VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Prosegue il buon momento di forma di Pietro Ferrero che strappa un altro oro pesante.

Sabato 4 maggio presso il Palabarbazza di San Dona’ di Piave si è svolto il Venezia Challenge di Jiujitsu, la più importante competizione del nord est e una delle più importanti d’ Italia, valida per il ranking nazionale Unione Italiana Jiujitsu.

Pietro partecipa nella categoria meno 76 kg con kimono, la più affollata della competizione, dove si impone fino alla medaglia d’oro, tra vittorie a punti e sottomissioni, nonostante una griglia di combattimenti non favorevole, con tutte le teste di serie nel suo lato del bracket.

La vittoria di categoria permette a Pietro la partecipazione agli assoluti dove cede solo in semifinale al vincitore della gara, un atleta di 20 kg più pesante, per sole due frazioni di punto, portandosi a casa un bronzo che onestamente gli sta un po’ stretto, nonostante sia l’atleta più giovane e leggero sul podio.

Ottima prestazione di Pietro , come al solito lavoreremo per migliorare ancora” dice il maestro del Pro Vercelli Bjj, Roberto Lai .

Su smoothcomp.com sono disponibili i tabelloni e i video degli incontri della gara

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Redazione di Vercelli

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Lessona (BI), 05-05-2024

Botalla Team Volley – S2M Volley Vercelli 3-1 27/25 – 25/18 – 21/25 26/24

S2M Volley Vercelli: Avilia (2) – (-1), Caricati (5) – (0), Comello, Fenoglio (12) – (10), Lupo Greta (2) – (-1), Lupo Laura (7) – (1), Ippolito (12) – (9), Lecca (L2), Mastronardi (3) – (0), Mosso (L1),Vattimo (3) – (1), Viazzo (11) – (4), Vercellone (7) – (5). All.: Gherardi, Vigliani.

 

Difficile commentare una gara dove nel primo set sul 21/11 a proprio favore si è riusciti a perdere 27/25.

D’altra parte, con cinque titolari non schierati in campo, il risultato non può che essere che la sconfitta.

Anche se poi si è tentato di correre ai ripari già a metà del secondo periodo, purtroppo con i labili equilibri della squadra, ormai la frittata era stata fatta.

Il  prossimo turno, ultima gara di serie D della stagione 2024/2025, è previsto alla Palestra Bertinetti alle ore 18.00 contro l’Igor Volley.

La S2M è obbligata ad onorare il “Torneo” con una vittoria.

