VercelliOggi
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Pur di far commedia, lo spettacolo teatrale di Paolo Belli, inizialmente fissato per il prossimo 12 aprile al Teatro Municipale di Casale Monferrato è stato annullato.

In una nota diffusa stamane PB Produzioni comunica che, “per cause non dipendenti dalla volontà dell’artista, i prossimi appuntamenti con le ultime due repliche stagionali di “Pur di far commedia” di Paolo Belli previsti per il mese di aprile (11/04 Carate Brianza – Teatro L’Agorà, 12/04 Casale Monferrato – Teatro Municipale) e la prima data del tour estivo (14/04 Sant’Antioco – Piazza) sono al momento rinviati o cancellati. A Paolo, che in questo momento ha necessità di stare vicino alla propria famiglia, va il nostro abbraccio e la nostra vicinanza”.

Gli abbonati e coloro che avevano acquistato i biglietti per lo spettacolo hanno già ricevuto comunicazione da parte del Teatro Municipale che integrerà con ulteriori informazioni non appena la società di produzione fornirà ulteriori indicazioni.

Per tutte le altre informazioni è possibile visitare la pagina https://www.comune.casale-monferrato.al.it/teatro oppure contattare telefonicamente il Teatro Municipale allo 0142.444314.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Under 17

Volley Vercelli  – Il Cortile  S2M Volley 0-3  (14/25; 13/25;9/25)
Fornarese 4, Cerutti, Ippolito 8, Avilia 13, Caricati 8, Bossola 3, Omizzolo 2, Gallo 13, Pessetti, Bruna, Serra, Tardivo, Barioglio, Vercellone (L). All. Todi, Vigliani

Il derby under 17 tra Volley Vercelli e Il Cortile S2M Volley si è concluso con una vittoria netta per quest’ultime, che hanno dominato l’incontro dall’inizio alla fine

Tra le fila di S2M Volley, spiccano le performance di Avilia e Gallo, con 17 e 13 punti, che hanno guidato l’attacco con determinazione e precisione, diventando le vere e proprie protagoniste della serata.
Al loro fianco, Ippolito e Caricati hanno contribuito significativamente alla vittoria, aggiungendo ciascuna 8 punti al totale della squadra.

L’apporto di tutti i membri della squadra, compreso il supporto difensivo fornito dal libero Vercellone, ha permesso di creare una sinergia vincente che ha lasciato poche chance alle avversarie.

Under 13

Tabaccheria Zanini S2M – Occhieppese 3-0 (25-15 25-10 25-9)

Avilia, Costanzo, Scalone, Armas, Bianco, Tardivo, Conti, De Martini, Alfieri, Cullahj, Donis

Prima partita della Coppa Comitato contro la compagine di Occhieppo.

Partita semplice, vinta 3 a 0 con parziali di 25/15, 25/10, 25/19.

Le ragazze si sono comportate discretamente, ma avrebbero potuto sicuramente fare meglio.

La prossima partita sarà il derby sabato pomeriggio 13/4 ore 15:30 alla Lanino.

Under 12 6×6

Unipolgleass – Volley Crescentino 2-1 (25-11 15-25 21-25)

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

(elisabetta acide) – Erano gli anni Ottanta, giovane studente universitaria non ho esitato a preparare la tesi di laurea sulla catechesi del mercoledì del “mio Papa”, quello che in occasione di una udienza mi ha abbracciato e di cui conservo gelosamente la fotografia, proprio quel momento, in camera.

“ Comportati sempre bene”. Le sue parole, il suo sorriso, sono rimaste nella mia mente di quindicenne in viaggio a Roma.

Il Papa “dei giovani” e del sorriso, del coraggio e dei viaggi.

Il Papa di quelle “giornate mondiali della gioventù” fatte di futuro, di speranza per quelle “sentinelle del mattino”.

Il Papa del dialogo, delle preghiere per la Pace, di quel monito: “Mai più la guerra, spirale senza ritorno”.

Quella “catechesi del mercoledì” che parlava di amore e matrimonio: “L’amore umano nel piano divino”.

