VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Dal mese di febbraio sono attive sul territorio comunale fototrappole per contrastare l’abbandono dei rifiuti.

Le fototrappole sono dispositivi tecnologicamente avanzati che consentono la rilevazione automatica e la registrazione delle attività sospette

Posizionate strategicamente in aree note per essere soggette ad abbandono di rifiuti, queste fototrappole monitoreranno costantemente l’ambiente circostante, catturando immagini dettagliate dei trasgressori e dei loro veicoli.

L’obiettivo principale di questa iniziativa è quello di scoraggiare l’abbandono irregolare dei rifiuti attraverso un maggiore controllo e la conseguente identificazione dei responsabili.

Le fototrappole non solo supporteranno nell’individuazione delle violazioni, ma serviranno anche da deterrente per coloro che potrebbero essere tentati di abbandonare i rifiuti in luoghi non autorizzati a vantaggio del decoro urbano, oltre che del corretto conferimento dei rifiuti.

L’Assessore all’Ambiente Cecilia Strozzi ha dichiarato: “L’adozione di questa soluzione innovativa è volta a contrastare l’abbandono dei rifiuti, attraverso questa tecnologia daremo impulso fondamentale nella protezione dell’ambiente e alla promozione di comportamenti responsabili, a vantaggio dell’ambiente e del decoro della nostra città. Uno strumento di grande valore per l’ambiente e per i cittadini rispettosi delle regole e degli spazi comuni“.

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Redazione di Vercelli

Posted in Enti Locali

Per fermare l’invasione di prodotti alimentari stranieri spacciati per italiani che mettono a rischio la salute dei cittadini e il futuro dell’agroalimentare tricolore, migliaia di agricoltori della Coldiretti da tutte le regioni lasciano le proprie aziende per andare a presidiare il valico del Brennero e smascherare il “Fake in Italy” a tavola.

L’appuntamento è per lunedì 8 e martedì 9 aprile 2024, nell’area di parcheggio “Brennero” dell’autostrada del Brennero, gli agricoltori della Coldiretti, guidati dal presidente Ettore Prandini, verificheranno il contenuto di tir, camion frigo, autobotti con la collaborazione determinante delle forze dell’ordine.

Coldiretti Vercelli-Biella sarà presente con centinaia di agricoltori, giovani imprenditori e dirigenti insieme al Presidente Roberto Guerrini e al Direttore Luciano Salvadori.

Un’azione resa necessaria dagli arrivi incontrollati di alimenti dall’estero che spesso non rispettano le stesse regole di quelli nazionali e fanno così concorrenza sleale alle produzioni italiane facendo crollare i prezzi pagati agli agricoltori.

Per l’occasione sarà presentata l’analisi della Coldiretti sul “No Fake in Italy”, con i dati sul fenomeno.

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Redazione di Vercelli

Posted in Economia

Sabato 6 aprile alle ore 15.30, torna l’appuntamento annuale con Disegniamo l’Arte di Abbonamento Musei.

L’evento di quest’anno Disegniamo l’arte a piedi nudi in Museo è rivolto alle famiglie con bambini tra i 4 e i 10 anni e il tema scelto è quello della Natura da vedere, toccare e disegnare.

In museo sarà proposto un laboratorio di disegno ed esperienza tattile nelle sale, davanti alle opere.

Il mondo naturale visto ma anche toccato, attraverso l’esperienza sensoriale proposta che permetterà ai piccoli artisti di studiare a 360° le rappresentazioni della natura.

Anche quest’anno lo sponsor della giornata è Carioca che omaggerà i piccoli artisti di gadget e buoni sconto.

Il costo del laboratorio è di € 5 a famiglia e per partecipare è necessaria la prenotazione scrivendo alla mail info@tesorodelduomovc.it, inviando un WhatApp al numero 3318083903.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

(marilisa frison) – Un clima invernale per questa domenica 31 marzo 2024, in cui si festeggia la rinascita, il passaggio, la Pasqua. Gesù è risorto, è veramente risorto, la vita ha vinto la morte!

Fuori fa freddo, ma la nostra chiesa San Bartolomeo è calda, accogliente, i candelabri e i busti in argento dei quattro evangelisti sono stati lucidati ad arte e brillano di luce propria, le preziose tovaglie finemente ricamate arricchiscono gli altari e i fiori raffinati danno un tocco particolare di eleganza e sontuosità.