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Redazione di Vercelli

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Bra-Asti 

Arbitro: Francesco Passarotti di Mantova

Guardalinee: Paolo Roselli di Avellino ePaolo Camilli di Roma 1

Derthona-Ligorna

Arbitro: Giorgio D’Agnillo di Vasto

Guardalinee: Salvatore Barbanera di Palermo e Roberto Cusimano di Palermo

Alcione Milano-Vado

Arbitro: Vincenzo D’Ambrosio Giordano di Collegno

Guardalinee: Giuseppe Minutoli di Messina e Simone Ambrosino di Nichelino

Vogherese-RG Ticino

Arbitro: Flavio Barbetti di Arezzo

Guardalinee: Luca Chianese di Napoli e Steven La Regina di Battipaglia

Borgosesia-Chieri

Arbitro: Giuseppe Morello di Tivoli

Guardalinee: Abibakr Darwish di Milano e Andrea Zanichelli di Legnano

Chisola-Fezzanese       

Arbitro: Luigi Lacerenza di Barletta

Guardalinee: Alessandro Caricati di Conegliano e Alex Scaldaferro di Vicenza

Gozzano-Città di Varese    

Arbitro: Deborah Bianchi di Prato

Guardalinee: Dario Testai di Catania e Francesco Quattrotto di Messina

Lavagnese-Albenga

Arbitro: Matteo Maria Giallorenzo di Sulmona

Guardalinnee: Stefano Orlando di Modena eFilippo Todaro di Finale Emilia

Pinerolo-        Alba

Arbitro: Andrea Mazzer di Conegliano

Guardalinee: Leonardo Grimaldi di Bari e Piergiacomo Palermo di Bari

Pont Donnaz-Sanremese

Arbitro: Andrea Tagliaferri di Lovere

Guardalinee: Vincenzo Pone di Nola e Giovanni Santoriello di Nocera Inferiore

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Redazione di Vercelli

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Maggio al Museo del Tesoro del Duomo inizia con una nuova esposizione, organizzata dalla Fondazione, dall’Associazione Culturale Musicale Angelo Gilardino e da Città di Vercelli.

La mostra, legata alla figura di Angelo Gilardino, esponente di spicco del mondo musicale, culturale e artistico vercellese, è inserita nelle iniziative dell’Associazione che ne porta il nome nell’ambito de Il legno che canta.

Dal 3 maggio al 30 giugno 2024 in Museo, la collezione permanente sarà arricchita da opere pittoriche di Edgardo Rossaro, Umberto Ravello e Enzo Gazzone.

L’esposizione sarà aperta durante gli orari ordinari di accesso al Museo e inclusa nel costo del biglietto di ingresso.

Sabato 11 maggio il Museo sarà teatro dell’evento Kid Pass Days: Mamma, che Tesoro! dedicato alle famiglie con bambini tra i 4 e i 10 anni.

L’appuntamento è alle 16, per un pomeriggio di giochi e creatività organizzato in occasione degli annuali Kid Pass Days: le giornate delle famiglie al Museo.

Il costo dell’ingresso è di € 5 a famiglia ed è necessaria la prenotazione scrivendo alla mail info@tesorodelduomovc.it, inviando un WhatApp al numero 3318083903.

Sabato 18 maggio l’invito è visitare la mostra legata ad Angelo Gilardino e il Museo in orari straordinariamente prolungati.

In occasione delle Giornate di Valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico 2024 e dell’International Museum Day di ICOM il Museo sarà infatti aperto dalle 15 alle 20, con biglietto speciale a € 2 per tutti i visitatori.

Alle 17 sarà anche proposto un approfondimento dal titolo MTD Vercelli, vivilo con noi.

Una chiacchierata, in collaborazione con l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Vercelli, su come è nato il Museo del Tesoro del Duomo e come si sta evolvendo anche grazie ai contributi 8×1000 della CEI.

Ritorna inoltre l’annuale appuntamento con la Comunità Ebraica di Vercelli, grazie alla visita che si svolgerà domenica 19 maggio, alle ore 15: Questioni di vita e di morte.

La visita, dallo speciale costo di € 15, comprenderà il Cimitero ebraico, la Sinagoga e il Museo del Tesoro del Duomo e sarà focalizzata sui punti di contatto, sulle connessioni e sulle tradizioni della cultura ebraica e cristiana.

La prenotazione è obbligatoria scrivendo alla mail segreteria.comunitaebraicavc@gmail.com.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Si chiude con l’ennesima vittoria la stagione regolare dell’Amatori Vercelli.

I gialloverdi nel pomeriggio di sabato 4 maggio, al Pala Pregnolato (sempre “vietato” ai tifosi), hanno regolato, nella quattordicesima giornata del girone A del campionato di serie B, il Teamservicecar Monza.

Prima posizione finale già blindata da un turno, l’Amatori ha solamente aggiornato i numeri da record: undici vittorie, un pareggio e una sconfitta; 125 reti realizzate; 43 quelle subite.

Qualificazione agli spareggi promozione, per salire in A2, già in frigorifero, Tarsia e compagni hanno comunque onorato il campionato fino all’ultimo secondo.

Ortogni ha infatti schierato sin dall’inizio un quintetto di “big”: Chiavaro, Tarsia, Bergamin, Francazio e Schena.

Match che si sblocca dopo soli 10 secondi, grazie alla rete di Bergamin.