Acuto antropologo, ci ha fatto riflettere sulla dimensione della alleanza, della grazia e del segno, grazie all’ analisi dell’ ambito biblico-teologico, per comprendere la redenzione del corpo e la sacramentalità del matrimonio.

Il Papa delle parole pronunciate senza mezzi termini, di cui conservo fotocopia e che ogni anno, da allora,  faccio leggere ai miei studenti: le parole pronunciate nella piana di Agrigento quel 9 maggio 1993, quando, appoggiato a quel Crocifisso ha condannato la cultura della morte con quel “convertitevi!”

Rivolto agli uomini di mafia, disse:

“Questi che portano sulle loro coscienze tante vittime umane, devono capire, devono capire che non si permette di uccidere innocenti!

Dio ha detto una volta: “Non uccidere”; non può un uomo, qualsiasi, qualsiasi umana agglomerazione, mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio!  Qui ci vuole civiltà della vita!

Nel nome di questo Cristo, crocifisso e risorto, di questo Cristo che è vita, via verità e vita, lo dico ai responsabili, lo dico ai responsabili: convertitevi! Una volta verrà il giudizio di Dio!”

Il Papa delle parole chiare: “se sbaglio mi corrigerete” … le parole pronunciate il giorno della sua elezione al soglio pontificio … non abbiamo dovuto correggere nulla.

Dovremmo ancora leggere e rileggere e magari “correggere” ciò che non siamo stati capaci noi di comprendere.

***

Sono, questi, giorni in cui il cuore è rosso di ricordi.

Il 2 aprile 2005 nasceva al Cielo San Giovanni Paolo II; il successivo 8 l’ultimo saluto del Mondo al Papa venuto “da un Paese lontano”, con quella S. Messa esequiale, anch’essa destinata a restare nella Storia anche per l’omelia dettata dall’allora Card. Joseph Ratzinger.

L’ allora card. Ratzinger si affidò a parole di speranza, tristezza e gratitudine.

Un “seguimi” che ha caratterizzato tutta la vita di Karol Wojtyla.

“Seguimi” dice il Signore risorto a Pietro, come sua ultima parola a questo discepolo, scelto per pascere le sue pecore.

Un seguimi fatto senza riserve , fino a quel 2 aprile, quando stremato dalla malattia  ma sempre con dignità, ha reso la sua vita nelle mani di Dio.

“Egli ha interpretato per noi il mistero pasquale come mistero della divina misericordia.”

Ricorda il card. Ratzinger , e la meravigliosa enciclica Dives in Misericordia.

Quelle parole di Gesù: “Chi vede me vede il Padre”, che ci ha mostrato il Volto misericordioso di Dio, quelle parole che sono state interpretate da Karol e ci hanno fatto capire il suo abbraccio a quel “Seguimi!”.

Quella misericordia raccontata nella parabola del  figlio che “torna”, con la  consapevolezza della sua  dignità perduta che si perde in quell’ abbraccio preparato “da lontano” da quel padre che scruta dalla terrazza.

La misericordia che ha come protagonista Maria “Madre di Misericordia”.

Se la domenica dopo Pasqua ricordiamo la “Domenica della Misericordia” lo dobbiamo a Papa Wojtyla, a lui che nella misericordia ci ha insegnato a sperare, in  quella giustizia che va oltre “ il dare a ciascuno il suo” perché è di più, è “dare misericordia a tutti”.

E continua il futuro pontefice Benedetto XVI nell’ omelia della Messa esequiale, parlando di lui:

”Alzatevi, andiamo!”, è il titolo del suo penultimo libro. “Alzatevi, andiamo!” – con queste parole ci ha risvegliato da una fede stanca, dal sonno dei discepoli di ieri e di oggi.

“Alzatevi, andiamo!” dice anche oggi a noi.”

A noi oggi, come allora ripete: “Alzatevi, andiamo”, a noi che stiamo andando in questo cammino sinodale ma che forse abbiamo “perso la meta”, a noi che a volte pretendiamo di camminare senza alzarci, a noi che nel camminare a volte trasciniamo i piedi … lui che amava la montagna, che ogni estate arrivava vicino a noi, in Val D’ Aosta a “ riposarsi”, su quelle montagne che parlano di Dio.