A Roma Papa Francesco ha battezzato 8 bambini e noi, nel nostro piccolo contesto, nella regalità della nostra chiesa, abbiamo accolto ben 4 bambini che con il Sacramento del Santo Battesimo sono diventati figli del re dei re, quindi principi e principesse e sono entrati a far parte della nostra bella Comunità Cristiana trinese.

Alle 10 il parroco don Patrizio Maggioni, ha accolto e dato il benvenuto a: Maria Clea, Miracle Cristina, Giuseppe e Dilan, ai loro genitori e a padrino e madrina.

Nell’omelia il sacerdote ha detto ai genitori, che non è solo oggi che devono portare i bambini davanti Dio, ma è un impegno che si sono presi per accompagnarli e mettere al centro della loro vita il Signore.

Al termine della Santa messa don Maggioni ha chiosato: “La celebrazione è stata un po’ più lunga del solito, ma i Battesimi se si possono celebrare a Pasqua è anche il giorno liturgicamente più bello per farlo. Poi, perché farlo all’interno della Santa messa? Perché oltre a mamma, papà, madrina e padrino, anche tutta la Comunità Cristiana si prende la responsabilità di aiutare questi ragazzi a crescere bene. Tutti dobbiamo cercare di rendere il mondo migliore alla luce del Vangelo”.

Tanti applausi da parte della folta assemblea per i neo battezzati.

Preghiamo e chiediamo la Pace per loro, per tutti noi e per il mondo intero.

Buon tempo di Pasqua!

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Redazione di Vercelli

Posted in Pagine di Fede

Venerdì 5 aprile 2024 alle ore 20:45, presso la Biblioteca di Grignasco, sarà presente, per un incontro esclusivo, Danilo Sacco con il suo più recente lavoro editoriale “Donne senza paura“.

L’evento, organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Grignasco, in collaborazione con Soroptimist International – Club Valsesia e Feltrinelli Point di Arona, promette di essere un’occasione importante per immergersi nelle vite di donne straordinarie, provenienti da continenti culturalmente anche molto diversi, ma il cui coraggio costituisce il denominatore comune.

Il libro di Sacco è infatti un viaggio avvincente attraverso storie al femminile che hanno segnato epoche e cambiamenti nella lotta per i diritti civili, la libertà e l’uguaglianza di genere.

Donne che non si sono arrese di fronte agli ostacoli, agli stereotipi e alle leggi ingiuste, ma hanno aperto nuove strade, infrangendo tabù e sfidando convenzioni sociali.

Fra le protagoniste emergono figure di incredibile forza morale e determinazione.

Franca Viola, pioniera in Italia nel rifiutare il matrimonio riparatore e nell’ottenere giustizia per la violenza subita.

Theresa Kachindamoto, eroica nella sua battaglia contro il flagello delle spose bambine.

Rosa Parks, icona dei diritti civili, che ha sfidato l’ingiustizia rifiutandosi di cedere il proprio posto su un autobus segregazionista. Malala Yousafzai, simbolo globale nella lotta per l’istruzione delle donne, premiata con il Nobel per la pace.

Kathrine Switzer, che ha rotto le barriere di genere nel mondo dello sport. Sunitha Krishnan, che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la tratta di esseri umani.

Ma il libro non si ferma qui.

Attraverso le pagine si incontrano anche Marie Curie, pioniera della ricerca scientifica, Kate Sheppard, leader del movimento per il diritto di voto delle donne in Nuova Zelanda, e le sorelle Mirabal, simbolo della resistenza contro la violenza di genere, a cui è dedicata la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Donne senza paura” è molto più di un semplice libro: è un tributo a tutte le donne che hanno lottato e continuano a lottare per un mondo più giusto ed equo.

È un invito a riflettere sulle sfide ancora presenti nel percorso verso la piena emancipazione femminile e sull’importanza di celebrare le vittorie e gli eroismi di coloro che hanno aperto la strada alle generazioni future.

