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Venerdì sera al Teatro Civico

VERCELLI - Bella festa per una concreta solidarietà del fare, con i Farin-na dal nos sac - Il pubblico apprezza il complesso vercellese, che porta in scena musiche degli Anni '60 e '70 con le parole del dialetto bicciolano - Iniziativa che ha puntato sulla semplicità e sentimenti autentici - IL VIDEO

Progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli; il ricavato a favore di Croce Rossa Italiana, Rosa Blu e Casa dei bambini - Associazione Montessori

Serata di quelle semplici e, ad un tempo, eleganti nella loro sobrietà: senza fronzoli, piene di significato, permeate da un’ atmosfera confidenziale e calda; insomma, un momento di serenità e di svago, capace, tuttavia, di propiziare il raggiungimento concreto e diretto di uno scopo benefico e solidale.

Sarà che a Vercelli ci si conosce un po’ tutti.

O che Bruno Casalino è un conduttore, non solo presentatore, preparato ed esperto.

O, ancora, che la stessa Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli ha puntato a valorizzare proprio la concretezza del fare, per sovvenire con immediatezza.

Insomma, venerdì sera, 25 ottobre, al Teatro Civico si è respirato un bel clima di autentica “vercellesità”.

Protagonisti gli ormai noti musicisti che costituiscono il complesso “Farin-a dal nos sac”.

Li racconta Bruno Casalino che ne riassume qualche spunto sulla “cifra” artistica della musica dialettale.

Che si distingue, tuttavia, da esempi noti come ad esempio quella dei Celti, perché i testi sono accompagnati da musiche tipiche degli Anni ’60 e ’70, senza escludere, naturalmente il classico (e complice) lento di quegli anni, il “terzinato”.

Contaminazioni assonanti con quelle portate tante volte in scena da Gipo Farassino.

Parole in dialetto vercellese, con basso elettrico, tastiere e batteria.

Bando, però alle nostre, di parole.

C’è il video che permette di rivivere qualche momento di questo incontro.

Abbiamo più che volentieri messo a repertorio qualche scampolo di questa bella esibizione.

Tre brani: “Prima, seconda e terza classe”, ovviamente dedicato ad un viaggio di fantasia sui treni di allora.

Poi “Isola”, uno spaccato di vita vera, nell’omonimo quartiere.

Infine, “La Ciüsa d’Palest”, ovvero la spiaggia sulla Sesia, prima della tappa alla piola di Pizzarosto per la merenda a base di pane, bagnetto e acciughe o, come suggerisce il brano, pesciolini in carpione.

***

Ma ecco i protagonisti della serata.

Farin-a dal nostro sac: Flavio Menin (voce) Luciano Brera (chitarra solista) Beppe Garofalo (chitarra ritmica) Roberto Zarino (basso) Giorgio Mignone (fisarmonica e tastiere) Andrea Marchese (tastiere) Pier Carlo Quacchio (batteria).

Hanno portati i saluti: Aldo Casalini (Presidente della Fondazione Cassa Risparmio), Mimmo Sabatino (vice sindaco di Vercelli), Carlo Albricci (Presidente della Croce Rossa di Vercelli), Claudio Sassone (Rosa Blu), David Quacchio (Casa dei Bambini Associazione Montessori).

Sono proprio questi ultimi tre Enti senza fine di lucro destinatari della raccolta fondi realizzata nella serata.

Che speriamo potrà essere ripetuta e, a modesto avviso di chi scrive, soprattutto essere riproposta come “format” positivo per future iniziative.

Posted in Cultura e Spettacolo, Mondi Vitali