Mese: Ottobre 2024
Casale Monferrato torna a parlare di fotografia con la seconda edizione di MonFest, il festival a cadenza biennale che ha visto il proprio felice esordio nel 2022, confermato con il Middle MonFest 2023 incentrato sull’antologica di Maria Vittoria Backhaus.
La nuova edizione si svolgerà dal 30 novembre 2024 al 4 maggio 2025.
Realizzato con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, con la direzione artistica di Mariateresa Cerretelli e promosso dalla Città di Casale Monferrato, il MonFest continua il proprio percorso nel segno di un’identità tracciata fin da subito all’insegna del confronto della fotografia con le altre arti, e della contaminazione tra passato e presente.
Il tema di questa seconda edizione sarà On Stage e le parole chiave saranno Cinema Teatro Musica, attorno a cui sarà costruito un ricco caleidoscopio di inedite visioni fotografiche articolate in 14 mostre, che andranno ad occupare alcuni dei luoghi più belli e simbolici di Casale Monferrato.
A partire dal suggestivo Castello del Monferrato, sede principale del festival dove trovano accoglienza ben 12 esposizioni.
A partire dal foyer, dove sarà esposta una selezione di foto di Maria Vittoria Backhaus realizzate negli anni Settanta durante la tournee dei Beatles in Italia.
La Settima Arte di Mimmo Cattarinich a cura di Armando Cattarinich e Maurizio Presutti, che vuole offrire un’immersione nella magia totalizzante del cinema fino agli anni Duemila.
Dai divi come Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Pedro Almodovar, la grande Maria Callas, ai dietro le quinte di grandi protagonisti come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini o John Cassavetes e i ritratti più incisivi di attori come Roberto Benigni, Gigi Proietti fino, Monica Bellucci e Penelope Cruz.
Cinema On The Road di Fiorella Baldisserri a cura di Elena Givone e Mariateresa Cerretelli è invece una mostra/reportage.
Nel 2009, Francesca Truzzi e Davide Bortot hanno fatto una straordinaria scelta di vita: hanno comprato un vecchio camion e lo hanno trasformato in una casa mobile, con l’intenzione non solo di viverci ma di viaggiare per il mondo e proiettare film, equipaggiandola con pannelli solari e dotandola di tutte le attrezzature necessarie per creare un cinema sotto le stelle ovunque andassero.
Questa mostra, accolta negli spazi del Castello, racconta i loro spostamenti e la loro vita quotidiana dal 2022 sia in Italia che all’estero.
Claudio Abbado di Cesare Colombo a cura di Sabina e Silvia Colombo, che presentano una selezione di fotografie del Maestro Claudio Abbado.
La prima parte lo ritrae durante le prove di un concerto al teatro alla Scala nel 1965.
Nella sezione seguente è raccolta una serie di immagini relative alla tournée europea di Abbado con i Berliner Philharmoniker nel 1996.
Sono presenti anche fotografie del 2008 relative alla rappresentazione di Pierino e il lupo, con Abbado alla direzione dell’Orchestra Mozart e con la voce recitante di Roberto Benigni.
La Passione per la Scena – Il Living Theatre di Carla Cerati (1967-1984) di Carla Cerati (1967-1984) a cura di Elena Ceratti, è un tuffo negli anni Sessanta in cui la Cerati inizia a interessarsi al lavoro della compagnia newyorkese, fondata da Julian Beck e Judith Malina nel 1947.
Tra il 1967 e il 1968 il Living propone in Europa tre degli spettacoli più iconici del suo repertorio e sono Antigone, Frankenstein e Paradise Now che Carla Cerati fotografa a Milano Modena e Avignone.
Prima che accada di Luca Canonici, Teatralita’ di Patrizia Mussa, Al punto fermo del mondo che ruota di Lia Pasqualino a cura di Andrea Elia Zanini sono tre tappe di una riflessione visiva sul tema del teatro.
Luca Canonici propone un’indagine in bianco e nero sui momenti che precedono l’inizio della rappresentazione.
