Ogni giorno in decine di stati del mondo, Italia inclusa, molte persone subiscono violenze e discriminazioni per il solo fatto di appartenere alla comunità Lgbtqia+.
Per questo e in solidarietà con le manifestazioni dell’Onda Pride che si sono svolte e si svolgeranno in Italia (ultimo il Pride di Aosta che si terrà il 24 settembre) Amnesty International – Vercelli e CGIL Vercelli-Valsesia hanno esposto, nella mattinata di lunedì 25 luglio, sulla balconata della Camera del Lavoro di Via Stara un nuovo e coloratissimo striscione.
“Ho un orgoglio che #nonpassa” si legge sullo striscione. Due sono, ovviamente, i riferimenti: l’orgoglio dei Pride e il “non passa” della legge Zan che avrebbe dovuto tutelare le categorie deboli contro le discriminazioni.
“Stiamo promuovendo la campagna #NONPASSA, che chiede azioni concrete per prevenire e contrastare le discriminazioni e le forme d’odio basate sull’appartenenza alla comunità Lgbtqia+ e al proprio genere o sulla propria disabilità” precisa Maria Giuliana Massa, responsabile del Gruppo Amnesty di Vercelli.
Nell’ottobre del 2021 il Senato ha affossato il ddl Zan, proposto dall’omonimo deputato per dare una risposta a questi bisogni.
“E stato un grave passo indietro per i diritti umani di tutte le persone – affermano Valter Bossoni e tutta la Segreteria della CGIL Vercelli-Valsesia -. Il fatto che una legge non passi non fa sparire il bisogno, la necessità, l’urgenza di cambiamento che quella norma avrebbe dovuto colmare: siamo in presenza quindi di un vuoto legislativo che non consente di combattere in modo adeguato gli atti discriminatori verso la comunità Lgbtqia+, oppure basati su misoginia e abilismo” prosegue l’esponente della CGIL.
“Ora, con il Parlamento fermo, i tempi ovviamente si allungano – conclude la rappresentante di Amnesty -. Ci auguriamo che questa iniziativa aiuti i vercellesi e i loro rappresentati politici a ricordare il problema. Speriamo che il nuovo Parlamento, quando si insedierà, possa trovare rapidamente il tempo per legiferare e chiudere decorosamente questa vicenda sulla quale abbiamo accumulato già un grande ritardo”.
Redazione di Vercelli