Non perdete l’opportunità di partecipare a questo incontro e di lasciarvi ispirare dalle vite straordinarie delle donne senza paura.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Sotto il segno della musica da camera, domenica 7 Aprile, alle ore 17.30, si apre nella Sala di Musica a Villa Durio la 45°edizione della stagione concertistica di città di Varallo diretta da Massimo Giuseppe Bianchi.

Un ricco calendario di appuntamenti che animeranno fino al mese di Giugno alcuni tra i luoghi iconici della città d’arte Valsesiana, Villa Durio, la Basilica dell’Assunta al Sacro Monte, le sale espositive di Palazzo dei Musei dove due concerti evento permetteranno al pubblico di vivere un’inedita esperienza di fruizione artistica.

Per la programmazione primaverile di Musica a Villa Durio, protagonista sarà la musica classica in tutte le sue sfumature, dalla musica antica che animerà il mese di Giugno al Sacro Monte di Varallo, fino a lambire il ‘900 nostalgico e sognante della musica argentina. Grande spazio sarà dato alle formazioni cameristiche, in attesa di ritrovare in autunno formazioni più ampie sia classiche che jazz. A Maggio, in collaborazione con la Società d’Incoraggiamento, proporremo due appuntamenti unici nel loro genere, nelle sale espositive di Palazzo dei Musei, tra le grandi opere custodite nella seconda Pinacoteca del Piemonte, Jacopo Di Tonno, violoncello, eseguirà le Suites per Violoncello Solo di Johann Sebastian Bach, Un’esperienza unica dove uno dei più affermati interpreti del panorama italiano, Jacopo Di Tonno, primo violoncello dei Solisti di Pavia diretti da Enrico Dindo, farà vivere le sei Suites composte da Bach in un luogo ricco di suggestioni e stimoli artistici. Nel 2024 si è rinnova l’impegno dell’Associazione 24/7 per la diffusione del sapere musicale insieme all’Istituto Superiore D’Adda di Varallo. La rassegna “Musica a Villa Durio: Incontri con i Maestri” offrirà agli studenti delle classi 4° un ciclo di lezioni concerto, che prenderanno avvio il 15 Aprile. Il Concerto di Apertura, domenica 7 Aprile, ore 17.30, nella Sala di Villa Durio, vedrà il gradito ritorno di Giovanni Bertolazzi, pianoforte, Vincitore di numerosi Premi tra i quali Liszt International Piano Competition di Budapest, Bertolazzi proporrà un programma all’insegna della musica di Bach/Busoni e Liszt. Le trascrizioni bachiane di Ferruccio Busoni (1866-1924) non sono semplici migrazioni da uno strumento, come l’organo o il violino, verso il pianoforte. Si tratta di riscritture vere e proprie con l’obiettivo di creare nuove composizioni che sembrino concepite originariamente per il pianoforte. Oltre che ammirevoli, tali trascrizioni sono anche un prezioso regalo per il repertorio pianistico, che si arricchisce così di preziosi tesori provenienti da altri territori. Non c’è dubbio che Busoni, uno dei più grandi pianisti della sua generazione, derivi la propria arte proprio da Franz Liszt (1811- 1886) di cui può considerarsi l’erede principale. Anche Liszt dedicò gran parte del proprio lavoro alle trascrizioni e alle parafrasi, spesso molto libere. Rispetto alle trascrizioni busoniane, molto fedeli al testo di partenza, in quelle lisztiane trovano ampio spazio quei momenti improvvisativi brillanti e virtuosistici così tipici del compositore ungherese, che fu anche, non a caso, l’inventore del recital pianistico così come lo conosciamo oggi. La stagione musicale è realizzata anche quest’anno con il sostegno del Ministero della Cultura, della Città di Varallo, della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, della Prosino Borgosesia Rings, Olio extravergine di Oliva “Sa Mola de Orri” dal 1750, affiancati dal prezioso contributo dei Mecenati che hanno scelto di sostenere le attività dell’Associazione 24/7 anche nel 2024. Ringrazio l’Amministrazione Comunale di Varallo ed il Sindaco, l’Architetto Pietro Bondetti, l’ Ufficio Cultura diretto dal dottor Silvio Brentazzoli. Vi invito a scoprire il calendario e a seguire i canali social di Musica a Villa Durio, dove troverete tutte le notizie e gli approfondimenti sui concerti.” Massimo Giuseppe Bianchi, direttore artistico .

