Un riconoscimento molto importante al Concorso “Voci per la poesia 2022” indetto dal Liceo Scientifico statale G. Peano di Tortona per un’allieva dell’Istituto Tecnico “Cavour”, seguita dal Prof. Massimo Paracchini.
L’allieva Daniela Checchi della 5°D Turismo si è classificata al terzo posto al Concorso sopra citato nella sezione poesia, ottenendo l’attestato e la pubblicazione della poesia.
E’ stata premiata venerdì 27 maggio alle ore 18.00 presso la Sala Giovani del Teatro Civico di Tortona.
Un ottimo risultato dopo due anni di pandemia, di didattica a distanza e di chiusure, che ha il sapore intenso della rinascita e di un nuovo inizio molto promettente, indicato anche da una buona partecipazione di altri allievi sempre del Cavour a tale concorso e che indica ancora una volta la voglia di impegnarsi e di ricominciare a mettersi in gioco, partecipando a Concorsi nazionali importanti come questo.
Tema del concorso erano “I quattro elementi: aria, acqua, terra, fuoco”, che sono sempre stati considerati i quattro pilastri della vita e che hanno affascinato fin dall’antichità filosofi, scienziati, poeti e artisti, ma che rappresentano anche un argomento di grande attualità, visto le emergenze ecologiche che sono davanti agli occhi di tutti; questa tematica ha stimolato diversi allievi del Cavour, già preparati ad affrontare il tema dal Prof. Massimo Paracchini che li aveva coinvolti, durante il presente anno scolastico, nell’iniziativa organizzata dal Meic con la mostra itinerante all’Istituto “Cavour” intitolata “La mia tenda è il creato. Nuovi stili di vita. Spiritualità e pratica dell’ecologia integrale”, ispirata alla “Laudato si” di Papa Francesco.
Fra gli alunni si è distinta Daniela Checchi con l’originalissima e molto personale poesia intitolata “Alba fredda” in cui ha saputo cogliere in pieno il dramma della nostra amata e tanto maltrattata Terra ferita, sofferente e in grande affanno, ma che ha saputo anche collegare i singoli elementi alla sua condizione interiore che è anche quella di molti giovani di oggi, fragile e malinconica con poche certezze, sempre più in balìa degli elementi naturali e della casualità. Complimenti alla bravissima allieva che ha saputo con grande spirito poetico ed eleganza scrivere una poesia tanto ispirata.
Di seguito l’opera poetica da gustare in tutta la sua freschezza e spontaneità:
Alba fredda
Ai temporali estivi,
e al loro pianto di sollievo
che si mescola al mio,
gocce salate sulle crepe delle labbra.
Al vento che veste
di brividi le foglie di settembre,
spazza via le spoglie di agosto e i
ricordi ridotti a brandelli.
Alla terra delle risaie
addormentate di dicembre,
e alla loro coperta brinata diluita
all’impalpabile, densa nebbia malinconica.
Alle fiamme che ribollono nelle ferite
aperte nell’anima della nostra Terra tradita,
le si stringe lo stomaco
ad ogni nostro passo falso.
Avremo mai pietà per ogni
respiro che le spezziamo a metà?
Daniela Checchi
Redazione di Vercelli