“ Alzatevi , andiamo” dice ancora a noi oggi, che ci siamo fermati sulle certezze o a noi che siamo “chiusi  nel luogo” come quei discepoli tristi ed impauriti dopo la morte di Gesù .

“Alzatevi, andiamo” dice a noi, invitandoci a “ viaggiare” come ha fatto lui, in una chiesa che ha bisogno di “cristiani in piedi”, di cristiani “viaggiatori” nel quotidiano .

Il suo ricordo, le sue parole, andrebbero rilette, il suo pontificato riletto alla luce di un nuovo vigore, perché la chiesa ha bisogno di papi santi, di esempi di umanità e sequela.

“Seguimi”  e lui ha “seguito” e come ricorda nella parte finale dell’ omelia J. Ratzinger, il “Santo Padre ha trovato il riflesso più puro della misericordia di Dio nella Madre di Dio. Lui, che aveva perso in tenera età la mamma, tanto più ha amato la Madre divina. Ha sentito le parole del Signore crocifisso come dette proprio a lui personalmente: “Ecco tua madre!”.

Ed ha fatto come il discepolo prediletto: L’ ha accolta nell’ intimo  del suo essere (Gv 19, 27) – Totus tuus.

E dalla madre ha imparato a conformarsi a Cristo.”

Ecco il “modello” con il quale rinnovare il ricordo e pregare: il modello è Cristo e con lui ogni uomo riconosce se stesso.

Posted in Pagine di Fede

(elisa moro) – “La prima (donna) aperse la via al peccato; la seconda favorì l’ingresso alla giustificazione. Quella seguì il consiglio del serpente; questa presentò l’uccisore del serpente e generò l’autore della luce. Quella, mediante l’albero, introdusse il peccato; questa, al contrario, sempre mediante l’albero, introdusse il bene (Gregorio Magno, Omelia sul Natale).

La stupenda pagina evangelica dell’annuncio dell’angelo Gabriele ha trovato, fin dal sec. II d. C., una precisa espressione nelle formule del Credo e nell’arte cristiana.

Ricerche storiche hanno stabilito che, già nella prima metà del VI secolo, la Chiesa di Costantinopoli celebrava in modo solenne l’Annunciazione chiamata l’Euaggelismòs nella data del 25 marzo.

Questa festa era sorta nell’ambito della celebrazione del Natale, come conseguenza o come preparazione.

Giunta a Roma e poi in Spagna, la solennità dell’Annunciazione con il concilio di Toledo, del 656, era stata spostata al 18 dicembre.

Nel Medioevo fu riportata nuovamente al 25 marzo e veniva fatta approssimativamente coincidere con più o meno l’equinozio di Primavera, così da simboleggiare l’inizio della vita nuova.

In quel periodo la data segnava anche l’inizio dell’anno civile, per molte comunità.

Nel 1972 Paolo IV nel Messale nomina la festa come Annunciazione del Signore e la associa ad un ricco formulario.

Successivamente, nell’esortazione apostolica Marialis Cultus del 1974 la definisce come “festività di Cristo e insieme della Vergine”.

Festa mariana e, al contempo, cristologica, pone al centro dell’entrata del Messia nella storia attraverso l’azione dello Spirito Santo.

La figura della Madonna è paradigma della fede incondizionata e quindi esemplare.

San Giovanni Paolo II nell’enciclica Redemptoris Mater ha scritto: “nell’Annunciazione, infatti, Maria si è abbandonata a Dio completamente, manifestando l’obbedienza della fede a Colui che le parlava mediante il messaggero e prestando “il pieno ossequio dell’intelletto e della volontà”.

Si tratta però di una cosiddetta “festa mobile” e quest’anno, poiché il 25 marzo cadeva nella Settimana Santa, la Chiesa ha scelto di spostare la memoria al lunedì della seconda settimana di Pasqua. 

Le letture di questa solennità del Signore ci orientano verso il mistero della Pasqua.

Il primo, l’unico «si» del Figlio che facendo il suo ingresso nel mondo ha detto: “Ecco, io vengo per fare la tua volontà” (Sal 39,8-9; Eb 10,4-10), riceve la risposta del Padre, il quale, dopo l’offerta dolorosa della passione, sigillerà nello Spirito, con la risurrezione di Gesù, la salvezza per tutti nella Chiesa.