Patrizia Mussa racconta, con la sua straordinaria tecnica che mescola fotografia e acquarello, i teatri italiani che sta indagando da oltre un decennio.
Lia Pasqualino costruisce una serie di formidabili quadri che fermano alcuni momenti delle rappresentazioni teatrali.
VisionI di Gabriele Croppi a cura di Susanna Scafuri, è un lavoro che parte dai fotogrammi di quattro caposaldi della Storia del cinema, Metropolis di Fritz Lang (1927), Quarto Potere di Orson Welles (1941), Stalker di Andrej Tarkovskij (1979), Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders (1987), per arrivare ad una elaborazione digitale personale e emozionale.
Nel solco della sua poetica che si incentra sull’indagine del rapporto tra la fotografia e le altre arti, realizza un corpus di opere trasfigurate in una sintesi estetica pittorialista.
Sounding Pictures di Roberto Polillo a cura di Marco Pennisi.
Da Miles Davies a Cecil Taylor, da Duke Ellington a Count Basie, Roberto Polillo a partire dal 1962 fotografa i giganti del jazz nei concerti di Milano e dintorni, al seguito di suo padre Arrigo Polillo.
Continua fino al 1975 e le sue immagini di grande impatto riflettono la documentazione delle performance ma rappresentano una magica rappresentazione visiva della musica stessa.
SPB di Ando. In questa performance, SPB è l’acronimo di Sensitive Portrait Box: una cabina nera, una sorta di scatola in cui una volta entrati ci si isola dal mondo esterno.
La persona che partecipa alla performance deve solo entrare, sedersi e sentirsi libera.
Di fronte al viso un foro e l’obiettivo della macchina fotografica.
Due scatti, due pose: una in silenzio, l’altra con la musica.
Due pose che verranno messe insieme in un’unica foto stampata immediatamente in formato 10×15 in bianco e nero.
Jazz Spirit di Pino Ninfa è un altro bel viaggio all’interno del mondo del jazz. Storie su e giù dal palco, fra luoghi sacri e architetture profane, in mezzo alla natura o in riva al mare, inseguendo un gesto o un riflesso, aspettando il momento decisivo, sempre e comunque all’insegna di un racconto.
Ten Years Of Rock And Roll di Mathias Marchioni a cura di Luciano Bobba.
Marchioni festeggia al MonFest i 10 anni di carriera con l’esposizione di ritratti di big indimenticabili ed eventi seguiti da folle oceaniche.
Dal palco di Bruce Springsteen nel tour italiano The River tour a Lenny Kravitz, da Liam Gallagher agli Iron Maiden, Red Hot Chili Peppers e molti altri ancora.
Pictures Of You di Henry Ruggeri a cura di Mattia Priori, una raccolta di immagini memorabili e di ricordi, estrapolati dalla storia di concerti ed eventi partecipati da Ruggeri.
Attraverso una app gratuita, l’iconica voce del giornalista e dj radiofonico Massimo Cotto sarà messa al servizio di questa mostra spettacolare, a raccontare quegli attimi di gloria grazie al contributo di una memoria orale indimenticabile.
Palazzo Gozzani Treville, splendida sede dell’Accademia Filarmonica di Casale, ospita invece Favolosoteatro di Giovanni Hänninen a cura di Renata Ferri.
Questa mostra celebra i teatri come luogo vivo, magico ed eterno. Contengono storie, raccontano epoche e costumi, protagonisti di capoluoghi o di piccole città di provincia, sono forzieri ricchi di bellezza che diventa storia identitaria, affidata a questo viaggio visivo realizzato dalla fotografia d’architettura in purezza di Hänninen.
Sempre nell’Accademia Filarmonica, nello spazio della Balconata, sarà esposto Sul Filo di Laura Marinelli, fotografa, e Dado Bargioni, cantautore.
È estratto da Sinestesia, progetto fotografico-musicale che unisce canali comunicativi e sensoriali differenti: fotografie e canzoni che raccontano diverse storie e affrontano diverse tematiche.