I biglietti per i concerti saranno in vendita all’ingresso, al consueto prezzo di 10 euro, oppure online su https://bit.ly/MVD45biglietti

Per prenotazioni ed informazioni, l’Associazione 24/7 mette a disposizione il numero 388 255 42 10, raggiungibile anche su whatsapp.

E’ possibile scrivere una email all’indirizzo info@musicavilladurio.it www.musicavilladurio.com

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Massimo Paracchini avrà in video esposizione un’opera intitolata “Magmatic Kromoexplosion Vortex in Psykotrance” a Venezia nella prestigiosa  e incantevole Galleria Cipriarte, in Riva S. Biasio, 2147,  tra la pulsante Piazza San Marco e l’ampia area dell’Arsenale della Biennale dal 10 al 30 aprile 2024 proprio durante la Biennale Arte 2024.

In questo periodo Venezia si trasformerà in un vivace centro artistico; la città sarà piena di amanti dell’arte, celebrità e visitatori provenienti da ogni dove, tutti saranno travolti dall’incredibile atmosfera artistica e dalla infinita creatività.

La galleria Cipriarte, che dista pochi passi dall’ingresso principale della Biennale, è una bella galleria italiana piena di fascino, proprio nel cuore dell’arte, che attirerà l’attenzione di intenditori, galleristi e collezionisti di tutto il mondo e diventerà per l’occasione ancora di più un luogo d’incontro dove si incroceranno i percorsi di innumerevoli amanti dell’arte e che offrirà la cornice perfetta per la presentazione di capolavori dell’arte contemporanea.

L’Art Party si svolgerà sabato 20 aprile 2024 dalle ore 15.00 alle ore 19.00.

La mostra è stata organizzata da ArtBox.Groups  con sede a  Zurigo, il cui progetto è quello di viaggiare in tutto il mondo, fermandosi in vari punti nevralgici per organizzare mostre d’arte che consentono agli artisti di tutto il mondo di presentare le loro opere a livello internazionale.

Le referenze sono presso la Casa d’Aste Meeting Art di Vercelli, la Galleria Noli Arte di Noli, la Galleria d’Arte Dozzi di Castelletto Ticino, Rosso Smeraldo Arte di Vercelli, SDB Art di Vercelli e AdiArte di Padova.

L’opera di Massimo Paracchini rappresenta  un grande vortice profondo  in cromoesplosione magmatica in grado di coinvolgere con le sue cromie  in espansione  l’Universo intero, vibrante, multiforme e sconfinato.

Anche questa visione nasce da uno stato di estasi totale dell’artista, dalla sua energia psichica profonda, che ha la forza di coinvolgere tutto, sia la mente che lo spirito che il cuore.

L’origine del Big bang artistico deriva proprio dall’atomo vortice  che, con il suo eterno movimento rotatorio, da inizio al nuovo dinamismo di tutto il mondo dei colori e delle forme.

Attraverso una tecnica ormai consolidata di lavorazione  e di torsione dinamica della tela, perfezionata da anni di ricerca, l’artista in uno stato di psychotrance, cioè di estasi assoluta al di fuori di tempo e spazio,  coglie la ri-genesi dell’Universo intero, cercando l’attimo della deflagrazione iniziale magmatica quando il vortice comincia a sprigionare tutta la sua potenza e la forza esplosiva e generativa del tutto.

Nell’opera selezionata per l’esposizione oltre alla consueta ricerca della volumetricità e della tridimensionalità si dà importanza contemporaneamente ad una reale indagine cromatica realizzata con una gestualità che fa pensare ad una vera e propria eruzione vulcanica dove il turbinio denso dei colori si solidifica e si cristallizza nel flusso magmatico piroclastico e che fa del lavoro di Paracchini quasi una scultura astratta, informale e aniconica, un’opera di pura energia in eterno movimento evolutivo dove si rigetta qualsiasi tentativo di rappresentare con una semplice immagine la realtà circostante, per soffermarsi piuttosto sui movimenti interiori e sulle intuizioni più profonde della psiche e dell’anima dell’artista visionario che sa mettere in stand- by la coscienza razionale e le facoltà cognitive e, attraverso un lungo processo di psykoipnosi, può accedere finalmente  ai propri sentimenti ed alle proprie emozioni viscerali, risvegliando ancora una volta tutta la sua energia psichica profonda nell’inesausta ricerca dell’essenza di ogni cosa.