Anche le orazioni e il prefazio sottolineano il mistero dell’Annunciazione come compimento della promessa e invitano a riviverlo “nella fede”. 

L’Incarnazione è anche il mistero della collaborazione solerte di Maria alla salvezza ricevuta in dono.

Svela il metodo di Dio per attuare la salvezza: passare attraverso la creatura, per redimerla: “e il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi… e noi vedemmo la sua gloria”. (Gv 1,14).

Può essere utile meditare questo mistero attraverso la lettura di un’opera d’arte, l’Annunciazione di Leonardo da Vinci.

Dipinta dal genio del Rinascimento, allora ventenne, è oggi conservata nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

Originariamente l’opera era ospitata nella chiesa di San Bartolomeo a Monteoliveto sulle colline a sud di Firenze. Ci si può soffermare su due aspetti di questa opera straordinaria.

Hortus Conclusus: a differenza di molte versioni precedenti dell’Annunciazione Da Vinci ne colloca l’ambientazione in un giardino recintato (“hortus conclusus”), chiaro riferimento al Cristo e alla sua sposa dal Cantico dei Cantici (cf. Cantico dei Cantici 4:12), da cui il suo significato.

In Cantico dei Cantici il giardino è un simbolo del corpo della Sposa, chiuso e chiuso al mondo esterno e tuttavia fecondo.

A sua volta è anche simbolo di Maria stessa, pura e protetta dal mondo esterno, ma anche feconda e portatrice del Figlio di Dio.

La Bibbia si inizia proprio con la visione di un giardino, il giardino piantato da Dio nell’Eden (cfr Gen 2,8), e termina con l’evocazione di una città – giardino, la Gerusalemme celeste: “in mezzo alla pianta della città, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all’anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni” (Ap 22,2).

La Bibbia ci parla anche di un altro giardino, quello del Cantico dei Cantici, dove i due amanti – sposi si incontrano, attraverso metafore e immagini dei fiori e dei frutti.

Il giardino fiorito è segno di rinascita, prefigurazione del giardino pasquale, quello della tomba vuota, dove la Maddalena incontra l’amato Signore risorto dalla morte.

Maria accoglie l’annuncio dell’angelo in un giardino: come l’uomo aveva perso il suo accesso al cielo in un giardino, così ora, per mezzo della Vergine, può nuovamente tornare.

Viene alla mente la splendida pagina di San Bernardo di Chiaravalle: “Te ne supplica …O Vergine, da’ presto la risposta. Rispondi sollecitamente all’angelo, anzi, attraverso l’angelo, al Signore” (Dalle omelie sulla Madonna).

La montagna e l’acqua: il sublime scenario dipinto, esempio perfetto di prospettiva aerea rinascimentale, nasconde una serie di allegorie e simbologie.

L’acqua rappresenta la purezza di Maria, riproposta anche nel simbolo di “guida dei naviganti“, vista la città portuale dipinta sul fondo. Quasi accennata, a completamento dell’opera, una montagna, dalle tinte chiare e non ben definite. Il monte è luogo inospitale ma fecondo, non “lavorato dalle mani dell’uomo”, puro e immacolato, come Maria, ma vicino alla realtà celeste.

Certamente Leonardo, che si reputava “omo sanza lettere”, era a conoscenza del testo dantesco e della visione del Purgatorio, come monte spuntato dal corrugamento della crosta terrestre.

Il monte è quello di Sion, citato in Isaia (2, 1-5): “alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà eretto sulla cima dei monti… verranno molti popoli… non si eserciteranno più nell’arte della guerra”.

Il monte è il luogo della pace, del sogno che Dio ha per l’umanità, che si incontra e si riunisce in Sion, nella nuova civiltà dell’amore che scaturisce proprio dal sì di Maria.

Nell’Eccomi di Maria, vera chiave d’accesso all’Incarnazione del Verbo, vi è il vero modello della fede fiduciosa e, verso una realtà che è ancora non definita; questo è l’esempio per ogni credente, che può rivolgerle la preghiera con cui Dante conclude il Paradiso: “Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ‘l suo Fattore non disdegnò di farsi sua fattura” (XXXIII Paradiso).