Poi è un monologo vercellese, con la prima frazione che si chiude sul 4-1.

Nella ripresa il copione non muta e l’Amatori dilaga con la tripletta di Martelli, la doppietta di Tarsia e le reti di Maffè, Schena, Bergamin e Francazio.

Adesso è tempo di pensare al momento più importante della stagione, la poule promozione che si disputerà sabato 18 e domenica 19 maggio.

Sede ancora da definire, anche se è certo che il “sogno” della società gialloverde di poterla ospitare al Pala Pregnolato è svanito.

Il palazzetto del rione Isola non ha ancora tutti i permessi per poter ospitare il pubblico.

Il Tabellino della gara

Hockey Amatori Vercelli – Teamservicecar Monza: 13-4 (4-1;9-3)

Hockey Amatori Vercelli: Chiavaro, Schena, Tarsia, Martelli, Bernabè, Francazio, Maffè, Bergamin, Bosio, Errico. Allenatore: Ortogni

Teamservicecar Monza: Agliati, Vergani, Sangiovanni, Gariboldi, Palpon, Peruzzi, Riva, De Rita, Stien. Allenatore: Olivieri

Arbitro: Fermi

Marcatori: 00’10” Bergamin (A); 12’30” Tarsia (A); 13’27” – 16’37” Maffè (A); 21’07” Gariboldi (M); 27’30” Maffè (A); 30’26” Schena (A); 31’19” Riva (M); 37’57” Tarsia (A); 38’38” Bergamin (A); 39’56” Tarsia (A); 41’43” Riva (M); 42’24” Francazio (A); 43’26” – 46’20” – 47’00 Martelli (A); 49’32” Sangiovanni (M)

Falli di squadra: Amatori Vercelli – 4; Monza – 2

Tiri diretti: Amatori Vercelli – 0 (0); Monza – 1 (0)

Espulsioni: Sangiovanni (M-2’)

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Redazione di Vercelli

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Campionato Divisione Regionale 1 -Girone Poule 2

5^ Giornata Ritorno

Barberi Valsesia Basket: 65

Asd Basket Spartans: 61

Parziali: 21-11; 14-13; 16-16; 21-14.

Barberi Valsesia Basket: Gemelli 16, Ballarini 7, Ferrara, Messina 13, Varola, Galli, Ghiani 12, Pavero 2, Canova, Robino 14, Scansetti 1, Rotti.

Coach: Giovanni Gagliardini

Ass.coach: Piergiorgio Cerri

Prep.fisico: Luca Messina

Asd Basket Spartans: Hryhoryev 8, Rossini 1, Angelino 10, Ciaurro 7, Breganni 6, Zirotti 2, Huti 25, Bonelli 2.

Coach: Gabriele Facchin

Arbitri: Sigg. Colpo Marco di Biella e Zuccadelli Daniele di Strona (Bi).

Dopo lo stop esterno contro Venaria, gli Eagles in settimana si sono rimboccati le maniche e hanno svolto gli allenamenti con grande attenzione, impegno ed umiltà e si sa che alla fine il lavoro paga: venerdì sera tra le mura amiche del Pala Loro Piana, Barberi Valsesia Basket ha vinto un bel match con la ritrovata intensità, determinazione e cuore e con la voglia di non mollare mai.

E così, il pubblico presente sugli spalti ha potuto assistere ad una bella ed emozionante partita: i ragazzi valsesiani hanno dato vita ad una gara avvincente ed appassionante culminata con una meritata vittoria di squadra, che ha mostrato compattezza e volontà: tutti i giocatori a referto schierati in campo hanno dato un notevole contributo sia in termini difensivi che in qualità offensive; ha prevalso sempre il gioco collettivo, che ha permesso alla fine di vincere quest’ultima partita del girone contro un’avversaria di tutto rispetto, Asd Basket Spartans, che ha avuto il merito di non mollare mai, rientrando fino al -5 a pochi minuti dall’ultimo periodo, ma gli Eagles, con grande lucidità mentale e nervi saldi fino alla fine, hanno chiuso il match con il punteggio finale di 65-61.