Scritti teorici sull’opera

Tutto ha avuto un inizio, tutto è nato con il grande big bang artistico, dal vortice interiore profondo e dalla sua improvvisa kromoesplosion magmatica, come un’eruzione vulcanica, generatrice di un turbinio denso di infiniti colori e di forme sempre diverse, dalla mente in estasi dell’artista e dalla sua energia psichica più recondita.

L’artista in psychotrance assoluta concepirà a partire dall’atomo – vortex della sua anima una nuova eruzione vulcanica travolgente di migliaia di forme e di innumerevoli colori in kromoevolution magmatica  che con movimento rotatorio continuo daranno origine a nuovi Universi tutti da esplorare.

Ogni artista, in uno stato di psychotrance assoluta, deve ogni volta avere il coraggio di mettere tra parentesi l’esistenza intera del mondo empirico, deve passare dall’io al sé, per poter cogliere in tutta libertà il suo mondo interiore e inconscio, informale e astratto, da cui tutto ha avuto inizio in una vera kromoexplosion di emozioni e di sensazioni travolgenti che si materializzano nel  magma assoluto delle forme e dei colori plasmati dal vortice energetico della sua mente infinita.

L’artista, al di fuori del tempo e dello spazio, deve andare sempre  alla ricerca dell’essenza delle cose  e, attraverso un lungo processo di psycoipnosi, può accedere finalmente alla sua energia psichica più profonda, alla sua interiorità, in uno stato di psykotrance assoluta, per cogliere e fissare per sempre l’attimo  della deflagrazione generativa dell’atomo – vortice primordiale, il suo eterno movimento rotatorio, totalmente libero e in rapida espansione evolutiva, la sua energheia dinamica profonda, origine di tutte le cose, delle differenti forme e di tutti i volumi, dei diversi  colori in perfetta sinkromia e delle infinite vibrazioni magmatiche iperdimensionali dell’Universo.

Deflagrazioni magmatiche  che nascono dagli abissi profondi dell’anima e della mente creatrice dell’artista in  Kromotrance e che  si diffondono ovunque con energia tetracromatica infinita, travolgendo ogni forma conosciuta, disgregandola e transatomizzandola per proiettarla nuovamente verso un altro Kaos primordiale nell’alba iperdimensionale fluente e vibrante della ri-genesi artistica.

Vortici di energia in kromoexplosion magmatica da cui tutto nasce, plasticità delle forme, espansioni volumetriche nello spazio cosmico, concepite dall’artista in psychotrance assoluta al di fuori dal  tempo e dallo spazio, pienezza di forme nei movimenti avvolgenti e dinamici dell’Universo in continua espansione, atomo – vortex da cui tutto viene generato, giochi di luce e ombre, linee e ritmi che variano a seconda della luce, sempre  partendo  da un’ onda di energia fluente e vibrante atomizzata dalla trance psykedelica dell’artista.

Da “Eidetica trascendentale dell’arte” di Massimo Paracchini

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Redazione di Vercelli

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Venerdì 5 Aprile alle 18, nell’ex Chiesa di San Pietro Martire, con ingresso da Via Dante Alighieri n. 93, a cura dell’ANPI cittadina “Anna Marengo”, sarà presentato il libro della giornalista fotoreporter Andreja RestekLa solitudine della verità, in viaggio tra le ombre della guerra”.

Andreja, quando non è in viaggio nei luoghi che sentiamo nominare nei notiziari, abita a Torino. Fondatrice di APR news, si occupa di terrorismo globale, traffici illeciti e diritti umani.

È membro di IFJ e Environmental Peacebuilding.

In più di vent’anni di esperienza, ha raccontato con le sue fotografie eventi nei Paesi del Terzo Mondo, specialmente in zone di conflitto.

Ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali ed esposto le sue opere in mostre in tutto il mondo.

La solitudine della verità” è il titolo perfetto per un’autobiografia particolare, nella quale l’autrice racconta la propria crescita personale e professionale, mentre esplorava il profondo impatto della guerra sull’umanità.

La sua è una storia di determinazione, impegno, volontà di raggiungere i propri obiettivi contando su un forte temperamento.

