(marilisa frison) – Grazie all’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese due specie di pesci in estinzione: la trota marmorata e il temolo adriatico presenti nel bacino idrografico della Dora Baltea, saranno messe in condizioni di riprodursi con azioni concrete studiate per salvarle, con un progetto ambizioso che durerà cinque anni.
L’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese proprio in questi giorni ha formalizzato la sua adesione al progetto Life Graymarble, ponendosi come sostenitore del partenariato che lo governa e che comprende la Città Metropolitana di Torino, il Consorzio Regionale Pesca Valle d’Aosta, Flume SC, il Politecnico di Torino, il Parco Nazionale Gran Paradiso e la Regione autonoma Valle d’Aosta (capofila).
Il progetto Life Graymarble (LIFE20 NAT/IT/001341) interviene nel bacino idrografico della Dora Baltea per impedire l’estinzione in Italia di due specie autoctone di particolare importanza, sia dal punto di vista della conservazione che della pesca: la trota marmorata (Salmo marmoratus) e il temolo adriatico (Thymallus aeliani), entrambe definite “Critically Endangered” da IUCN; se la prima è in fortissimo declino la seconda è considerata estinta presso la quasi totalità del suo areale originario (IUCN, 2020), con due sole popolazioni residuali in Piemonte.
La Dora Baltea rappresenta il limite nord-occidentale della distribuzione delle due specie e il progetto Life Graymarble andrà a interessare il suo reticolo idrografico compreso tra Piemonte e Valle d’Aosta, con l’inclusione della Città Metropolitana di Torino e della provincia di Aosta e di nove siti della Rete Natura 2000: tre in Piemonte – la ZSC (Zona Speciale di Conservazione) “Mulino Vecchio”, la ZSC e ZPS (Zona di Protezione Speciale) “Isolotto del Ritano”, la ZSC e ZPS “Baraccone(confluenza Po – Dora Baltea)”, di cui l’Ente-Parco è il soggetto gestore – e sei in Valle d’Aosta.
La situazione è drammatica e le minacce genetiche, conoscitive, strutturali e normative che incombono sulle due specie sono parecchie e gravi: ibridazione e introgressione con la trota fario atlantica (Salmo trutta) e il temolo d’oltralpe (Thymallus thymallus); carenza di informazioni sulle popolazioni selvatiche residuali, queste ultime fondamentali per definire le popolazioni geneticamente idonee da cui prelevare i soggetti per la riproduzione artificiale; alterazione della continuità fluviale e dei regimi idrici; inadeguatezza degli incubatoi ittici; mancanza di linee guida e regolamenti specifici per la gestione delle due specie target e degli habitat fluviali.
Il progetto Life Graymarble, in piena sintonia con le finalità istitutive dell’Ente-Parco, si propone di affrontare tutti questi pericoli con azioni mirate a partire da un fermo immediato dell’introduzione di specie ittiche alloctone e dall’eradicazione di quelle presenti: la trota fario atlantica (Salmo trutta) e il temolodi origine danubiana (Thymallus thymallus).
Nel tempo verrà ripristinata la continuità di un tratto di Dora Baltea lungo 20 chilometri che risolverà 17 sbarramenti fluviali e porterà ad applicare i principi del Deflusso Minimo Vitale in sei corsi d’acqua; saranno costruiti e implementati allevamenti ittici adeguati nelle due regioni, aggiornati leggi e regolamenti e reintrodotte le due specie obiettivo del progetto.
Molta cura sarà posta nel trattare gli animali, verranno infatti messe in atto tutte le modalità di lavoro necessarie ad assicurare la salvaguardia della fauna ittica presente nei siti di campionamento ma anche l’incolumità degli individui catturati. Questi ultimi, una volta prelevati dal fiume, verranno sistemati temporaneamente in apposite vasche contenenti la stessa acqua del fiume, ossigenata artificialmente. Le manipolazioni avverranno previa sedazione con anestetici naturali.
Come previsto e approvato dalla Commissione Europea il progetto durerà cinque anni anche se alcune azioni proseguiranno fino all’autunno 2031, allo scopo di dare continuità ai risultati ottenuti e rendere autonoma ed efficiente la gestione ittica e fluviale.
È un’azione che rientra negli obiettivi 6 “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie” e 15 “Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre” dell’Agenda 2030 UE.
Redazione di Vercelli