Mese: Aprile 2024
Nella giornata di ieri, venerdì 26 aprile, la squadra dei Vigili del Fuoco di Novara è intervenuta in via Beltrami a Novara per soccorso persona.
La squadra arrivata sul posto si è interfacciata con il personale sanitario presente sul posto per il trasporto dell’infortunato dal quarto piano fino a terra.
Dopo aver valutato l’impossibilità di utilizzare le scale, è stata chiamata l’autoscala VF.
Utilizzando tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviali) e l’autoscala il personale dei Vigili del Fuoco ha estratto la persona che è stata portata in zona sicura e consegnata ai sanitari.
Sul posto era presente anche la Polizia Locale per la regolamentazione della viabilità.
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Redazione di Vercelli
La Squadra Volante della Questura di Vercelli ha arrestato un uomo di origine peruviana per resistenza a pubblico ufficiale.
L’uomo è stato anche denunciato per lesioni personali aggravate, rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale e di sottoporsi al test etilometrico.
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Redazione di Vercelli
Importante iniziativa nella Basilica di Sant’Andrea, proposta da Consulta 1219 e Fraternità della Trasfigurazione.
Sabato 11 maggio 2024 alle ore 21, “Una Luce su Sant’Andrea” torna a risplendere sul gioiello della città di Vercelli, e questa volta lo fa in grande stile attraverso “Nel tempo”, un Concerto d’archi: sarà la grande musica di Antonio Vivaldi con le famose Quattro stagioni e quella rarefatta di Arvo Pärt a incantare i partecipanti e a far risuonare di bellezza inedita le pietre di sant’Andrea.
Il Maestro Enrico Groppo, violinista e insegnante di violino presso il Conservatorio Statale di Musica ‘Giseppe Verdi’ di Torino sarà accompagnato da giovani promesse: un’orchestra d’archi fresca e prestigiosa così composta Violini: Enrico Groppo, Başak Baraz, Matilda Bottin, Bianca-Andreea Danca, Irene Dosio, Gabriele Furfaro, Anna Macheda
Viole: Cecilia Calabrese, Elisa Gentile
Violoncelli: Chiara Burrogano, Andrea Castellani
Contrabbasso: Paolo Gastaldi
Tiorba e Tintinnabuli: Alessio Calabrese
Maestro concertatore: Enrico Groppo
Letture a cura di Giancarla Deferrari
Intercaleranno i brani musicali alcune letture di testi dello stesso Antonio Vivaldi e di Eugenio Montale.
L’Ensemble ArchiVivi è un’orchestra d’archi formata da giovani allievi ed ex-allievi del Conservatorio di Musica di Torino, ma anche di altri Conservatori, guidati da Enrico Groppo, docente di Violino presso il Conservatorio di Torino, che da anni si occupa di orchestre giovanili con l’intento di portare la bellezza e la gioia di far musica, per chi ascolta e per chi suona, attraverso repertori classici e ben conosciuti e con proposte nuove o nuove riscoperte.
Enrico Groppo, violinista e violista, ha studiato a Milano presso la Civica Scuola di Musica con Armando Burattin e si è diplomato in Violino (1979) e Viola (1997) presso il Conservatorio ‘G.Verdi’ della stessa città.
Si è perfezionato a Roma presso l’Accademia di S.Cecilia con Pina Carmirelli e Riccardo Brengola e quindi al Mozarteum di Salisburgo con Sàndor Végh.
Vincitore di concorsi nazionali ed internazionali, tra cui ‘Vittorio Veneto’ 1979, ‘Manta’ 1981, Premio internazionale ‘V.Gui’ di Firenze 1980 con il quartetto Modigliani e di numerosi concorsi orchestrali.
Ha avuto una intensa esperienza professionale in orchestra, 1979-85 Teatro alla Scala, quindi come spalla nelle orchestre Haydn di Bolzano, Rai di Milano ed in vari gruppi cameristici. Si è sempre occupato di prassi esecutiva su strumenti originali e di metodologia dell’insegnamento attraverso lo studio delle fonti originali e su trattati e metodi dal ‘600 all’800.
E’ membro dell’Accademia Filarmonica di Bologna, dal 1985 docente di Violino nei Conservatori italiani, dal 2012 presso il Conservatorio ‘G.Verdi’ di Torino.