Da rimarcare l’ottima prova di capitan Gemelli top scorer del match con 16 punti e di altri tre giocatori in doppia cifra (Robino 14 punti, Messina 13 punti e Ghiani 12 punti) naturalmente supportati da tutti i propri compagni ma è purtroppo mancato l’importante apporto sotto le plance di Abdallah, fermo ai box per un leggero fastidio alla spalla.

Bravi tutti, ragazzi!

Il commento post gara di coach Giovanni Gagliardini : “Abbiamo iniziato la partita molto bene in attacco, abbiamo avuto ottime percentuali da fuori e questo ci ha permesso di costruire il break iniziale, sul quale abbiamo poi costruito tutta la partita. Abbiamo condotto quaranta minuti, è vero che non ci siamo mai staccati tantissimo nel punteggio, abbiamo toccato anche il +15, abbiamo cercato di ruotare il più possibile i giocatori e di coinvolgere tutti. Nell’ultimo periodo Borgomanero ha ridotto un po’ il gap, però noi siamo stati abbastanza lucidi e freddi nel finale a non permettergli di arrivare a un tiro di distanza.  Chiudiamo il girone con una vittoria e questo fa sempre bene e adesso ci prepareremo al massimo per affrontare la fase ad eliminazione, che inizierà domenica prossima e vedremo con chi ci accoppieremo”.

Coach Gagliardini fa partire in starting five, Gemelli, Messina, Ghiani, Robino e Scansetti, coach Facchin schiera in campo Hryhoryev, Angelino, Breganni, Huti e Bonelli.

Dopo tre minuti di studio da parte delle compagini, Huti fa male dalla lunga, un ispirato Ghiani segna una bomba dall’angolo, va a bersaglio Hryhoryev, ma Ghiani con ancora la mano calda spara due fantastiche bombe consecutive che infiammano la retina avversaria, segna ancora Hryhoryev da sotto, capitan Gemelli segna dall’area, Huti segna da sotto e Robino partecipa alla festa delle triple con un missile da tre dall’angolo: 14-9 al 7’ e la panchina valsesiana chiama il minuto di sospensione. Al rientro in campo, va a bersaglio capitan Gemelli, il caparbio Robino scaglia un altro dardo da tre punti, Huti va al ferro ed infine Robino in lunetta è preciso (2/2). il primo parziale si chiude a favore di Valsesia Basket di dieci lunghezze: 21-11.

Il secondo periodo lo apre Ciaurro con due canestri consecutivi, gli Eagles reagiscono prontamente e rispondono con un canestro di capitan Gemelli e subito dopo con un altro a firma Pavero, Rossini in lunetta fa a metà, a segno Ciaurro, gita in lunetta anche per Scansetti che ne mette uno su due ed infine Huti segna ancora dalla distanza e al 15’ il punteggio sorride agli Eagles 26-21.

Si continua a giocare con grande atletismo, Angelino subisce fallo ed in lunetta non sbaglia (2/2) e coach Gagliardini ferma tutto al 17’ (26-23).

Al rientro in campo, Robino va sicuro al ferro, Ciaurro in lunetta fa a metà, ma gli Eagles con grinta costruiscono un mini break di 7-0 grazie a Ballarini che dall’angolo scaglia un dardo da tre, a Messina che va deciso al ferro e a capitan Gemelli che segna dallo smile.

Si va a riposo con i padroni di casa avanti 35-24.

Al rientro dall’intervallo, per gli Eagles segna subito Messina, Angelino in lunetta ne mette due su due, ancora Messina dall’area, risponde Hryhoryev, Ghiani spara una tripla dall’angolo, Huti segna dal pitturato, capitan Gemelli va al ferro su assist preciso di Ghiani costringendo coach Facchin a fermare il match al 25’ (44-30).

