Anche quest’anno, la nostra classe, 5I Turismo dell’ISS Cavour di Vercelli, insieme ai compagni della 5D, ha partecipato al Progetto “Le classi al museo”, promosso dalla nostra insegnante di Lettere prof.ssa Marilina Conti.
In luogo di una visita ai musei della città, come negli anni precedenti, siamo stati coinvolti in un percorso di scoperta dei luoghi ebraici presenti nella città di Vercelli.
Ci siamo, dunque, inoltrati nel ghetto ebraico ripercorrendo , con la guida della Comunità ebraica, Sara Minelli, le tappe fondamentali della memoria semita vercellese.
Siamo partiti da un excursus storico riguardante la vita degli ebrei nella cittadina di Vercelli a partire dal loro insediamento nel ghetto, nel 1723, passando per l’emancipazione del 1848 e la conseguente espansione della comunità, per giungere alle leggi razziali imposte dal regime fascista, e al dramma delle deportazioni.
Passeggiando nelle vie Foa e Morosone abbiamo ritrovato impronte incisive della comunità ebraica.
Ne è un esempio la sede originaria l’Asilo infantile Levi, tra via Morosone e via Biblioteca Agnesiana, prima scuola ad istruire i giovani ebrei sino ai 12 anni, oggi trasformato in palazzo residenziale.
Senza dimenticare, il Collegio Foa, nato da un lascito di Elia Emanuele Foa, per consentire ai giovani ebrei sino ai 18 anni – che non potevano frequentare le scuole pubbliche- di proseguire gli studi.
A ricordo del Collegio rimane ora solo la Sala Foa, sede della Comunità Ebraica Vercellese.
Il percorso si è concluso con la visita alla Sinagoga, luogo di culto in stile moresco, costruito su progetto dell’architetto Mario Treves e portato a termine da Giuseppe Locarni.
Siamo entrati nel tempio rispettando l’usanza di coprire il capo, imposta agli uomini e dopo un’approfondita analisi della struttura architettonica degli interni abbiamo avuto la possibilità di conoscere i riti ma anche la cultura ebraica, con le sue tradizioni e i suoi usi e costumi.
Ci siamo congedati dalla nostra guida di fronte alla splendida Arca Santa, la porta dietro la quale vengono conservati i testi scari della Torah.
E’ stata un’esperienza istruttiva che ci ha dato modo di approfondire le conoscenze scolastiche attraverso un approccio diverso, venendo a contatto direttamente con i luoghi della cultura ebraica, luoghi riscoperti con gli occhi e la consapevolezza della memoria.
Maria Erco, 5I Turismo
Redazione di Vercelli