Mese: Novembre 2024
Il Rainbow Team, celebre scuderia di motonautica di Casale Monferrato, celebra una straordinaria doppietta nel Campionato Italiano di Formula Junior Élite: Vincenzo Galofaro si è laureato campione italiano 2024, confermando il suo talento e la sua determinazione, mentre il fratello Francesco ha conquistato un ottimo terzo posto, dimostrando grinta e capacità di competere ai massimi livelli in categoria.
«È un risultato che va oltre il successo sportivo – spiega Elisa Manzetta Bocca, team manager e responsabile del settore giovanile del Rainbow Team -. I fratelli Galofaro sono cresciuti con noi, e questo traguardo è il frutto di anni di lavoro e sacrifici. La loro determinazione ci rende orgogliosi e motivati a puntare ancora più in alto».
La stagione 2024 ha visto i due giovani piloti distinguersi per prestazioni autorevoli, fin dalle prove libere, accompagnati dal supporto tecnico del campione del Mondo di Formula 1 H2O e team principal Fabrizio Bocca e del pilota e istruttore regionale Oleg Bocca, figure di spicco nel circuito internazionale.
«Questi risultati sono un punto di partenza e devono servire da stimolo per tutti noi» ha aggiunto Fabrizio Bocca.
Il Rainbow Team, con questo doppio prestigioso piazzamento, rafforza la propria posizione di eccellenza nella motonautica italiana, grazie alla combinazione di talento, preparazione e un ambiente che valorizza i giovani piloti.
Questo ulteriore titolo tricolore, dopo i tre consecutivi in GT30, rappresenta non solo un successo individuale, ma anche un segnale della forza del lavoro di squadra e dello spirito familiare che contraddistingue il Rainbow Team.
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Redazione di Vercelli
Riceviamo e pubblichiamo
Si è svolta domenica 17 novembre presso il Salone Facelli – Camera del Lavoro CGIL – Via Stara 2 – Vercelli, l’Assemblea dei soci in seduta Congressuale del Comitato Territoriale Arcigay “Rainbow” Vercelli Valsesia.
L’Assemblea, presenti 23 iscritti più 7 deleghe, ha nominato, per lo svolgimento dei lavori del Congresso, Gian Marco Sabato Presidente e Carola Rigoni Segretaria.
L’assemblea ha deliberato quindi con votazione palese l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo così composto:
Vice Presidente Sun La Mantia che subentra a Giulia Bodo
Riconfermate Roberta Anino Segretaria e Marilisa Prandelli Tesoriera
Consiglierə uscenti Luna Iemmola e Bangaly Camara.
Subentrano come Consiglierə
Roswitha Flaibani
Salvatore Giò Gagliano
Alessandra Mascaro
Manuela Zeno
Mina Polesinani
Tutte le cariche sono state votate con 29 voti a favore e 1 astenuto.
L’Assemblea ha quindi nominato il Collegio dei Probiviri così composto:
Irene Pirro
Giulio Zella
Stefano Anselmo.
Il Consiglio Direttivo così eletto e subito riunitosi, ha nominato nuovo Presidente del Comitato Territoriale Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia Gianluca Mischiatti che subentra a Tamara Paola Tecchio.
Il nuovo Presidente ha quindi preso la parola per un saluto ai soci presenti e la presentazione della bozza programmatica per il prossimo triennio.
Tra i punti evidenziati del programma spiccano innanzitutto la necessità di concludere l’avviata richiesta all’Amministrazione comunale di una sede adeguata all’attività di Arcigay sul territorio.
Segue la creazione e la partecipazione a progetti formativi tesi ad una sempre maggiore incisività nell’affrontare le problematiche sociali e culturali legate alla comunità LGBTQIA+ e la richiesta di partecipazione al Nodo Provinciale contro le Discriminazioni.
Arcigay si farà promotore inoltre di iniziative periodiche informative e non solo, per implementare la propria presenza sul territorio.
Alla base resta sempre e comunque l’obiettivo di abbattere ogni forma di pregiudizio e discriminazione, contro ogni forma di violenza e violazione dei diritti umani e civili delle persone LGBTQIA+
Gianluca Mischiatti,
Presidente per Il Direttivo di Arcigay “Rainbow” Vercelli Valses
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Redazione di Vercelli
L’inaugurazione di MU.DI’., il museo dinamico “Geometrie dell’Acqua”, si è tenuta, sabato 16 novembre a Casale Monferrato.
