Lunedì 30 Maggio il Senato ha approvato il Disegno di Legge sulla Concorrenza e il Mercato.
Per mesi abbiamo contestato il testo di legge a causa della sua forte impronta privatizzatrice: la lotta contro il Ddl Concorrenza ha coinvolto in questi mesi centinaia di realtà associative e di movimento, sindacali e politiche. Ha prodotto mobilitazioni sociali nei territori, ed è riuscita a far schierare quattro Consigli Regionali, tutti i Consigli Comunali delle più grandi città e diverse decine di Comuni medi e piccoli.
Una mobilitazione diffusa e incisiva, capace di portare a casa un primo importantissimo risultato: sull’obbligo di privatizzazione dei servizi pubblici locali il governo Draghi è stato costretto a fare marcia indietro e il testo definitivo non contiene più tutti i vergognosi vincoli alla possibilità per i Comuni di autoprodurre i servizi pubblici per la propria comunità di riferimento.
La normativa, che rischiava di subire un brusco peggioramento, è rimasta sostanzialmente inalterata: non è sufficiente per noi. Siamo determinati a proseguire la mobilitazione fino alla ripubblicizzazione del servizio idrico.
Redazione di Torino