Mese: Aprile 2024
Briga-Arona 2-2
Cameri-Valdilana Biogliese 1-1
Chiavazzese-LG Trino 2-0
Città di Baveno-Valduggia 2-0
Dufour Varallo-Feriolo 0-1
Juventus Domo-Città di Casale 0-2
Momo-Fulgor Ronco Valdengo 1-4
Omegna-Ce.Ver.SaMa Biella 1-1
Classifica
Città di Baveno 54
Briga 50
Città di Casale 45
LG Trino 44
Fulgor Ronco Valdengo 43
Arona 42
Chiavazzese 41
Omegna 36
Juventus Domo 34
Ce.Ver.Sa.Ma Biella 32
Valduggia 32
Dufour Varallo 32
Feriolo 30
Cameri 23
Valdilana Biogliese 17
Momo 16
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Redazione di Vercelli
Alicese Orizzonti-Pro Novara 1-1
Aygreville-Bulè Bellinzago 2-1
Borgaro-Oleggio 5-1
Settimo-Alpignano 2-1
Lascaris-Biellese 3-3
Stresa-Città di Cossato 2-2
Verbania-Pro Eureka 1-2
Volpiano-Accademia Borgomanero 0-3
Classifica
Borgaro 51
Volpiano Pianese 47
Oleggio 45
Pro Novara 45
Biellese 45
Accademia Borgomanero 38
Bulè Bellinzago 38
Lascaris 37
Verbania 37
Settimo 33
Alicese Orizzonti 31
Aygreville 29
Pro Eureka 26
Città di Cossato 25
Alpignano 24
Stresa 23
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Redazione di Vercelli
Borgosesia-Lavagnese 2-1
Alba-Chieri 3-3
Albenga-Chisola 1-2
Alcione Milano-Bra 2-1
Asti-Gozzano 0-0
Città di Varese.Pinerolo 1-1
Fezzanese-Pont Donnaz 1-0
Ligorna-Sanremese 0-3
RG Ticino-Derthona 2-0
Vado-Vogherese 2-1
Classifica
Alcione Milano 75
Chisola 69
Città di Varese 61
RG Ticino 61
Bra 59
Vado 58
Ligorna 58
Asti 56
Albenga 54 (-2)
Fezzanese 48
Sanremese 45
Gozzano 41
Lavagnese 40
Derthona 37
Vogherese 37
Chieri 36
Pinerolo 35
Alba 31
Pont Donnaz 22
Borgosesia 19
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Redazione di Vercelli
Borgosesia 2
Lavagnese 1
Marcatori: 21’ pt Henin, 20’ st Colombo, 48′ st Masini.
Borgosesia (4-3-1-2): Autoriello; Monteleone, Derbali, Rekkab, Soldi; Colombo, Di Francesco (43’ st Lauciello), Bertoni; Tunesi; Henin (39’ st Disisto), Manara (25’ st Del Barba).
A disp.: Uva, El Achkaoui, Maselli, Duse, Iannacone, Giacona.
All.: Cretaz.
Lavagnese (4-3-3): Ragher; Giammarresi (1’ st Masini), Soplantai (1’ st Avellino), Vannucci; Ghigliotti (1’ st Sanguinetti), Lionetti, Berardi, Lombardi, Lupinacci; Cericola, Villa (28’ st Magazzù).
A disp.: Agosta, Marcellusi, Mulattieri, Suarto, Bassini.
All.: Ruvo.
Arbitro: Pazzarelli di Macerata.
Guardalinee: Colitti di Cinisello Balsamo e Monelli di Busto Arsizio.
Note: giornata estiva. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 150 circa. Ammoniti: Di Francesco, Sanguinetti, Magazzù. Angoli: 3-5. Recupero: 1’ pt-4’ st.
Il Borgosesia torna al successo.
Lo fa con una convincente prova contro la Lavagnese.
Nonostante il verdetto della retrocessione, i granata non smettono di lottare e onorano il campionato.
Pronti via e Cericola con un colpo sotto anticipa l’uscita di Autoriello, la palla si spegne sul fondo.
Minuto 10, Lionetti stacca bene ma manda alto.
Quattro giri di lancetta e Lombardi non inquadra lo specchio della porta.
E’ il 21’ quando Henin spizzica un traversone dalla sinistra e firma il vantaggio valsesiano.
Alla mezzora Lombardi calcia alto una punizione dal limite.
Sull’altro fronte Colombo prende la mira ma trova la grande parata di Ragher.
Prima del riposo ci prova Manara, il portiere ligure para a terra.
Il secondo tempo si apre con Autoriello che dice di no a Villa.
Al 10’ Manara calcia alto sopra la traversa.