Posted in Pagine di Fede

Il piccolo centro di Cervatto e la Valsesia tutta sono sgomenti per la tragica scomparsa di Marco Albertetti, 52 anni, residente in paese (alla Frazione Cadvilli), di professione muratore, deceduto stamane in seguito all’incidente stradale di cui si è data notizia in altra parte del giornale.

L’uomo, di prima mattina, si era recato regolarmente al lavoro, alla guida del suo Ford Ranger bianco, ma i colleghi, non vedendolo arrivare all’ora di prendere servizio, si sono subito allarmati.

In tarda mattinata, poco dopo le 12, il relitto del pick up veniva rinvenuto in fondo ad una scarpata, alla periferia del paese.

I soccorsi subito sopraggiunti, che hanno visto cooperare con immediatezza il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, il Servizio 118 ed i Carabinieri, hanno rinvenuto, all’interno del mezzo, il corpo senza vita del povero Albertetti.

La salma è poi stata traslata all’obitorio di Borgosesia per l’esame necroscopico; sui fatti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli ha aperto un fascicolo.

Posted in Cronaca

Uva indiana spedita ad un’azienda di Biandrate in provincia di Novara, oltre a cosce di maiale danesi dirette a Modena che rischiano di diventare prosciutti italiani frutta sudafricana proveniente dalla Moldavia con direzione Sicilia, preparati industriali a base di uova fatti in Polonia e attesi a Verona.

Ed anche un tir carico di grano senza tracciabilità.

Sono solo alcuni esempi del “fake in Italy” scoperti dalla Coldiretti al Brennero, dove Coldiretti Vercelli-Biella era presente con centinaia di agricoltori e dirigenti rappresentati dal Presidente Roberto Guerrini e il Direttore Luciano Salvadori per fermare con il supporto delle forze dell’ordine i tir carichi di prodotti alimentari provenienti dall’estero.

Una mobilitazione per dire stop all’invasione di cibo straniero spesso venduto come nazionale, con l’avvio di una grande raccolta di firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare che porti a estendere l’indicazione dell’origine in etichetta su tutti i prodotti in commercio nell’Unione Europea.

Sono preoccupanti gli arrivi di uva vicino al nostro territorio così come le cosce di maiale dal Nord Europa già pronte che vanno a intaccare la filiera suinicola piemontese – evidenziano Guerrini e Salvadori -. Senza parlare di tutti gli altri prodotti che sono stati trovati aprendo i tir destinati in diverse parti d’Italia. Ci dicevano che al Brennero non avremmo trovato camion in ingresso che trasportavano prodotti agroalimentari come li avevamo trovati negli anni passati, ma purtroppo i fatti hanno dimostrato esattamente il contrario. Troppi prodotti stranieri diventano italiani varcando i nostri confini. Questo non è più accettabile: vogliamo una giusta trasparenza rispetto a quelle che sono le informazioni che devono essere date ai cittadini: per questo serve l’obbligo di origine a livello europeo. Poi siano i cittadini a scegliere con consapevolezza cosa acquistare”.

La mobilitazione non si ferma con gli agricoltori della Coldiretti che restano alla frontiera anche oggi, martedì 9 aprile, per continuare dalle ore 9 con la verifica dei carichi di tir e autobotti in arrivo.

Per l’occasione sarà svelata la black list 2024 dei prodotti stranieri più pericolosi, con l’analisi settore per settore sui cibi contaminati scoperti dopo essere entrati nel nostro Paese.

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Redazione di Vercelli

Posted in Economia

Campionato under 14 maschile silver (girone a) – 8^ giornata ritorno

Salutissima Sms Teens Basket B: 61

Barberi Valsesia Basket: 32

Parziali: 17-4; 18-12; 11-8; 15-8.

Salutissima Sms Teens Basket B: Nechita 2, Zoglietti 5, Molinatti 6 , Magnolo 24,  Mirabelli 6, Ottino 1, Delpiano, Amarilli 7, Scipioni 5, Botta, Tasinato 2, Gallana 3.

