Festa Popoli è ormai entrata nel vivo e si prepara a offrire altri appuntamenti interessanti e ricchi di prospettive diverse.
L’idea dell’Arcidiocesi, in collaborazione con il Comune di Vercelli e il supporto del CTV VC-BI, è quella quest’anno di indagare sui significati dell’amicizia.
Grande orizzonte, che non può che abbracciare anche il passato, le radici, il nostro territorio nei suoi legami con il mondo.
Nasce da queste prospettive la propostadi della una visita speciale al MAC, il Museo Archeologico della città nel quale sono conservati diversi reperti che documentano contatti anche a lungo raggio con tutto il bacino mediterraneo: si partirà così dalla cultura materiale per illustrare legami che, pur trasformandosi, hanno radici molto antiche anche a Vercelli.
A condurci in questo affascinante tuffo nel passato sarà Fabio Pistan, Conservatore del Museo.
Volendo estendere lo sguardo tenendo fermo il tema dell’iniziativa, si rifletterà sul fenomeno della fondazione degli hospitalia per i pellegrini, con riferimenti anche a quelli che transitavano da Vercelli: strutture – a parte casi eccezionali come quello di S. Andrea – molto semplici, modeste, segno della volontà di accogliere tutti quelli che ne avessero avuto bisogno, indipendentemente dal loro ceto o capacità.
Di tale sviluppo, e dunque dell’ospitalità nel mondo tardoantico e medievale, si occuperà in particolare la professoressa Eleonora Destefanis, docente di Archeologia tardoantica e medievale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Piemonte Orientale.
Come per ogni appuntamento di Festa Popoli, anche la visita e il dialogo a due voci di domenica 9 ottobre alle ore 17 sarà a ingresso libero.
Lunedì 10 ottobre, alle 18, si tornerà in Seminario Arcivescovile per assaporare il respiro internazionale della nostra università: i Progetti di internazionalizzazione e di cooperazione internazionale sono davvero tanti e di alto livello, consentendo a decine di studenti provenienti da altri Paesi ci avviare o proseguire la loro formazione accademica nelle diverse sedi dell’UPO. In questo caso sarà il professor Gianluca Gaidano, delegato del rettore dell’Ateneo per la cooperazione internazionale a presentate alcuni degli studenti e delle storie che li hanno portati qui, insieme al valore che tali opportunità rappresentano per la loro vita. Non solo per la loro: la presenza di giovani provenienti da luoghi, lingue culture differenti non può che essere formativa per gli italiani. Trattandosi di cooperazione si aggiungono la dimensione della giustizia e della fraternità verso fratelli e popolazioni spesso povere, oppresse e lacerate da conflitti. Basti pensare che saranno presenti studenti afghani, eritrei, sudanesi, pakistani, siriani, giovani che ricevono la nostra ospitalità come possibilità di rinascita e di reale costruzione del futuro.
Al termine dell’incontro si riproporrà il banchetto con le eccedenze alimentari dalle panetterie di Vercelli: amicizia e Festa popoli vogliono dire anche lotta allo spreco alimentare, sobrietà, equità nella distribuzione dei beni e gioia conviviale.
La sera successiva, il martedì alle ore 20.30, l’appuntamento sarà al Cinema Italia in piazza Pajetta: il Centro Territoriale per il Volontariato, che coordina il Tavolo carcere, invita tutti alla proiezione del film Aria ferma, con Toni Servillo, Silvio Orlando, Fabrizio Ferracane e la regia di Leonardo Di Costanzo.
Il film drammatico uscito nelle sale nello scorso anno sarà l’occasione per aprire lo sguardo su un luogo che solitamente sta e si preferisce stia a parte, un luogo di fatiche ma anche di relazioni, talvolta di amicizie. Un luogo dove l’incrocio tra diverse culture è una necessità e al tempo stesso un’opportunità.
La visione del film sarà introdotta dai saluti degli assessori Gianna Baucero e Ketty Politi e da Germana Fiorentino, vicepresidente di CTV, oltre che dall’intervento di Bruno Mellano, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte.
È consigliata la prenotazione scrivendo a tavolocarcerevercelli@gmail.it
Mercoledì 12 ottobre Festa popoli rientrerà negli spazi del Seminario Arcivescovile, per un incontro dedicato alla catastrofica emergenza alimentare che ha gravemente colpito il Corno d’Africa e il Kenya durante la scorsa estate.
Alla lunga siccità nella regione si sono infatti recentemente aggiunte le conseguenze innescate dal conflitto russo-ucraino.
La chiusura dei porti ucraini e l’impossibilità di approvvigionamento (di grano, innanzitutto) hanno infatti causato uno sproporzionato aumento dei prezzi dei beni alimentari e ridotto in miseria popolazioni già provate dai conflitti armati locali e dalle conseguenze della pandemia.
Tale sguardo su terre lontane sarà anche l’occasione per riflessioni antropologiche e universali sui significati del pane, anche collegandosi a realtà del nostro territorio.
Interverranno sul tema Daniele Albanese, di Caritas Italiana (Ufficio Politiche Migratorie e Protezione Internazionale), Giorgio Boatti, giornalista e scrittore, e Davide Porporato, professore dell’Università del Piemonte Orientale. A moderare l’incontro sarà Gioele Cristofari, dottorando presso il Dipartimento di Studi Umanistici.
Al termine della discussione sarà nuovamente proposto un buffet, interamente donato dalle panetterie vercellesi, che rappresenti simbolicamente la possibilità di un’equa distribuzione e giustizia alimentare.
Durante ogni incontro sarà possibile anche acquistare, a offerta libera, la t-shirt di Festa popoli
Si ricorda che tutti gli appuntamenti di Festa popoli sono a ingresso libero.
È possibile effettuare la prenotazione – non obbligatoria, ma molto gradita, soprattutto per gruppi- scrivendo a voltiamamre@gmail.com
Redazione di Vercelli