S’inizia con uno scontro molto duro tra maggioranza e Opposizione la parabola amministrativa della Giunta di Varallo, guidata da Pietro Bondetti (Vice Sindaco nella precedente Amministrazione).
Se una cronaca sui lavori d’Aula sarà on line nelle prossime ore, un capitolo a parte merita ora la nomina (elezione) del Pro Sindaco di Sabbia.
Abbiamo filmato le fasi salienti della discussione: eccole in repertorio.
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Andiamo con ordine: è d’uopo riepilogare.
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Sappiamo che nel 2017 si procedette alla fusione del Comune di Sabbia per incorporazione in quello di Varallo.
Ci si avvalse di una previsione di Legge che, in qualche modo, “premiava” e premia queste iniziative, poiché ai due Enti, se riuniti in uno, sarebbe arrivata (e per ora arriva) una messe di contributi pubblici in conto capitale: cioè senza alcune forma di restituzione.
La fusione avvenne nel 2017 e al referendum che ne doveva sancire il gradimento da parte dei cittadini interessati, la proposta fu bocciata da quelli di Sabbia, mentre trovò il consenso di quelli di Varallo.
Sproporzionata la differenza numerica dei due corpi elettorali, si procedette comunque ad incorporare Sabbia in Varallo, di cui il piccolo comune divenne una semplice Frazione.
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Sicchè al Comune di Varallo stanno già arrivando (circa un milione di euro l’anno) i contributi a fondo perduto che, alla fine del periodo, dovrebbero sommare a oltre 11milioni di euro.
Già nelle scorse settimane abbiamo – leggi qui – dato voce a quei cittadini di Sabbia
che si chiedono che fine abbiamo fatto i soldi destinati alla loro (oggi) Frazione: perché lo spirito della norma è “fare un po’ per ciascuno”.
“Preferibilmente” anche in questo caso? Vedremo poco oltre perché incominciamo a porre l’enfasi su questo così poco consolatorio avverbio.
Come si potrà leggere nel testo, la fusione avrebbe dovuto (preferibilmente?) vedere realizzate opere pubbliche a beneficio del territorio di Sabbia, per un totale di 2 milioni, degli 11 da erogarsi.
Per il momento, dicono alcuni cittadini, non si è visto un gran che.
In ogni caso, cliccando qui è raggiungibile il progetto di fusione integrale.
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Dunque, se si può riassumere, i cittadini di Sabbia, che già non avrebbero voluto la fusione, ora si sentono anche turlupinati, perché i soldi finora arrivati li ha visti solo Varallo.
Per farne che?
Lo diranno.
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A garantire, anche nel corso degli anni, una sorta di controllo e presenza viva, qualcuno che fosse pronto a “tirare per la giacchetta” il Comune eventualmente di memoria corta e scarso di attenzione verso Sabbia, lo Statuto Comunale prevede una figura di garanzia: il Pro Sindaco.
Cioè una sorta di Vice Sindaco dedicato a Sabbia.
Un contentino? Non si può dire: i ruoli possono diventare importanti o meno anche in ragione di chi li interpreta.
Comunque è una carica non retribuita.
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Ma qui arriviamo alla materia del contendere.
Perché – come ampiamente lasciato intendere anche nei giorni precedenti, da una garrula attività di messaggeria su Fb – Pietro Bondetti, giunto al fin della licenza (riunione: parafrasando Cyrano) “spacca”, dicendo: proponiamo al Consiglio come Pro Sindaco di Sabbia Loris Terrafino.
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Una cosa prevista dagli osservatori più attenti.
Il giovane 21enne è – nella gerarchia provinciale di Azione, il partito di Carlo Calenda – il numero 4.
Prima di lui Gabriele Molinari, Fabrizio Finocchi, Gianpaolo De Dominici.
E il quinto?
Non c’è.
Che si sappia, gli iscritti al partito si fermano a quattro e coincidono con la dirigenza.
Magari la mamma di Gabriele Molinari avrà aderito, ma il dato è solo in parte politico.
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Al di là delle appartenenze politiche nazionali, le fortune locali di Terrafino si sono iniziate – così informa una qualificata rappresentanza di Varallo – quando Carlo Stragiotti è caduto in disgrazia.
Ad un certo punto, l’Eraldo non l’avrebbe più voluto, al punto che,
Ci sarà una relazione tra l’ascesa di Terrafino nel cerchio magico dell’Eraldo e la cacciata di Stragiotti?
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Resta il fatto che il Loris era rimasto tagliato fuori (in gergo politichese: trombato) avendo raggranellato non più di 55 preferenze e, in particolare, zero a Sabbia. E, del resto, Sabbia è stata avara di voti un po’ con tutti loro: a Botta soltanto due preferenze.
Proprio a Sabbia, i voti di lista hanno visto premiata la compagine di Ricotti (16 voti, mentre 10 a Bertoli e solo 6 a Bondetti).
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E qui, per capirci qualcosa (come i cittadini di Sabbia si meritano, ma forse anche per capire come girerà il fumo nei prossimi mesi)
Ecco, integrale in pdf, cliccando qui, lo Statuto del Comune di Varallo –
Ed ecco qui il ritaglio del testo che interessa.
Siamo finalmente alle prese con l’avverbio più citato nel corso della riunione.
Il succo è questo: mentre le Opposizioni argomentavano che sarebbe stato meglio designare all’incarico un cittadino di Sabbia (preferibilmente), l’Architetto Pietro (il video in certi tratti e spassoso) ribadisce con forza che la sua maggioranza, di quel preferibilmente non sa che farsene.
Del resto “preferibilmente” non vuol dire che sia obbligato, questo è pacifico, dal punto di vista giuridico: da quello politico e amministrativo si vedranno i risultati.
Deve sistemare Terrafino e tanto basti.
Il pubblico presente in Aula rumoreggia e rende applausi a scena aperta, soprattutto dopo gli interventi di Mario Casaccia ed Elisa Astori, mentre è parso ai più inutilmente irenico quello di Marco Ricotti.
Alle contestazioni, il nuovo Pro Sindaco risponde così, il giorno seguente, dalla sua pagina Fb.
Vi lasciamo con il video.