Il lettore viene condotto dalla Restek attraverso varie esperienze di vita, dall’infanzia trascorsa in un piccolo paese, all’affermazione internazionale come fotoreporter sui principali scenari di guerra di tutto il mondo.

Durante la sua esistenza, narra di aver visto molte atrocità, ma anche di aver avuto l’opportunità di incontrare donne, uomini e bambini, soldati, trafficanti e persino Presidenti.

Questi incontri le hanno permesso di scoprire che, al di là delle barriere culturali e geografiche, le storie umane presentano sorprendenti similitudini e talvolta si intrecciano in modi inaspettati.

Nella prima parte del libro, l’autrice parla delle sue origini, delle difficoltà affrontate nell’infanzia, che le hanno insegnato il coraggio e la resilienza.

Nel luogo in cui è nata era vietato sognare, ma lei ha saputo credere nei suoi sogni; proprio questo vuole comunicare agli studenti che spesso incontra, i quali paiono aver perso la speranza nel futuro.

Invece nella seconda parte racconta dell’Ucraina, della Siria, della tremenda realtà dei trafficanti di organi e di armi.

Si comprende bene quale sia la sua visione dei conflitti armati, dopo aver incontrato i rifugiati, i profughi ed aver percorso con loro le rotte dei Balcani.

Perché vivere queste esperienze è molto diverso dal vedere delle immagini in televisione, come ha detto quando è stata invitata a presentare questo libro.

Per non essere “turisti di guerra”, secondo la Restek bisogna prepararsi bene, e poi osservare, ascoltare con curiosità e rispetto le persone che, accettando di farsi fotografare, concedono all’obiettivo tutto ciò che ancora possiedono: la loro storia.

Non si può restare indifferenti a queste vite drammatiche: infatti la giornalista afferma che tutti i suoi viaggi, ogni esperienza vissuta sono sempre con lei, rendendole difficile riprendere l’esistenza quotidiana come se niente fosse.

Spesso rischiando la vita come le persone che il suo obiettivo ha ritratto con empatia, l’autrice ha documentato le atrocità dei conflitti di ieri e, purtroppo, di oggi.

Come ha detto in una recente intervista, le fotografie che scatta sono l’esito, in pochi secondi, di uno studio approfondito del contesto in cui avvengono i fatti; le sue splendide immagini testimoniano quanto siano importanti l’onestà, la capacità di analisi critica, l’integrità morale dello ‘sguardo’ che ci restituisce l’orrore bellico, senza sconti.

Andreja è ancora convinta, però, che ognuno di noi abbia davvero l’opportunità di cambiare il mondo, benché a volte ci si senta impotenti di fronte agli accadimenti.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Come i re di Roma, i nani di Biancaneve, per tacere dei vizi capitali (e chi ha più fantasia si attrippi pure anche in proprio, i parallelismi non mancano: ci sono anche, ad esempio, le sette spose per altrettanti fratelli e così via) saranno dunque sette i candidati alla fascia tricolore di Vercelli, gli aspiranti alla carica di Sindaco.

E’ pressochè certa, infatti, la discesa in campo del Primo Cittadino uscente, Andrea Corsaro che, incoraggiato a gran voce dai suoi supporters, avrebbe (condizionale d’obbligo perché, tutto sommato, il Pirata, almeno per il momento, non fa ancora quello che dice VercelliOggi.it) ormai deciso, rompendo gli indugi. 

La lista dei candidati al Consiglio Comunale sarebbe quasi ultimata e tra poche ore dovrebbe arrivare il momento dell’ufficialità.

Sicchè la griglia di partenza per la grande corsa al ponte di comando di Palazzo Civico 2024 – 2029 sarà verosimilmente (in ordine di annuncio ufficiale) costituita da: Carlo Olmo (lista Civica), Fabrizio Finocchi (Azione di Carlo Calenda, Italia Viva di Matteo Renzi e Più Europa); Michelangelo Catricalà (Lista Civica); Valentina Bruson (Movimento 5Stelle), Gabriele Bagnasco (Pd), Roberto Scheda (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia) e, appunto, Andrea Corsaro (Lista Civica).

D’obbligo ripescare l’immagine di apertura di VercelliOggi.it che, il 5 dicembre 2018, con largo anticipo sulle elezioni del maggio 2019, rappresentò la situazione.