Come per ogni appuntamento proposto dalla Consulta 2019 e dalla Fraternità della Trasfigurazione, l’intento fondamentale è la valorizzazione della Basilica, reso possibile prima di tutto dalla sostenibilità delle spese per la custodia e la manutenzione ordinaria; e proprio per tali finalità saranno destinate le offerte libere che i partecipanti gradiranno lasciare.
Info: Fraternità della Trasfigurazione: tre.tende@gmail.it
Tel.334 9431072
Consulta 12 19: tel. 348 3988361
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Redazione di Vercelli
La semplificazione della Pac è un primo passo che va ora rafforzato con un alleggerimento ancora più netto dei troppi adempimenti che gravano sulle spalle delle aziende, costrette a spendere un terzo del proprio tempo per stare dietro alla burocrazia.
E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’approvazione della proposta di modifica della Politica agricola comune da parte del Parlamento Europeo.
Sono importanti le deroghe alle norme di condizionalità per Bcaa 5 (lavorazione terreni), 6 (copertura minima del suolo), 7 (rotazione delle colture), 8 (terreni a riposo) e 9 (divieto aratura prati permanenti in zone Natura 2000).
“La revisione della Pac è il risultato delle mobilitazioni pacifiche della nostra Organizzazione con migliaia di agricoltori in piazza a Bruxelles giunti da tutta Italia e dal Piemonte – evidenziano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Roberto Guerrini e il Direttore Luciano Salvadori -. Abbiamo ottenuto anche la proroga degli aiuti di stato, nell’ambito del quadro temporaneo per l’Ucraina, una misura necessaria per arrivare a una moratoria dei debiti, ovvero la possibilità di sospendere le rate dei mutui per venire incontro alle difficoltà economiche che le imprese stanno vivendo. Ora è necessario aumentare le risorse a sostegno delle aziende agricole”.
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Redazione di Vercelli
Sabato 27 apriledalle 15 alle 16.30 Sacramento della Confessione in Ufficio Parrocchiale.
Lunedì 29 alle ore 21 incontro di preghiera con il Gruppo Vita Nuova. Nel mese di Maggio verrà spostata al mercoledì.
Martedì 30 alle ore 21 Adorazione Eucaristica con preghiera di Guarigione e Liberazione.
Mercoledì I° maggio la Santa Messa sarà celebrata alle ore 21 nella Chiesa Madonna del Popolo preceduta alle 20.30 dal Santo Rosario. (Non ci sarà la Messa delle 8.30).
Da giovedì la preghiera del S. Rosario alle ore 8.
Domenica 5 nella Santa Messa delle 10.30 si ricorderanno gli Anniversari di Matrimonio.
Il 23 Maggio ci sarà il Pellegrinaggio a Torino da Maria Ausiliatrice.
Per informazioni contattare Lina Fondacaro.
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Redazione di Vercelli
Vercelli ricorda con una targa in marmo il patriota Giacobino rivoluzionario Vercellese ‘Giovanni Antonio Ranza’ fondatore della Repubblica di Alba.
Giovedì 11 aprile l’associazione Giovani Antonio Ranza di Vercelli in presenza del Sindaco Andrea Corsaro e il Presidente della Provincia Davide Gilardino hanno commemorato questa figura storica fondatore della Repubblica di Alba.
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Redazione di Vercelli
Venerdì 3 maggio alle ore 17.00 all’Istituto alberghiero Giulio Pastore di Varallo, nel Salone Belle Èpoque, appuntamento con la rassegna “Una professione per viaggiare” che vuole essere un salotto in cui incontrarsi, parlare di viaggi, di carriere e assegnare piccole specialità degustando un aperitivo in un luogo ricco di storia e bellezza.
“Un personaggio si racconta”, sarà presente la dottoressa Emanuela Ceruti, ex allieva dell’Istituto, presidente dell’Associazione Donne in Campo, ambasciatrice e rappresentante dei prodotti delle montagne del nostro territorio presso le Istituzioni Europee.
Sarà presente anche il Presidente dei GAL piemontesi Franco Gilardi.
Al termine dell’incontro aperitivo finale – 10 euro a persona.
Gradita la prenotazione entro il 30 aprile – tel. 0163.51753
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Redazione di Vercelli
Conto alla rovescia per il grande spettacolo che vedrà l’Istituto professionale “G. Magni” salire in passerella.