Al rientro dal time out, Messina in lunetta fa a metà, segna Bonelli, capitan Gemelli segna da sotto le plance, Huti in lunetta ne mette uno su due, Ballarini segna con un delizioso tocco morbido, Messina a segno dal pitturato, Huti da solo costruisce un parziale di 5-0 grazie ad un gioco da tre punti e al 2/2 dalla linea della carità ed infine segna Zirotti.

Il terzo periodo si chiude  con gli Eagles avanti di undici lunghezze: 51-40.

Nell’ultimo periodo i viaggianti, mai domi, tentano la rimonta con il suo uomo migliore, Huti, in dominio assoluto sotto le plance: suoi i primi punti in apertura, risponde Ballarini ma è ancora Huti prima ad andare al ferro e poi fare a metà dalla lunetta.

Dall’altro lato un intenso capitan Gemelli fa la voce grossa sotto le plance, l’energico Messina va sicuro al ferro, Risponde Hryhoryev, Breganni fa male dalla lunga e Messina s’invola a canestro.

Ne esce una partita piacevole con continui batti e ribatti e con gli Spartans che vanno costantemente in attacco per tentare di ridurre il gap per poi andare a giocarsela alla fine.

Huti va a bersaglio, Angelino tenta di bucare l’area avversaria ma viene fermato fallosamente e in lunetta ne mette 2/2 (59-54), ci pensa Robino a segnare una tripla importantissima, ma Breganni spegne il sorriso degli Eagles pagandoli con la stessa moneta riducendo il gap a -5 ( 62-57).

Ultimi minuti di lotta, capitan Gemelli va a bersaglio, falli sistematici e due gite proficue in lunetta per Angelino (4/4) e una a metà per Robino (1/2).

Suona la sirena che decreta la vittoria di  Barberi  Valsesia Basket su Asd Basket Spartans con il punteggio finale di 65-61.

Gioia dei nostri ragazzi che sfilano sotto la curva a dare il cinque ed abbracci ai propri tifosi, che applaudono festanti questi meravigliosi ragazzi!

Ora gli Eagles dovranno attendere domenica sera per scoprire chi sarà l’avversaria di domenica prossima al Pala Loro Piana di Borgosesia.

Per ora ci godiamo questa bella vittoria! Stay tuned!

Forza ragazzi, ora più che mai… sempre…

Fonte: Letizia BertiniKhristina Fanchini – Area Comunicazione

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Redazione di Vercelli

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Povero Chìparo (affettuoso nick name coniato da qualche estimatore per l’Architetto Andreas Kipar, forse per avvicinarlo di più al popolo).

Credeva di avere inventato qualcosa di nuovo: più verde, meno asfalto.

Garden Boulevard.

Quello che per i campi è l’aratro, il martello pneumatico è per le città.

Tutte cose sue, non sono novità

(leggi qui)

Ma chissà come ci resterebbe male se qualcuno facesse la spia e gli dicesse che di garden boulevards Vercelli è piena.

In questa foto uno dei tanti esempi, proprio di fronte al Sacro Cuore, come informa oggi un Lettore.

Meglio non dargli questa delusione: di verde ne abbiamo già a iosa.

Insomma, è meglio che riserviamo a Chìparo la cautela che Fabrizio De Andrè raccomandava, nell’immortale “Dolcenera”, per la moglie di Anselmo: “ma la moglie di Anselmo non lo deve sapere…”

 

Posted in Trippa per i gatti
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

At 10, 25-27. 34-35. 44-48

Dagli Atti degli Apostoli

Avvenne che, mentre Pietro stava per entrare [nella casa di Cornelio], questi gli andò incontro e si gettò ai suoi piedi per rendergli omaggio. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Àlzati: anche io sono un uomo!».
Poi prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga».
Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio.
Allora Pietro disse: «Chi può impedire che siano battezzati nell’acqua questi che hanno ricevuto, come noi, lo Spirito Santo?». E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Quindi lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.

