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Organizzazione perfetta anche del Comune

PRAROLO, SONO ARRIVATI I PICCOLI ORFANI RIFUGIATI UCRAINI - In porto la straordinaria azione umanitaria di Carlo Olmo, che ha tratto in salvo 18 ragazzi senza famiglia

Ristrutturata la ex Casa Parrocchiale, ora molto confortevole

Bassa Vercellese

Sono da poco passate le 19 di oggi, 28 marzo, quando nella piazza principale di Prarolo si leva un applauso: le tante persone, che sono venute qui per festeggiare i piccoli Ospiti ucraini, salutano così il loro arrivo.

Sono bambini e ragazzi orfani, i più esposti alla follia della guerra.

Sono 18, li ha portati in salvo Carlo Olmo, con la sua organizzazione umanitaria.

Loro sono in salvo, ma si stima che i bambini senza famiglia siano, ad oggi, in Ucraina, circa 140 mila.

Quando il Lupo Bianco cerca di parlare di loro non ce la fa: troppo grande l’emozione.

Olmo spiega per i nostri Lettori anche il complesso iter procedurale che si è dovuto seguire per permettere l’espatrio dei ragazzi, che da oggi possono contare su un’accoglienza davvero sincera da parte di tante gente, non meno che dalle Istituzioni.

Il video e la gallery che offriamo ai Lettori dicono di immagini ad un tempo liete e struggenti: c’è una ragazzina che non ha voluto separarsi dal suo gatto, unico affetto rimastole.

Altri stringono al petto un pelouche.

I volontari, veramente ammirevoli, fanno molto perché sia subito dimenticato il lungo viaggio, come l’orrore della guerra.

Il Comune di Prarolo ha fatto veramente moltissimo.

Nel corso degli ultimi tre anni, in forza di chissà quale premonizione, ha acquistato e ristrutturato la ex casa parrocchiale, che è ora un modernissimo ostello dove i nostri piccoli ospiti saranno alloggiati nel modo più confortevole.

Oggi ne parlano l’ex Sindaco Dario Caldera ed il suo successore, Umberto Guglielmotti: se non figlio, nipote d’arte, se è vero che suo nonno fu a suo tempo Primo Cittadino di questo paese, che sa dare tanto, senza fare tanto rumore.

Vi lasciamo con il filmato e la gallery: incontreremo ancora, nei prossimi giorni, i nuovi arrivati anche perché le loro storie possano diventare patrimonio comune.

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