Nel Chiostro del Complesso di Santa Croce, sede del Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi, in questo che è l’anniversario di Francesco Negri (Tromello, 1841 – Casale Monferrato, 1924) le sue foto saranno messe a confronto con le immagini di Marc Ferrez, maestro della fotografia brasiliana contemporaneo di Negri.
A cura di Elena Givone e Ilenio Celoria.
Emanuele Capra, Sindaco di Casale Monferrato, sottolinea: “Con la seconda edizione del MonFest, dopo il successo della prima e della speciale Middle MonFest, Casale Monferrato conferma il suo ruolo di polo culturale che concilia divulgazione e ricerca attraverso manifestazioni di ampio respiro che hanno risonanza ben oltre i limiti territoriali consueti. Un’attività intensa che si conferma e consolida la scelta intrapresa di puntare in modo deciso sulla fotografia, una disciplina che nella nostra città ha visto operare Francesco Negri, del quale ricorrono i cento anni dalla morte, e che oggi ha un seguito rilevante contribuendo al successo di una manifestazione culturale che cresce e coinvolge tutta la città, valorizzandola e consentendo al pubblico di scoprirne la bellezza e la storia. Grandi Maestri e talenti riconosciuti, con parentesi storiche, si affiancano in un percorso stimolante che darà continuità qualitativa, soddisfacendo le aspettative del pubblico e degli addetti ai lavori”
Ad arricchire poi il festival, un programma ricco di incontri, talks, letture portfolio e laboratori declinati su cinema, teatro, musica e fotografia.
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Redazione di Vercelli
Ger 31, 7-9
Dal libro del profeta Geremia.
Così dice il Signore:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
“Il Signore ha salvato il suo popolo,
il resto d’Israele”.
Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione
e li raduno dalle estremità della terra;
fra loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente:
ritorneranno qui in gran folla.
Erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li ricondurrò a fiumi ricchi d’acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito».
Sal.125
RIT: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si aprì al sorriso,
la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.
RIT: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Allora si diceva tra i popoli:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha colmati di gioia.
RIT: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Riconduci, Signore, i nostri prigionieri,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà con giubilo.
RIT: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Nell’andare, se ne va e piange,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con giubilo,
portando i suoi covoni.
RIT: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Eb 5, 1-6
Dalla lettera di San Paolo Apostolo agli Ebrei.
Ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati.
Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo.
Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato», gliela conferì come è detto in un altro passo:
«Tu sei sacerdote per sempre,
secondo l’ordine di Melchìsedek».
Mc 10, 46-52
Dal Vangelo secondo San MarcoIn quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURE DELLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO “MATER CARMELI” DI BIELLA
La strada diventa via di vita
(Ger 31,7-9; Sal 125; Eb 5,1-6; Mc 10,46-52)
Gerico, oasi tra il deserto montuoso della Giudea e le rive del Giordano, è l’ultima tappa di Gesù verso Gerusalemme (poco meno di trenta chilometri) prima della passione.
Qui compie l’ultimo miracolo per un uomo conosciuto come Bartimeo, nome in parte ebraico “bar”, che significa: figlio e in parte greco: Timeo.
Figura centrale del vangelo, questo uomo cieco, siede lungo la strada a mendicare.
Inchiodato ai margini della vita, trascorre molto tempo sulla strada, unico luogo per la possibilità di una sussistenza legata alla pietà di chi gli passa accanto.
Quel giorno Bartimeo si accorge che qualcosa di diverso dal solito sta accadendo, sente il rumore, il vociare della gente che passa accalcandosi attorno a Gesù.
Bartimeo probabilmente avrà chiesto cosa stesse avvenendo e saputo che passava Gesù Nazareno incomincia a gridare; limitato dalla sua cecità, non ha altro mezzo che quello di sovrastare il rumore della folla con la sua voce per raggiungere Gesù.
E’ bella la prontezza di quest’ uomo che spera a dispetto di tutto e di tutti nella possibilità di un futuro migliore, un desiderio intenso che diventa grido di preghiera:
“Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!”.