Salmo 97

RIT: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

  RIT: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

  RIT: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

  RIT: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

1 Gv 4, 7-10

Dalla prima Lettera di San Giovanni Apostolo

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

Gv 15, 9-17

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE

Potremmo forse definire questa la “domenica dell’Amore”: nei testi delle letture, infatti, leggiamo un “itinerario” che ha tracciato Gesù e che i discepoli devono proseguire.

Itinerario apparentemente semplice, che richiede tuttavia un lungo “allenamento”.

Tutte le letture “convergono” a “raccontarci l’Amore”.

La prima lettura tratta dal libro degli Atti degli Apostoli, narra l’itinerario di Pietro a casa di Cornelio, letteralmente “un pagano”, ma “in ricerca” e Pietro con l’umiltà che deriva da quella “scuola di Amore”, nella quale ha vissuto, ma che ha sperimentato così difficile da attuare, prorompe con una constatazione che ancora oggi dovrebbe risuonare nelle nostre comunità: “Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga”.

E lo Spirito Santo scende su questa famiglia.

Su tutti. Su tutti coloro che “ascoltavano la Parola”.

Ascoltare la Parola è “farsi appartenere” da Dio, è essere permeati di quell’Amore donato ed effuso.

Opera mirabile di Dio che viene ad “abitare” con l’uomo.

Dio non fa preferenze di persone”.

Dio “preferisce” le persone.

L’uomo preferisce le “preferenze”.

Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga”: Pietro da ebreo osservante conosce l’Antico Testamento e utilizza nelle sue parole le parole di Dt 10,17; Sp 6,7; Sir 35,5.

Dio non si fa “corrompere”, ama tutti, ama gli stranieri, ama chiunque lo cerca con cuore sincero, il suo Amore è per chiunque è “giusto”.

Egli ha creato il piccolo e il grande e provvede a tutti.

Il “privilegio” della Parola di Dio è di tutti.

Quanta fatica ancora oggi tra i cristiani per “comprendere” la “logica di Dio”: chiusi nella “logica” della “preferenza” facciamo fatica ad “uscire”, ad “accettare”, a “rendere disponibile la Parola”, quasi che trattenendola per sé diventi “efficace” ed “esclusiva”.

Il capitolo 10 del libro degli Atti, dal quale è tratto questo brano è il capitolo “missionario” di quella Chiesa primitiva e l’atteggiamento di Pietro, proprio nell’esordio del brano della lettura di oggi, ci fornisce l’importanza della “giusta missione”: Chiesa in “uscita”, missionaria, ma non per sé, non per i propri particolarismi, ma per Dio.

“Alzati” dice Pietro a Cornelio che si getta ai suoi piedi; il cristiano è un “annunciatore”, non va adorato, il cristiano è un uomo umile che sa di portare la Parola di Dio.

“Alzati” perché il cristiano è uno che cammina, che conduce, che “esce” per annunciare, non sé ma il Vangelo.

“Alzati” perché la lode a Dio viene fatta a lui, non ai piedi dell’uomo e lo Spirito effuso è garanzia di gioia, quella gioia che chiede di annunciare e di non trattenere per sé: ecco la vera missione del cristiano.

La “ricetta” è nella lettera di Giovanni  seconda lettura), scritto a carattere esortativo, di apparente semplicità, ma che racchiude l’autenticità della fede: senza l’Amore non vi è vera fede.

Facile amare?

Facile parlare di amore: tutti apparentemente docenti di amore. Una “materia” che piace, che si fa presto ad imparare, che è possibile a tutti, che “appartiene all’uomo”.

Ma di quale amore ci parla Giovanni?

“Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.”

Tutto d’un fiato… leggere e rileggere e poi fermarsi e rileggere…

Ed ancora…

“Amiamoci gli uni gli altri perché l’amore è da Dio”.