Sabato 11 maggio il teatro Pro loco di Borgosesia ospiterà la sfilata dal titolo “Il ’900… essere all’avanguardia: la creatività in passerella”.
L’accoglienza è prevista dalle 19.30, l’inizio dell’evento sarà invece alle ore 20.
Il progetto, cui la scuola sta lavorando a ritmo serrato ormai da inizio anno scolastico, si pone il duplice obiettivo di presentare al pubblico gli indirizzi di studio che ne caratterizzano l’offerta formativa – tutti i corsi sono infatti stati coinvolti a vario titolo – ma anche di stimolare la creatività e le abilità manuali degli studenti calati nella realizzazione di uno spettacolo a 360 gradi, dal backstage al frontstage.
Come si evince dal titolo, la sfilata sarà incentrata sulla storia del costume e della moda del Novecento raccontata attraverso gli abiti di alcuni degli stilisti più rappresentativi.
Si partirà da inizio secolo con gli abiti ispirati a Frida Kahlo, l’unica artista non stilista in passerella, a simboleggiare la donna in una delle sue espressioni più forti e distintive, simbolo di coraggio e resilienza nella sofferenza, e a Mariano Fortuny, l’inventore dell’abito plissettato, emblema di eleganza, raffinatezza e stile.
Si proseguirà con le creazioni ispirate all’anticonformismo dell’innovativo Ernesto Thayaht, padre della tuta, e il surrealismo rivoluzionario di Elsa Schiaparelli.
La terza parte sarà aperta da un nome del territorio, Francesco Ilorini, fondatore del marchio Lanerie Agnona di Borgosesia, seguito dai capi ispirati all’abito scultoreo di Roberto Capucci.
Si chiuderà toccando gli anni Settanta con l’iconico stile punk di Vivienne Westwood.
In tutto sfileranno un’ottantina di creazioni indossate da ragazze e ragazzi del corso Moda che, oltre ad avere il ruolo di modelli, hanno realizzato fisicamente i capi dell’evento, impegnati nelle ore curricolari del mattino ma anche in tanti pomeriggi trascorsi in aula per portare a termine la collezione.
A coadiuvarli i docenti del corso Moda, in primis la referente Elisabetta Scotti, cui si deve l’idea iniziale e la fase di progettazione dei contenuti, affiancata dalla professoressa Silvia Remondino per la progettazione delle scenografie, e i docenti di laboratorio e disegno Lorenzo Lanfossi, Laura Maestroni, Lucy Minieri, Anna Novali e Daria Piro; infine, per la parte burocratica il collaboratore del dirigente scolastico, Marco Porzio.
Come detto, però, tutti i corsi del Professionale sono stati coinvolti. Insegnanti e studenti dell’indirizzo Meccanica hanno realizzato gli accessori che verranno indossati con gli abiti, il corso legno si è occupato delle scenografie, il corso elettrici ha pensato alle luci.
Alla scelta delle musiche, invece, ancora la professoressa Scotti e il prof. Emanuel Trotto di tecnologia tessile.
Collaborano infine l’associazione Incontra la danza di Daniela Greppi e Hairstyle Cristina per le acconciature.
La serata, che ha il patrocinio del Comune di Borgosesia e sarà a ingresso libero, sarà trasmessa in diretta social e riserverà alcune sorprese, tra cui intermezzi musicali dal vivo.
“Questo evento – dichiara il dirigente scolastico, Carmelo Profetto – sarà l’esito di un lavoro di gruppo svolto con passione, entusiasmo e professionalità che ha coinvolto, motivato e gratificato numerose studentesse e studenti. La sfilata celebrerà, tramite la storia della moda, il mondo femminile ma anche l’impegno, la perseveranza e la cultura del lavoro svolto ‘insieme’, con gli altri, e come dimensione ideale per apprendere quelle competenze funzionali per il successo formativo che, soprattutto nell’istruzione professionale, spesso si traduce in riscatto personale e sociale”.
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Redazione di Vercelli
Ogni mercoledì dal 29 maggio al 31 luglio 2024 e dal giorno 4 al giorno 11 di settembre, i locali di Casale Monferrato animeranno le serate con la musica, anche dal vivo, con inizio alle ore 18,00 e fino alle 23,00 nei mesi di maggio, giugno e settembre; termine alle ore 23,30, invece, nel mese di luglio.
