VercelliOggi
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La prima uscita di Acli Terra  è stata durante la Festa del Ringraziamento del Novembre 2023 e poi pian piano la Presidentessa Donatella Maffei ha iniziato l’attività di promozione sociale nel campo agricolo cominciando dal prodotto che conosceva meglio essendo una produttrice, il riso.

Su invito del Presidente Nazionale Nicola Tavoletta è stato spedito del Carnaroli vercellese ad Orbetello, dove è stato cucinato da uno chef stellato, poi a Montecarlo è stato inviato un riso rosa: “Il Verele“… che è stato molto apprezzato.

Con l’Evento “Ne facciamo di tutti i colori…” la sfida è stata girata agli allievi dell’Istituto Alberghiero di Trino Vercellese che hanno ospitato giornalisti e altri ospiti illustri come Marco Fantasia e Giulia Toninelli con i quali sono stati affrontati argomenti come l’alimentazione nello sport e il cambiamento ambientale.

L’attenzione dell’ambiente è un argomento che Acli Terra ha molto a cuore.

Altra importante conoscenza è stata quella con l’Accademia delle Imprese Europea tramite il presidente Giuseppe Ariobazzani, con la finalità di creare una collaborazione per mettere in connessione le attività di comune interesse nel settore agricolo, dalla produzione alla trasformazione e promozione del proprio prodotto.

Per il futuro si vuole creare quindi un osservatorio sulle variegate realtà agricole presenti nella nostra provincia.

Sono state scoperte delle produzioni particolari di cui non si conosceva l’esistenza e l’obbiettivo di Acli Terra Vercelli è valorizzare tutti i nostri prodotti e individuare i punti deboli che si vogliono impegnare a sostenere offrendo un appoggio grazie anche alla rete di conoscenze che si stanno allacciando.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

Dal 7 ottobre 2024 partirà anche a Casale Monferrato la rilevazione della nuova edizione dei Censimenti permanenti della popolazione e delle abitazioni, che dal 2018 sono diventati annuali e non più decennali.

L’iniziativa che si svolge a livello nazionale riguarderà un campione di famiglie individuato direttamente da Istat.

Rilevazione famiglie: le famiglie riceveranno una lettera intestata con le informazioni per la corretta compilazione del questionario che fino al 9 dicembre potrà essere compilato direttamente on line al link indicato nella comunicazione oppure, con l’eventuale aiuto di un operatore, recandosi al Centro Comunale di Raccolta (CCR) entro il 23 dicembre.

Il Centro Comunale di Raccolta, che si occupa della compilazione dei questionari, sarà aperto dal 12 ottobre al 21 dicembre 2024 con accesso da via Magnocavallo 7 ogni sabato dalle ore 9,00 alle ore 12,00.

Maggiori informazioni sono disponibili contattando il numero verde Istat 800 188 802 , attivo dal 1 ottobre al 23 dicembre tutti i giorni, compresi sabato e domenica, dalle ore 9,00 alle ore 21,00.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Enti Locali

Un pubblico attento e interessato ha gremito sabato scorso gli spazi suggestivi del Mulino della Villa di Landiona per assistere ad un importante incontro sulla storia millenaria del mulino, organizzato dalla famiglia Cavagnino, proprietaria della struttura e titolare dell’attività di ristorazione in essere, in collaborazione con AIAMS – Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici e con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Novara, del Comune di Landiona e di Pro Loco Novara.

Gabrio Mambrini, Segretario di Pro Loco Novara, in qualità di conduttore e moderatore dell’evento ha aperto i lavori, con l’auspicio che simile iniziativa possa essere non il punto di arrivo, bensì il punto di partenza di una potenziale molteplicità di proposte culturali e non solo atte a far sì che tale luogo – insieme ad altri siti presenti sul territorio – possa assumere un ruolo decisivo di recupero e di richiamo identitario nonché di valorizzazione storica di detto patrimonio.

Il Sindaco Fabio Barbero nel portare i saluti dell’amministrazione comunale di Landiona si è detto disponibile, per quanto possibile, a favorire per il futuro tale proposito.

Dal canto suo Matteo Cavagnino, nel dare il benvenuto al folto pubblico e ai relatori, ha sottolineato come il percorso enogastronomico dall’inizio della propria attività sia stato in qualche modo da subito accompagnato da iniziative collaterali, rivolte agli allievi delle scuole attraverso la realizzazione di itinerari didattici, tesi all’apprezzamento ed alla conoscenza della campagna che li circonda.

Per meglio entrare nel cuore del convegno il moderatore ha poi tracciato di volta in volta il profilo biografico e professionale dei vari relatori, prima di cedere a ognuno la parola.

Il Presidente Regionale di CIA – Confederazione Italiana Agricoltori, Gabriele Carenini, orticoltore e cerealicoltore di Valmacca (Alessandria), già al secondo mandato consecutivo alla guida dell’organizzazione regionale, ha posto l’attenzione sulle sfide che sta caparbiamente affrontando, occupandosi di territorio, cibo, ambiente, clima e welfare, alla luce anche del suo impegno precedente quale Presidente della AGIA (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli) del Piemonte.

Pertanto egli ha ribadito che il futuro di imprese, cittadini e territori dipenderà dalla capacità di saper interpretare i modelli di sviluppo all’interno dei mutamenti del contesto in cui ci si trova, con duttilità e velocità di azione e decisione, mettendo in primo piano il turismo e l’enogastronomia, la ricerca, l’innovazione e l’università, l’acqua e l’irrigazione, la scommessa sui giovani e la capacità di fare squadra.