“Chi non ama non ha conosciuto Dio”

Amiamoci… non amatevi

Amiamoci, ma dopo aver conosciuto Dio.

Amiamoci, dopo aver compreso quale Amore grande ci ha dato Dio: ha mandato il Figlio perché conoscessimo l’amore, perché imparassimo ad amare, perché avessimo la vita per mezzo di Lui, perché avessimo la redenzione…

Amiamoci … non in modo “generico”, ma singolarmente, uno per uno.

Ecco l’amore.

E noi “pallido” riflesso di quell’amore abbiamo la presunzione di “saper amare”, di amare “come vogliamo noi” e non come “Lui ci ha amato”.

“Dio è Amore”.

Come spiegare questa mirabile verità?

Lui ama l’uomo, ama per primo, non ama perché amato, ama gratuitamente, ama di quell’Amore unico e noi presuntuosi “amanti”, quando comprenderemo la “logica dell’Amore”?

L’Amore di Dio “previene” l’amore dell’uomo, non è un “ricambio” di amore, è Amore gratuito e totale, Amore che è dono dell’ “Unigenito” (del Figlio amatissimo eppure donato).

“Unigenito” che porta al Padre, fonte dell’Amore.

Amore di un Padre che non si “nasconde”, che non è “lontano”, ma che ha voluto e vuole “raccontarci” il suo Amore.

Dio ha amato “per primo”, proprio perché noi conoscessimo l’Amore (versetto 10).

L’Incarnazione è il segno concreto, vivo e presente dell’Amore di Dio. Amore in un “piano di salvezza” per l’uomo e il mondo.

Per tutti gli uomini.

“Come ama Dio”.

“Come ci ama Dio”, non ama nessun altro.

Come ci ama Dio, non quanto ama Dio.

Il Vangelo, tratto dal testo di Giovanni è una pagina di Amore.

“Come… così anche io…”

Gesù usa bene le parole.

Non una in più non una in meno.

“Come…” kathos.

Allo stesso modo. Un Amore smisurato donato al mondo ed un amore “trasmesso” con la vita per il mondo.

Come quell’ Amore di Padre così l’Amore del Figlio.

Un amore non “a tempo”, a “singhiozzo”, solo se mi “sei simpatico”, solo se “mi conviene”.

Un Amore nel tempo, per il tempo, per l’eternità.

Una relazione continua e costante, un “disegno” d’Amore.

“Rimanete nel mio Amore”

“Rimanere”, stare con Dio, la fede è il rimanere, non per “trattenere” o per “vivere staticamente”, ma per essere uniti in una comunione di volontà e di azione.

“Rimaniamo” nella “fonte dell’Amore”, con quel “Kathos”, quel “modello” di Amore: Cristo.

Vero uomo e Vero Dio, Vero Amore, vera “Fonte dell’Amore”.

“Rimaniamo” nell’Amore perché siamo “già” nel suo Amore.

Ricordo,  di una canzone di  qualche anno fa,  una frase che mi aveva colpito: “non esistono leggi in amore… chi meno ama è il più forte si sa”.

Il Vangelo dice una cosa diversa: l’Amore “forte” è quello che non ha fine, che non ha confini.

La legge dell’Amore è la “legge di Dio”, non scolpita nella pietra, ma nel cuore.

Non è il “più forte” chi non ama, semplicemente: “Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore” 1Gv 4,8.

Dio è amore

Un solo “comandamento”.

“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.” (Versetto 13).

No, Gesù non ci chiede la vita né il martirio, Gesù è Fonte della Vita (“Io sono la Via, la Verità, La Vita”).

Io sono l’Amore.

Gesù ha “deposto” il suo Amore per noi (Vangelo di Giovanni), per tutti noi, non solo per i suoi “amici”, per tutti. E il Suo Amore continuerà a manifestarsi nella storia di ogni uomo, per ogni ogni uomo, per tutti gli uomini.

“Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.”

Siamo “chiamati” all’Amore.