La storica centrale Idraulica di sollevamento dell’ex Consorzio Irriguo Valentino – San Germano, progettata tra il 1880 e il 1885 dal geometra Paolo Gaudio, è divenuta il cuore pulsante di una nuova iniziativa culturale.
Grazie a un’importante opera di recupero conservativo sostenuta e realizzata in precedenza dal Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Casale Monferrato e Circondario in stretta sinergia con la Città di Casale Monferrato, nella struttura è stato possibile concepire adesso un percorso culturale dedicato alle storie umane, alle risorse idriche e alla sostenibilità.
Il primo esempio a livello regionale di una virtuosa sinergia della categoria dei geometri con la pubblica amministrazione, che si inserisce a pieno titolo nell’elenco delle realtà piemontesi che integrano tecnologie moderne per offrire esperienze sempre più coinvolgenti e interattive al pubblico.
All’inaugurazione sono intervenuti numerosi esponenti della PA regionale, provinciale e cittadina, insieme a personalità della cultura.
Dichiarazione di Emanuele Capra, sindaco della città di Casale Monferrato: “L’apertura al pubblico di questa nuova istituzione culturale rappresenta un momento di grande orgoglio per la nostra città. Con la tutela e la riqualificazione dello storico edificio della stazione di sollevamento, abbiamo dato nuova vita a un simbolo della nostra storia tecnica, trasformandolo in un luogo di cultura e memoria. Questo progetto unisce il passato e il futuro, rafforzando l’identità della nostra comunità e offrendo un patrimonio prezioso alle nuove generazioni”.
Dichiarazione Giovanni Spinoglio, presidente collegio geometri e geometri laureati di Casale Monferrato e circondario: “Uno degli obiettivi primari di MU.DI’., il museo dinamico “Geometrie dell’Acqua” è ispirare i giovani ad assumere un ruolo nel futuro del pianeta, invitandoli a considerare carriere nel campo della sostenibilità e della gestione delle risorse idriche. In tale senso, lo spazio culturale si pone nell’ottica di una fattiva collaborazione con scuole e istituti superiori locali, proponendo attività di educazione ambientale che possano indirizzare i ragazzi verso una professione tecnica come il geometra libero professionista, orientata alla tutela del nostro inestimabile patrimonio ambientale. La speranza è che queste nuove generazioni possano diventare i futuri custodi del territorio, applicando soluzioni innovative per mitigare i cambiamenti climatici”.
MU.DI’., il museo dinamico “Geometrie dell’Acqua”, è ospitato nella centrale idraulica di sollevamento dell’ex consorzio irriguo Valentino – San Germano in Casale Monferrato, realizzata tra il 1880 ed il 1885 su ideazione e progetto del geometra Paolo Gaudio (circa 150 anni fa!).
Per l’architettura dell’edificio disposto su cinque piani (dei quali tre interrati), per le mirabili macchine idrauliche in esso ancora collocate, questa stazione di pompaggio è un affascinante esempio di archeologia industriale, antesignano nell’impiego delle energie rinnovabili.
Oggi con apposite installazioni multimediali questo spazio vuole divenire il cuore pulsante di una nuova iniziativa culturale, che si avvale dell’ideazione di un originale filmato in cui – ricorrendo all’intelligenza artificiale viene permesso a personaggi storici come Camillo Benso Conte di Cavour di intervenire su questa iniziativa.
Il proposito e il ruolo principe di questa attività è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi legati all’acqua e sui cambiamenti climatici, sottolineando l’urgenza della prevenzione quale migliore soluzione alla gestione delle emergenze.
La narrazione improntata sulla storia del rapporto tra l’uomo e l’acqua diventa così un racconto tanto fantasioso quanto diretto al cuore dei visitatori, che saranno presi per mano da due personaggi immaginari: il geometra Arturo Bevilacqua e la signorina Azzurra che idealmente impersona l’acqua. Saranno loro i protagonisti di un viaggio che mette insieme fra loro tanti aspetti scientifici e metodologici, chiarendo i numerosi interrogativi odierni posti dai cambiamenti climatici e dall’impatto delle attività umane sulla terra.