Come finirà?

Persino ovvio dire: chi vivrà, vedrà.

Posted in Trippa per i gatti

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Direttore,

faccio seguito alla ‘riflessione sulla Fiera di San Giuseppe’ del Signor Gabriele Farello.

In qualità di addetto stampa della D&N Eventi dal 2018 ma della Mostra Regionale di San Giuseppe sin dal 2011, ritengo doveroso in quanto ‘Memoria storica’ di questa manifestazione fare alcune precisazioni su questioni che non rendono giustizia all’esito dell’evento.

Infatti è TOTALMENTE INESATTO E FUORVIANTE l’affermare che l’affluenza di pubblico sia stata ‘inferiore a quella di oltre dieci anni orsono’.

Siccome i comunicati ufficiali dal 2011 in poi sono stati fatti dallo scrivente, dietro indicazione dell’organizzazione, MAI erano stati raggiunti i 100mila accessi. E’ sufficiente fare una ricerca sui giornali dell’epoca per vedere che l’afflusso era ampiamente inferiore e che è cresciuto nel corso degli anni certamente grazie all’impulso dovuto alle scelte dell’ingresso gratuito e del percorso alternato introdotte dall’edizione 2011.

Per quanto concerne il fatto delle chiusure che ‘addirittura richiedevano la chiusura di un tratto di corso Indipendenza nelle due domeniche di svolgimento’ forse non ci si ricorda delle problematiche alla circolazione in un punto strategico della circolazione interna che provocavano (e che quest’anno non si sono registrate)  anche perché in quel periodo ormai lontano l’ingresso era dall’attuale via dei Caduti di Nassiriya, con notevoli problematiche di sicurezza a causa di non grandi vie di fuga.

Il successivo accesso dall’attuale ingresso, i posti parcheggio in un’area ampia, hanno evitato il ripetersi di tali ingorghi migliorando anche complessivamente le condizioni di sicurezza e di circolazione nell’area.

Riguardo all’identità territoriale: si rileva che le aziende piemontesi presenti erano circa la metà di quelle che esponevano.

Dato corretto, nessuna azienda locale, che ha fatto domanda di partecipazione è stata esclusa ma non si può certo obbligare chi, per motivi che non sono esclusivamente economici, non ritiene di partecipare.

L’aspetto economico a volte è quello più trascurabile: le aziende che citate come esempio, sono spesso piccole aziende a conduzione famigliare, che, se fossero presenti in fiera, dovrebbero chiudere per 10 giorni, o rimanere molto indietro con lavori non sempre posticipabili.

Non dimentichiamo che la Mostra Regionale di San Giuseppe è un evento che si protrae, DA SEMPRE, per 10 giorni, arco temporale più lungo della maggior parte degli eventi fieristici che sovente si ‘consumano’ in n periodo decisamente più breve.

Ritornando all’aspetto identitario giova ricordare che l’area denominata “Piazza del vino” nacque appunto con l’intenzione di promuovere il territorio enogastronomico locale a prezzi “politici”, ma i problemi legati al tempo / lavoro / personale, ecc. hanno purtroppo vista limitata la partecipazione locale.

Diverse aziende presenti in quest’area, infatti, sono operatori che includono nel loro core business la partecipazione a molte fiere.

E anche sotto questo aspetto è conseguente un’ulteriore considerazione riguardante i costi di organizzazione di una manifestazione di questa complessità.

Il canone percepito dal Comune, anche se venisse azzerato, infatti, non inciderebbe in maniera significativa sui costi di partecipazione.

Il Signor Farello, nel suo pacato intervento, ha però dimenticato di menzionare, accanto agli espositori paganti, gli oltre 200 metri quadrati allestiti a spese dell’organizzazione e concessi gratuitamente alle associazioni di volontariato di Casale oltre ad altri enti territoriali che vengono apposta alla San Giuseppe per valorizzare il loro territori, le loro peculiarità, le loro manifestazioni: è il caso dell’Unione dei Comuni della Valcerrina, di Coniolo Fiori, della Provincia di Mantova, soltanto per citare quelli dell’ultima edizione.