L’evento è organizzato in collaborazione con le Associazioni Confcommercio Casale, Confesercenti Casale, Associazione Botteghe Storiche, Associazione Casale C’è, Associazione Spendo A Casale.
L’Assessore Giovanni Battista Filiberti afferma: “Grazie al Comune si rinnova una nuova opportunità per rendere ancora più vivo il nostro centro storico: gli esercenti casalesi riceveranno un contributo concreto per la copertura parziale delle spese di organizzazione, i permessi per l’ampliamento dei dehor durante le serate del progetto e la concessione della deroga al superamento dei limiti orari e acustici. Sta tornando la bella stagione e saremo nuovamente pronti per offrire delle serate speciali, con un contesto vivo, accogliente, attraente, volto a una socialità rispettosa della città e dei suoi abitanti”.
Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione, gli esercenti potranno contattare l’Ufficio Commercio al numero di telefono 0142 444 333.
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Redazione di Vercelli
Il sindaco di Quarona, Francesco Pietrasanta, in occasione della ricorrenza del 25 Aprile – Festa della Liberazione ha tenuto un discorso che riportiamo integralmente.
Il mio discorso di oggi:
Buongiorno a tutti.
Un saluto alle Autorità presenti, alle Associazioni d’Arma, ai rappresentanti dell’Anpi, ai cittadini tutti.
Un Grazie al nostro Corpo musicale.
Il 29 settembre 1938: Adolf Hitler incontra a Monaco il premier inglese Neville Chamberlain, il Primo ministro francese Édouard Daladier e Benito Mussolini.
Il mattino seguente firmarono un accordo che permetteva all’esercito tedesco di completare l’occupazione della regione dei Sudeti.
Gran Bretagna e Francia comunicarono al governo cecoslovacco che poteva resistere da solo all’invasione nazista o arrendersi e accettare l’accordo.
Abbandonata dai suoi alleati, la Cecoslovacchia gettò la spugna rapidamente.
Al loro ritorno in patria, Chamberlain e Daladier furono accolti da folle esultanti, convinte che era stato evitato un conflitto militare disastroso con il Terzo Reich e di avere placato le sue ambizioni egemoniche in Europa.
Sei mesi dopo Hitler ruppe l’accordo annettendosi l’intera Boemia e la Moravia.
Maggio 1940: la Germania stava vincendo la guerra e Hitler attendeva con calma la resa dell’Inghilterra.
Dopo la disfatta di Dunkerque, il Regno Unito sembrava avere le ore contate.
Il resto del mondo taceva, con l’Urss in disparte, gli Stati Uniti lontani, l’Italia e il Giappone in agguato.
Il grande storico americano John Lukacs ha spiegato perché il Führer non sferrò subito il colpo di grazia all’esercito britannico: attendeva l’esito del confronto, nel partito conservatore e nel governo, tra il ministro degli Esteri Edward Halifax, Neville Chamberlain (il premier che Winston Churchill aveva sostituito dopo l’occupazione nazista della Norvegia) e lo stesso Churchill.
I primi due erano favorevoli alla ricerca di una soluzione diplomatica del conflitto che permettesse un accordo di pace con il Terzo Reich. Churchill, invece, era contrario a ogni ipotesi di «appeasement» con i tedeschi.
Il 28 maggio, quando giunse la notizia che il Belgio si era arreso, dichiarò: «La nostra unica speranza è la vittoria o noi cesseremo di essere uno Stato».
Con questa granitica convinzione morale e politica pronunciò i «greatest speeches», i grandi discorsi che animarono la resistenza contro il nazismo fino alla sua sconfitta.
Non c’è dubbio che l’Europa e il mondo intero debbano essere grati all’eminente statista e a tutti coloro che ebbero il coraggio di opporsi alla dittatura.
Morale della favola: si può credere sul serio che, cedendo al ricatto di un tiranno, costui diventerebbe più indulgente? Churchill l’aveva capito.
Oggi chi chiede, di fatto, la resa dell’Ucraina in nome della pace sembra non capirlo.
La storia sarà anche maestra di vita, ma ha sempre avuto pessimi allievi.
Qualche settimana fa insieme alla mia compagna ho visto al cinema il film “La zona d’interesse” dal romanzo di Martin Amis.
Rudolf Höss, direttore del campo di concentramento di Auschwitz, vive con moglie e figli in una splendida tenuta.