In questa ottica, MU.DI’., il museo dinamico “Geometrie dell’Acqua” vuole inoltre offrire un contributo significativo a una riflessione da parte delle giovani generazioni, pur rappresentando ugualmente un percorso consigliato ai visitatori di ogni età.
Le attività – da sempre svolte in stretta sinergia con il Comune di Casale proprietario della struttura – hanno visto nel 2017 la stazione al centro di un importante opera di recupero conservativo, ugualmente curata e sostenuta dal Collegio Provinciale Geometri e Geometri di Casale Monferrato e Circondario.
MU.DI’., il Museo dinamico “Geometrie dell’Acqua” un modello di educazione e di ispirazione alla responsabilità e alla consapevolezza
Il museo punta a sensibilizzare i visitatori, con un’attenzione particolare verso le nuove generazioni, sul ruolo futuro dell’acqua e sugli effetti dei cambiamenti climatici, con un percorso multisensoriale e l’uso di media interattivi.
I suoi quattro punti chiave sono:
Contenuti storici e scientifici: i visitatori possono esplorare la storia della centrale idraulica e comprendere come, già nel passato, vi fosse una visione lungimirante sull’uso sostenibile delle risorse naturali.
Educazione ambientale: Il percorso culturale è progettato per stimolare la consapevolezza riguardo all’uso responsabile dell’acqua e all’impatto umano sui cambiamenti climatici, con particolare attenzione alle sfide locali e globali che questi fenomeni rappresentano.
Coinvolgimento di testimonianze storiche: Grazie all’AI il museo integra ideali contributi di personalità della storia, che sottolineano l’importanza di intervenire oggi per prevenire catastrofi ambientali future.
Sostenibilità come responsabilità e investimento: L’acqua è una risorsa primaria che non può essere salvaguardata senza una visione integrata dalla sostenibilità ambientale.
Investire nella prevenzione e nella riduzione delle attività umane in termini di impatto ambientale rappresenta una scelta sociale obbligata.
In questo senso, il museo non è solo un luogo di esposizione, ma un simbolo dell’impegno continuo della comunità dei geometri e dell’amministrazione cittadina nel promuovere la sostenibilità come fattore di investimento essenziale per la collettività.
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Redazione di Vercelli
(giancarlo guidetti) – Anche in questo 2024, come ogni anno, si rivive ad Oropa il rito della pulizia della sacra effige della Madonna Nera.
L’appuntamento è per il sabato che precede la festa della Presentazione di Gesù al Tempio (21 novembre) e così l’altro ieri, sabato 16 novembre, dalle 14,30 alle 16,30, centinaia di fedeli hanno voluto essere presenti per partecipare a questo momento che ha – come a suo tempo sottolineato dal Rettore del Santuario, Don Michele Berchi – un duplice significato: ”Noi togliamo la polvere dalla tua statua, tu toglila dalla nostra vita”.
Una invocazione alla Vergine, profondamente e sinceramente amata qui ad Oropa e – citando Romano Guardini – il Rettore quest’anno ha chiosato:” Nell’esperienza di un grande amore – ha scritto Romano Guardini – tutto il mondo si raccoglie nel rapporto Io-Tu, e tutto ciò che accade diventa un avvenimento nel suo ambito. L’elemento personale a cui in ultima analisi intende l’amore e che rappresenta ciò che di più alto c’è fra le realtà che il mondo abbraccia, penetra e determina ogni altra forma: spazio e paesaggio, pietre, alberi, animali”.
Così, seguendo il parallelismo, nel grande amore che c’è tra i pellegrini e la Madonna di Oropa, questo piccolo gesto rafforza la fede e la devozione, è una carezza che vogliamo dare alla Madonna, per riceverla da Lei.
Il nostro filmato mostra alcuni momenti di questa singolare “visita” alla Madonna Nera, riprendendo anche alcuni momenti delle operazioni di pulizia.
La statua viene asportata dalla nicchia alla quale di solito guardiamo per venerare la Vergine, deposta sulla mensa dell’altare, liberata dal manto e quindi pulita con panni di lino.
È stato redatto verbale nel quale si dà atto che il panno usato per pulire il viso della S. Madre e del Bambino è rimasto immacolato; il panno sarà poi esposto a fianco dell’altare.
Mentre non è stato così per il panno usato per pulire il vestito.
I fedeli accompagnano con i canti e la preghiera lo svolgersi di queste operazioni, concluse le quali il Rettore impartisce la benedizione finale.