La Provincia di Mantova, poi, è un discorso a parte in quanto la sua presenza, come l’intervento del Presidente Carlo Bottani e di una delegazione del Comune di Curtatone all’inaugurazione, la presenza di uno stand istituzionale e di un’azienda agricola di Ostiglia (quest’ultima pagante) sono stati l’ulteriore suggello di un rapporto con il Monferrato che ha ragioni storiche antiche e che cresce di anno in anno, da trent’anni a questa parte e che ha visto l’adesione delle Amministrazioni  Comunali che si sono susseguite nel corso degli anni di colore diverso.

Per quanto concerne la cucina locale questa è stata presente anche quest’anno in fiera anche solo prendendo come metro di paragone i 200 metri del ristorante, con un ristoratore piemontese, che ha cucinato piatti rigorosamente piemontesi senza contare i vari stand di salumi, formaggi e prodotti tipici locali che hanno creduto, come ogni anno, nella manifestazione e hanno partecipato numerosi.

Anche le scuole non sono mancate con i loro stand, anzi hanno avuto un ruolo attivo nell’organizzazione e nella partecipazione ad eventi, come pure il mondo delle professioni.

Personalmente ho potuto toccare con mano nella realizzazione degli eventi legati alla Domotica in Area Smart Living (vero propulsore ed ispiratore dello slogan del ‘Ponte Verso il Futuro’ a dimostrazione di come la San Giuseppe sia un incubatore di idee in grado di guardare avanti verso il futuro) la collaborazione dell’IIS Sobrero e del Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati di Casale e del Circondario per due distinti eventi. Anzi va sottolineato che proprio quello organizzato con il Collegio dei Geometri è stato ritenuto valido per la concessione di crediti formativi professionali, a dimostrazione della serietà con cui l’argomento è stato affrontato.

Nel campo della cultura non vanno dimenticate le due presentazioni librarie che hanno portato autori di buon livello in Mostra e Arteinfiera, l’appuntamento creato dal Maestro Panelli che ha avuto un ottimo riscontro soprattutto nelle fasce giovanili e negli amanti dell’arte contemporanea venuti apposta da Torino, dalla Lombardia, dalla Svizzera.

La fiera non ha dimenticato neanche le organizzazioni professionali di categoria, lo stand all’ingresso di Confartigianato Imprese Alessandria, la serata sul Valore Artigiano, la presenza di diversi artigiani con i loro prodotti– che si ripete da anni – provenienti non solo dal territorio ma da tutta Italia dovrebbero essere sufficienti, senza dimenticare che una Fiera è un luogo dove si incontrano domanda e offerta e non un Museo o un percorso a ritroso.

La scelta di invitare ospiti e/o personaggi famosi è una scelta aziendale, a spese dell’organizzazione, e come tale merita di essere trattata e rispettata.

Giusta o meno che sia a nessuno è stato chiesto nulla e rientra in una pianificazione di un evento, rivolto al pubblico e alle famiglie, che vuole e deve, in alcuni aspetti, essere anche “leggero”, anche se ricco di contenuti e di spunti di riflessione quando l’ospite è un Franco Fasano, come è stato dimostrato nella serata di domenica.

La pratica per diventare fiera nazionale ormai è formalità, la fiera ha i numeri per esserlo, e questo grazie al lavoro e all’impegno dell’organizzazione.

Essere fiera nazionale vuol dire una positiva ricaduta economica su tutto il territorio.

Gli espositori provenienti da fuori regione (ed erano quasi tutte le regioni italiane) hanno infatti vissuto la nostra città per 15 giorni, il pubblico che è arrivato non solo dall’Italia centro settentrionale ma anche da Svizzera e Francia (come rilevato dal nostro staff e confermato da molti espositori), ha conosciuto, grazie alla manifestazione, il territorio monferrino in cui, per buona parte, non era mai stato.

Questa è la ricaduta sul territorio.

Questa è la valorizzazione e promozione del territorio.

Forse è questo che fa paura?

La diffusione di ricette tipiche va lasciata chi lo fa di lavoro, è giusto che ognuno faccia il suo, ma che lo faccia con cognizione di causa e non con pose di parte.

Casale Monferrato, 26 marzo 2024

Dott. Massimo Iaretti

Responsabile Ufficio Stampa D&N Eventi

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Redazione di Vercelli

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