alle truffe ai danni di anziani, che ha permesso di risalire all’identità di due soggetti, autori di cinque truffe in concorso con la tecnica del finto operaio comunale e finto arabiniere, nonché di numerose altri delitti della stessa specie commessi nelle giurisdizioni limitrofe.

L’attività d’indagine si è conclusa con il deferimento in stato di libertà dei due indagati e richieste di emissione di ordinanze di custodia     cautelare in carcere, accolte dal Gip del Tribunale di Novara.

  • Operazione “pellet”

I Carabinieri della Stazione di Gattinara hanno condotto un’ attività, a seguito di 96 truffe perpetrate ai danni di famiglie della zona, avvenute per mano di due malfattori che, dopo aver riscosso la somma corrispondente all’ordine effettuato, non recapitavano il quantitativo di pellet ordinato, rendendosi irreperibili.

Gli ordini avvenivano telefonicamente e la somma veniva devoluta in contanti o tramite ricarica di una carta prepagata. Complessivamente il danno e’ quantificabile in 90.000 euro.

I due truffatori sono stati identificati e deferiti (denunciati) per il reato di truffa in concorso.

Cap. Annalisa Menga

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