Il termine pietà in ebraico ha un ampio significato che comprende anche la tenerezza, l’amore, l’hesed di Dio per il suo popolo, la fedeltà alla sua alleanza promessa e stabilita per sempre.
Bartimeo invoca pietà da Gesù che riconosce come Messia, lo chiama infatti figlio di Davide, che è un titolo messianico.
Il suo grido è quindi al tempo stesso anche un atto di fede nel Messia, che come annunciato dai profeti viene per dare ai poveri la liberazione, agli afflitti la gioia.
Bartimeo non si lascia intimorire dai rimproveri della gente che gli ordina di tacere, di non dare fastidio, di restare nell’ombra (e nel buio della sua condizione), ma anzi grida ancora più forte sperando pietà e soccorso da Gesù che passava risanando e beneficando tutti.
Gesù udendo quel grido insistente e crescente si ferma, egli, buon samaritano che non passa oltre il dolore dei fratelli, ma ne ha compassione e cerca di alleviarlo.
“Chiamatelo!”, dice Gesù a chi lo sta seguendo, insegnando così ad avere compassione e a non soffocare il grido del povero.
Ed ecco che le minaccia dei rimproveri si cambiano in parole di incoraggiamento: “Alzati, ti chiama!”.
Bartimeo balza in piedi come chi sente vicina la sua salvezza, getta via il mantello che era la sua sola ricchezza per raggiungere più velocemente Gesù.
Gesù, la Luce che viene nel mondo, di fronte a quest’uomo cieco chiede:
“Cosa vuoi che io faccia per te?”
e l’uomo subito, rivolgendosi al Signore con il nome di Rabbunì, “maestro mio”, domanda con fede di poter tornare a vedere.
Egli che aveva accesa nel cuore la luce della fede, viene guarito e torna a vedere anche con la luce degli occhi.
E i suoi occhi vedendo per primo il volto di Cristo, non desiderano più altro che di seguirlo; la strada da luogo di emarginazione diventa via della vita.
Le Sorelle Carmelitane
Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza
Questa notte, tra 26 e 27 ottobre 2024, torna l’ora solare.
Il passaggio alle 3, quando si tireranno indietro (virtualmente, non è il caso di mettere la sveglia per farlo di persona) le lancette dell’orologio e saranno le due.
Si dormirà, dunque, un’ora in più.
Quando tornerà l’ora legale?
E’ già stato comunicato: nella notte tra 29 e 30 marzo 2025.
Quando le 2 diventeranno le tre.
Per ora, buona serata e buona notte a tutti i nostri Lettori.
Si estendono le zone del Piemonte sulle quali domani sarà allerta arancione per rischio idrogeologico a causa del maltempo: alle valli Tanaro, Belbo e Bormida, interessate già oggi da questa classificazione, si aggiungeranno Cuneese, Biellese, Torinese e Alto Vercellese.
A darne notizia è il Centro funzionale di Arpa Piemonte, secondo il quale sono attese fino a metà pomeriggio di domani precipitazioni localmente molto forti al confine con la Liguria e progressivamente anche a ridosso delle vallate alpine, dapprima settentrionali e poi su quelle nord-occidentali.
Confermate le condizioni di tempo diffusamente perturbato attese per il pomeriggio odierno e fino al primo pomeriggio di domani, con precipitazioni che potranno risultare localmente molto forti al confine con la Liguria di centro-ponente e da metà pomeriggio odierno anche a ridosso delle vallate settentrionali e nord-occidentali.
I valori puntuali su queste aree potranno essere, a fine evento, superiori ai 150-200 mm.
Una progressiva attenuazione delle precipitazioni è attesa nel pomeriggio di domani.
Le precipitazioni intense determineranno dalla sera l’innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua del reticolo principale e secondario.
Gli incrementi maggiori sono attesi domani pomeriggio per Tanaro, Belbo e Bormida, che potranno superare la soglia di guardia.
Domani sono attesi in mattinata innalzamenti per il Po su tutto il tratto da Carignano a Crescentino e, nel pomeriggio, anche nelle sezioni più a valle.
La Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte continuerà a monitorare la situazione per disporre gli opportuni interventi in caso di necessità.