Il Presidente di AIAMS, Gabriele Setti, proveniente da Revere, località adagiata sulla riva destra del fiume Po in provincia di Mantova, collezionista di cartografia e bibliofilo per quanto concerne la cultura, la storia, l’ambiente, la fotografia e la poesia del grande fiume, ha nel tempo focalizzato l’attenzione sugli antichi mulini galleggianti ormai scomparsi dai primi anni del secolo scorso al punto tale da diventarne un vero e proprio ricercatore, appassionato e con la volontà di riportarli alla luce tramite i loro molteplici aspetti sia tecnologici che storici in considerazione dell’importante figura e del ruolo sociale dei mugnai, che ne erano i veri padroni e animatori.

Infatti  l’Associazione ha tra l’altro l’obiettivo di promuovere la riscoperta e la valorizzazione culturale e turistica dei mulini per salvaguardarne la valenza storica, architettonica e meccanica, favorendo la creazione di cantieri di restauro di queste strutture; censire e catalogare i mulini esistenti in Italia per creare un archivio ed una biblioteca tematica e collegare la rete dei mulini italiani a quelle europee ed internazionali.

Emanuela Genre – referente AIAMS della Regione Piemonte – ha sostenuto l’importanza della didattica in tenera età di tutti i temi legati alla terra e alle tradizioni e insiste sull’importanza dei mulini non solo nell’innovazione e nell’architettura, ma soprattutto legata al quotidiano dei territori.

Caterina Zadra – Presidente Pro Loco Novara e Consigliere UNPLI Provincia di Novara – già ideatrice del marchio “Slow Foot”, turismo lento e contemplativo, laureata in Scienze della Comunicazione con una specializzazione in Marketing Strategico e dei Servizi, frequentatrice di corsi di specializzazione presso il DAMS/Università di Bologna, ivi compreso il seminario di Semiologia e Semiotica di Umberto Eco nonché autrice della guida all’Alta Via delle Dolomiti n. 1 pubblicata da Geo4Map col marchio National Geographic, ha contestualizzato il Mulino di Landiona all’interno dello scenario culturale, di marketing territoriale e di accoglienza turistica quale importante patrimonio culturale immateriale da preservare e valorizzare.

Auspica una costruzione di Itinerario Culturale Europeo dei Mulini, in collaborazione con altri paesi europei.

In relazione alla settimana della mobilità sostenibile, ha ricordato altresì come il Mulino di Landiona sia inserito in alcuni itinerari ciclo-turistici che passano e che addirittura partono dal Mulino stesso, roccaforte ieri e oggi di una tradizione e una storia all’insegna della sostenibilità ambientale e della tutela delle tradizioni.

Prima di procedere alla visita del Mulino e delle schede storiche, delle mappe e dei documenti ivi esposti si è dato spazio all’intervento conclusivo pronunciato dal moderatore, il quale fra l’altro, in occasione di una giornata così significativa, ha inteso omaggiare la famiglia Cavagnino ed in particolare il Mulino di una sua pubblicazione dal titolo “In grembo alla Terra. Affreschi sul mondo contadino”, opera corposa realizzata con il patrocinio delle Province di Novara, di Vercelli e di Pavia e destinata ad offrire i vari aspetti della realtà rurale riconducibile grosso modo al periodo tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, la quale andrà così ad ingrossare la parte bibliografica e documentale dell’apparato museale presente in loco.

In coda all’evento si sono potuti degustare i prodotti tipici del territorio curati dalla mano esperta di Emanuele Cavagnino, di recente premiato col prestigioso Collare Collegium Cocorum, con cui la Fic – Federazione italiana cuochi – premia ogni anno i suoi associati, selezionati per dedizione al lavoro di almeno 25 anni e un riconosciuto impegno a promuovere le tradizioni e il prestigio della cucina italiana a livello nazionale e internazionale.

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Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

Si terrà giovedì 10 ottobre alle ore 17.30, presso il Seminario Arcivescovile di Vercelli, con ingresso in Piazza Sant’Eusebio 10, la presentazione del volume “La Chiesa Vercellese nel Medioevo (secc. XI– XV)”, che raccoglie gli atti dell’VIII Congresso Storico Vercellese tenutosi nel novembre del 2022, in concomitanza del cinquantesimo anniversario di fondazione della Società Storica Vercellese.

La pubblicazione del volume, che supera le settecento pagine, corredate da immagini, è stata resa possibile grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Università del Piemonte Orientale e Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne dell’Università degli Studi di Torino.

Il volume è stato curato dal professor Alessandro Barbero che è anche autore di uno dei saggi contenuti e che interverrà alla presentazione assieme ad altri autori.

L’ingresso alla presentazione è libero fino ad esaurimento posti e i soci in regola con il pagamento della quota associativa potranno ritirarne gratuitamente una copia.

Anche per i non soci sarà comunque possibile acquistare copia del volume, direttamente in loco oppure contattando la Società Storica Vercellese.

Il volume raccoglie i contributi di numerosi docenti delle più prestigiose università italiane nonché di liberi studiosi di storia vercellese o provenienti dall’ambito museale per quanto riguarda gli aspetti legati all’arte e alla cultura.

Anche questo ennesimo lavoro editoriale della Società Storica Vercellese è denso di spunti, riflessioni e di storia, con un approccio che in oltre cinquanta anni di pubblicazioni, convegni e conferenze si è fatto sempre più multidisciplinare, come vogliono le moderne regole degli studi.

La Società Storica Vercellese raccoglie tra i suoi quasi cinquecento soci studiosi e specialisti di storia, arte e archeologia del territorio ma anche enti culturali e biblioteche e non ultimi molti appassionati di tutte le età.

Da tempo, oltre al sito internet www.societastoricavc.it, è attiva la pagina FaceBook “Società Storica Vercellese”, un altro modo per restare in contatto con i soci, ma anche per promuovere la cultura e la storia della città e del territorio.

 

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