Le loro giornate passano all’insegna dell’ordinarietà.
Si rilassano sull’erba, accolgono i suoceri mostrando i fiori coltivati in giardino, hanno discussioni per via degli impegni lavorativi del marito.
Un giorno il padre porta i figli a pescare.
L’idillio viene rovinato ed escono in fretta dall’acqua.
Dal campo di concentramento stanno infatti sversando ceneri e ossa nell’acqua.
La villa della famiglia Höss si trova a un muro di distanza dalle ciminiere di Auschwitz.
Un paradiso artificiale, vicino all’inferno.
Il film si valuta su ciò che non mostra (l’orrore che si svolge accanto).
Sono le orecchie, ad ascoltare in lontananza i suoni delle fucilazioni e le grida di chi tenta la fuga, a raccontare quello che viene celato dalla cinepresa.
Tra gli enigmi del finale e un andamento riflessivo e angosciante, La zona di interesse si propone come un’esperienza di visione.
Ci mette, da spettatori, in condizione di voltare costantemente gli occhi dall’altra parte.
Lo sguardo stesso del film non ha il coraggio di superare quel muro.
Così ci rendiamo conto che far finta di niente, vivere la propria vita come se niente fosse, ignorando le tragedie o addirittura sostenendole, è un atto profondamente disumano.
Ieri, come oggi.
È la quotidianità delle nostre vite, l’accettazione del male.
Qualcuno mi ha detto. Ma per il 25 aprile fai un copia incolla di qualche discorso e te la cavi velocemente.
Ebbene no.
Da sindaco, da cittadino, ho sempre assunto con serietà e convinzione l’importanza di costruire un discorso a ogni avvenimento istituzionale soprattutto se riguardante momenti identitari della nostra libertà e democrazia.
Ma oggi più che mai sento un senso di angoscia e preoccupazione che mi obbliga a evidenziare quanto sia doveroso per tutti riconnettersi rapidamente alla realtà e uscire da quella zona d’interesse che ci rende ciechi.
Non stiamo più vivendo in periodi di pace.
La guerra sfortunatamente infuria attorno a noi e ci minaccia.
Le colonne portanti della nostra libertà, del nostro benessere e della nostra democrazia sono a rischio, fuori e dentro.
Lavoro, sanità, giustizia, crescita economia, innovazione non hanno più quella forza aggregativa che avevano 50 anni fa.
Stiamo decadendo su molti punti di vista e stiamo perdendo competitività rispetto al Mondo.
Soprattutto rispetto a quel Mondo che si trova oltre al muro, a quelle ombre che abbiamo già dovuto combattere in passato.
Questa situazione ci impone di riflettere profondamente su come riorganizzarci, cosa vogliamo e dove vogliamo andare.
Insieme ai nostri fratelli europei, uniti.
Come ha detto il Presidente Draghi dobbiamo attuare un cambiamento radicale in Europa.
Non è solo questione di competitività, come è stato delicato nel dichiarare, a mio avviso è una questione di sopravvivenza.
Questo rischio ci impone di agire come Unione europea in un modo mai fatto prima.
I nostri rivali ci stanno precedendo perché possono agire come un unico paese con un’unica strategia e allineare dietro di essa tutti gli strumenti e le politiche necessarie.
Se vogliamo competere e quindi difendere la nostra libertà e il nostro stile di vita basato sulla democrazia e il mercato libero dobbiamo avere l’ambizione dei nostri padri fondatori che 70 anni fa crearono la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio e il coraggio di soldati, di donne, uomini e partigiani che non vollero far finta di nulla o girarsi dall’altra parte.
Oggi con troppa leggerezza sento dire “sono fascista” o “sei fascista”.
Il Fascismo sotto le sue mille forme internazionali, nere o rosse che siano, sta a indicare una sola cosa: tirannia, oppressione, morte.
Noi dobbiamo concentrarci sul combattere questo concetto.
Culturalmente, diplomaticamente e con tutti i mezzi necessari.
Sono convinto che abbiamo tutte le carte giuste da giocarci ma non dobbiamo perdere tempo.
Lo dobbiamo a tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per donarci la pace di cui abbiamo goduto per decenni.
W l’Italia, W la Libertà e W l’Unione europea!
Il Sindaco
Francesco Pietrasanta
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Redazione di Vercelli