Siamo “chiamati” ad amarci, a rispondere all’Amore gratuito per i fratelli.

Siamo chiamati a “rimanere” nel suo Amore per imparare ad amare, per sperimentare la “gioia” piena.

La gioia della fede.

La gioia della pace e della libertà.

La gioia della vita.

La gioia dell’Amore.

Perché il Dio-Amore:

“Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.” (Salmo 97)

Dio chiede a noi una “risposta” concreta e totale: non ci dice “Amatemi”, ci dice “Amatevi”.

Sa perfettamente Dio quale “fatica” l’uomo fa nell’amare l’uomo.

E questo ci chiede: “Rimanere nel suo Amore e Amarci”, con quella forza che viene dallo Spirito.

L’amore non è storia, non è favola, è realtà che si deve riprodurre ogni giorno.

“Amatevi” perché ogni giorno Cristo risorto è presente con il suo Amore.

Diamo voce al suo Amore.

Riempiamo la nostra vita d’amore, perché solo amando conosceremo il significato vero di quell’Amore e sapremo allora “amare come ama Dio”.

Posted in Pagine di Fede

Il Chieri cerca punti per ottenere la salvezza diretta che dista una lunghezza.

La squadra ha ottenuto 39 punti, frutto di 8 vittorie, 15 pareggi e 14 sconfitte.

I collinari sono tornati al successo dopo aver raccolto solo 2 punti nelle precedenti 6 gare.

Il modulo di gioco adottato è il 4-2-3-1.

In porta c’è Ramon Virano, estremo difensore classe 2004, ex Saluzzo.

Gli esterni difensivi sono: Alessandro Moretti (1997, ex Caldiero) e Joao Da Silva (1998, ex Lamezia).

La coppia centrale è formata da: Stefano Croce (2006, prodotto del vivaio) e Mattia Noia (1992, ex Carrara90).

In mediana spazio a: Gabriele Balan (2000, ex SG Chieri, autore di 3 gol) e Federico Zenuni (1997, ex Potenza, 4 reti).

Sulla trequarti si dispongono: Luigi Palmiere (2004, ex Atletico Torino), Luca Bacchin (2003, scuola Brescia, 6 gol) e Modou Diop (1992, ex Folgore Caratese, 9 reti).

Il riferimento offensivo è Svetislav Milosevic (1996, ex Metalac).

 

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Campionato Second League Pallacanestrouisp Varese – Girone Playoff (Ottavi) Gara 2

Basket Cuggiono: 35

Spartans Basket: 56

Parziali: 7-19; 11-30; 25-47; 35-56.

Basket Cuggiono: Rizza 10, Suman 6, Norello 4, Castilletti 4, Caruso 4, Ferrari 3, Farè 2, Motta 2, Bombari, Cavallazzi.

Coach: Davide Pagani

Spartans Basket: Dyekhtyarov 15, Lazzarin 12, Bagno 10, Aprile 8, Scalvini 5, Lucca 2, Asprella 2, Baroli 2, Allegrini, Pirozzi, Ivanou.

Coach: Francesco Paolinelli

Dir. acc.: Paolo Barberini

Vittoria esterna per gli Spartans Basket guidati da coach Francesco Paolinelli che lunedì sera, alla Palestra Comunale di Cuggiono (Mi), in Gara 12 degli Ottavi Playoff del Campionato Second League Pallacanestro Uisp Varese, si sono imposti con merito alla compagine di casa Basket Cuggiono con il punteggio finale di 35 – 56.

Con questa vittoria i ragazzi di coach Paolinelli chiudono la serie e volano ai quarti di finale!

Bravi ragazzi!

Ora gli Spartans dovranno attendere questa sera per scoprire chi sarà l’avversaria di gara 1 dei quarti di finale tra BTC Castelletto e Busto A.Lions.

Forza ragazzi!

Sempre, ora più che mai …

Fonte: Letizia BertiniKhristina Fanchini – Area Comunicazione

 

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