Coach: Antona

Ass. coach: Cavallera

Barberi Valsesia Basket: Cerminara 2, Laterza 2, Fanottoli, Gambaro, Francese, Mo Costabella 2, Losito, La Spina 8, Frigiolini 1, Ghilardi, Rezzuto 17.

Coach: Gianluca Porzio

Ass. coach.: Davide Scillone

Prep. fisico: Luca Messina

Dopo la pausa pasquale, stop esterno per i ragazzi U14 di Barberi Valsesia Basket guidati da coach Gianluca Porzio che, nell’ottava giornata di ritorno del Campionato Under 14 Maschile Silver (girone A), al Pala Itis di Biella, hanno ceduto il passo alla compagine di casa Salutissima Sms Teens Basket B Arona Basket con il punteggio finale di 61-32.

Il commento di coach Gianluca Porzio: “Dobbiamo approcciare alle partite con più intensità, la stessa che i ragazzi mettono in settimana durante gli allenamenti, dobbiamo di squadra fare questo salto in avanti per poterci togliere delle soddisfazioni nella seconda fase di campionato ”.

Prossimo appuntamento per i ragazzi di coach Gianluca Porzio, sarà sabato 13 aprile palla a due alle ore 15:00 al Pala Loro Piana di Borgosesia dove, nella 9^ giornata di ritorno del Campionato U14 Maschile Silver, arriverà la compagine di Asdc. M.B. Montemilius Uispaosta.

Forza ragazzi, sempre…

Fonte: Letizia BertiniKhristina Fanchini -Area Comunicazione

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

A Cervatto sulla Strada Provinciale9, un’auto è precipitata  in un dirupo, all’interno è stato ritrovato privo di vita un uomo di 52 anni.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Tragico incidente sul raccordo A4-A5, nella zona di Alice Castello per un uomo di 65 anni che è stato stroncato da un malore.

La vittima era alla guida dell’auto è riuscito ad accostare ma il malore gli è stato fatale.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Primo tra i cinquanta consiglieri con oltre 1170 presenze, tra Commissioni e Aula, quattro leggi presentate, di cui tre approvate, ben sette abrogate per favorire la semplificazione, circa venti emendamenti approvati, 19 interrogazioni presentate, più di un centinaio di interventi d’aula, 5 ordini del giorno approvati.

Questo è il riassunto dell’attività legislativa, di indirizzo e di controllo portata avanti dall’esponente di Fratelli d’Italia, Carlo Riva Vercellotti in Consiglio regionale.

Essere il più presente non è una medaglia, ma è il modo più giusto e serio per onorare il ruolo ricoperto e, soprattutto, per essere presente quando si tratta di approfondire tutti i principali provvedimenti che riguardano il nostro territorio” dichiara Riva Vercellotti con la chiusura odierna dell’attività legislativa dell’Assemblea piemontese.

Una legislatura che lascia un segno importante per la nostra provincia, con quattro grandi opere che sembravano, fino a cinque anni fa, un sogno – spiega Riva Vercellottidue relative all’ospedale di Vercelli, con l’avvio dei lavori del blocco di emergenza/urgenza e il finanziamento del nuovo ospedale di Vercelli, interventi che si uniscono alle case e agli ospedali di comunità in tutti i principali centri della provincia e due opere relative alle infrastrutture viarie”.

Il riferimento è al finanziamento della progettazione della Vercelli-Novara e della tangenziale di Serravalle, interventi destinati a migliorare e velocizzare la viabilità vercellese e valsesiana.

L’attività di un consigliere si misura non solo dalla presenza, ma soprattutto dall’impegno, dalla dedizione e dalla responsabilità con cui si affrontano le sfide quotidiane dell’agenda politica – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia – Per cinque anni, ogni giorno, l’obiettivo è stato ed è ancora quello di rappresentare al meglio gli interessi della comunità che ho avuto l’onore di rappresentare, sapendo che molto è stato fatto, ma molto è ancora da fare”, conclude Riva Vercellotti.

Con l’indizione dei comizi elettorali termina, di fatto, l’undicesima legislatura e non sarà possibile convocare commissioni e consigli se non per atti indifferibili e urgenti.

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Posted in Politica