Vista la situazione molto dinamica, si consigliano i cittadini di tenersi informati sull’evolversi delle condizioni meteorologiche, limitare gli spostamenti e adottare adeguati comportamenti di auto-protezione.
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Redazione di Vercelli
Anche in occasione delle festività natalizie 2024, per i privati sarà possibile contribuire alla realizzazione degli allestimenti luminosi che decoreranno le vie della città.
Dopo la positiva esperienza del 2023 che ha visto l’accensione delle illuminazioni pubbliche di Natale grazie al contributo di numerosi commercianti e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, l’Amministrazione Comunale intende ripetere la positiva esperienza coinvolgendo le attività locali che hanno già ricevuto la comunicazione che ne specifica i dettagli.
“Abbiamo voluto rinnovare la collaborazione con i privati per impreziosire la città e valorizzare il tessuto commerciale locale. – afferma il Sindaco di Casale Monferrato Emanuele Capra – Le festività natalizie sono un’occasione attesa dai concittadini e dai visitatori per vivere Casale in una veste differente e fascinosa: siamo certi che la fruttuosa collaborazione tra il Comune e i privati potrà rinnovare una felice e fruttuosa tradizione che arricchisce il Natale nella Capitale del Monferrato”.
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Redazione di Vercelli
Giovedì 31 ottobre 2024, per la tredicesima edizione, apriremo le porte del Museo in notturna a tutti coloro che vorranno scoprire il lato oscuro del museo, come già ormai tantissimi partecipanti e amici hanno fatto a partire dal 2011.
Per un’edizione tutta nuova e piena di sorprese, Visita al Buio 2024 sarà a cura dell’associazione TAMTAM Teatro che aiuterà a vivere un’esperienza lungo le sale buie del piano terreno del Museo, che si prospetta avventurosa e piena di sorprese grazie alla partecipazione di: Marco Aurelio Dabbene, Vittoria Gregnanin, Anna Jacassi, Caterina Nonne, Vanessa Pera, Mario Sgotto, Silvio Sgotto.
Anche quest’anno, secondo una formula consolidata, guidati solo da una torcia, quattro gruppi di coraggiosi visitatori potranno scoprire il “lato oscuro” del Museo Leone.
Chi sfiderà il buio al Museo la notte di Halloween?
Chi saranno le anime imprevedibili e ambigue a popolare l’intreccio di follie e le atmosfere minacciose?
Ve la sentirete di vagare tra lapidi, sarcofagi, spiriti lontani che tornano in trasparenza?
Per poter soddisfare le numerose richieste, “Visita al Buio” si svolgerà in quattro turni di visita della durata di 45 minuti a partire dalle ore 20.00 e con ultimo turno alle 22.15.
Come per le passate edizioni “Visita al Buio” è un evento aperto ai coraggiosi di qualsiasi età e si svolge esclusivamente su prenotazione al numero 3483272584.
Biglietto unico: euro 15,00.
Ma non è ancora finita… i giovani visitatori del Museo Leone, mercoledì 30 ottobre, potranno anche loro festeggiare anticipatamente la notte di Halloween e mettersi alla prova in una escape room contro il tempo e attraverso i secoli delle sale del Museo.
Torna infatti anche Visita al Buio junior per tutti i ragazzi tra i 6 e gli 11 anni che sono invitati a prenotarsi per partecipare, anche in maschera, ai turni della nostra sfida, a partire dalle ore 19.00 con inizio ogni mezz’ora per 5 turni di visita (ultimo alle ore 21).
Anche in questo caso la prenotazione è obbligatoria al 3483272584
Biglietto della Visita Junior euro 10,00
Anche il MAC – Museo Archeologico della Città di Vercelli onorerà la ricorrenza con l’appuntamento ormai consueto dal titolo Sulla via dell’Ade, che domenica 3 novembre, proporrà, alle ore 16, una speciale visita dedicata al tema dell’aldilà nel mondo antico.
La prenotazione è obbligatoria al 3483272584
Il costo della visita è di euro 5,00.
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