10 minuti dopo Colombo è autore di un gol spettacolare.
Il numero 8 di casa dalla lunga distanza spedisce nell’angolino basso alla destra di Ragher.
La Lavagnese prova a rientrare in partita ma i minuti passano.
In pieno recupero Masini accorcia le distanza ma la vittoria va al Borgosesia.
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Redazione di Vercelli
Proseguono le uscite di didattica orientativa rivolte agli studenti della scuola professionale “G. Magni” di Borgosesia.
Lo scopo delle visite è, infatti, quello di osservare da vicino il ciclo produttivo delle aziende afferenti al proprio indirizzo di studi e vedere in prima persona sia il funzionamento di grandi macchinari sia la varietà di professionalità coinvolte che possono diventare eventuali sbocchi lavorativi.
Tra le ultime il 26 marzo le classi quarta e quinta del corso elettrici si sono recate alla ditta Finder di Torino, azienda leader in Europa nella produzione di relè e automazione.
Qui gli studenti si sono distinti per l’interesse dimostrato ricevendo i complimenti per l’educazione e le domande rivolte.
Il 27 marzo, invece, le classi prima e seconda Moda hanno visitato la Tessitura di Crevacuore di Borgosesia, accolte da uno dei giovani titolari, Michele Pizzi, che ha illustrato reparto per reparto le lavorazioni, coinvolgendo nelle spiegazioni alcuni dei dipendenti e raccontando la storia dell’azienda dalle origini nel comune di Crevacuore.
L’azienda aveva accolto qualche settimana prima anche la classe terza dell’indirizzo Moda.
Il 21 marzo, invece, Loro Piana ha offerto a tutte le classi quinte dell’istituto Lancia (Ipia e Itt) un Factory tour (ME excellence) che ha condotto quasi 80 studenti alla scoperta degli stabilimenti di Quarona e Roccapietra.
Lo stesso giorno gli alunni della terza Legno della scuola Barolo hanno visitato le aziende Il Faggio rosso e Basso Legnami di Rovasenda.
Il 9 aprile, infine, le classi quinta A, B, C del professionale e le quinti dell’istituto tecnico sono stati alla Gessi di Serravalle.
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Redazione di Vercelli
Una nuova occasione di valorizzazione e promozione per il patrimonio della Gipsoteca Leonardo Bistolfi di Casale Monferrato che ha prestato temporaneamente il grande modello in gesso de Il Desiderio della riva Lontana – Monumento a Zanardelli – per la mostra Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo che aprirà a Genova, presso Palazzo Ducale, il prossimo 25 aprile 2024.
La mostra intende esplorare questo sentimento ambivalente, che ciclicamente riaffiora e si riafferma in molteplici e mutevoli espressioni individuali e collettive, attraverso un percorso tra le arti figurative a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Il percorso espositivo si articola in nove sezioni tematiche, introdotte ciascuna da figure epiche e mitologiche come Odisseo, Enea e Persefone, e da celebri cantori di questo sentimento come Dante, Foscolo, Leopardi, Byron e Proust.
Nel 1688 l’alsaziano Johannes Hofer, giovane laureando in medicina a Basilea, identificò nella sua Dissertatio medica de ΝΟΣΤΑΛΓΙΑ una nuova patologia clinica, classificando i malesseri fisici e psichici patiti dai soldati svizzeri durante le trasferte militari come conseguenza ed effetto della loro lontananza da casa.
Il termine nostalgia – da lui coniato unendo due radici di origine greca, nostos (ritorno a casa) e algos (dolore) – cominciò tuttavia a perdere progressivamente l’originaria connotazione medica e a far più in generale riferimento, soprattutto a partire dall’Ottocento, a stati di sofferenza determinati da forzati e dolorosi allontanamenti (da qualcosa o da qualcuno) e al disagio che si prova quando, costretti a vivere in un determinato tempo e luogo, si ritorna con struggimento al passato o a un altrove idealizzato: a un tempo e a un luogo reali (o immaginari).
I temi affrontati all’interno della mostra abbracciano le diverse espressioni della nostalgia e oltrepassano il concetto di linearità temporale.
La mostra, prodotta e realizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, è stata curata da Matteo Fochessati e Anna Vyazemtseva e rientra nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro 2023.
Per l’occasione, in vista della movimentazione dell’opera, gli organizzatori hanno sostenuto le spese per l’intervento di conservazione eseguito dalla Studio di Restauro di Maria Luisa Lucini di Vergiate.
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Redazione di Vercelli
Dopo il grande successo del Concerto di Gala con l’orchestra “Banda Verdi – Città di Biella all’auditorium di Città Studi, riprende l’attività concertistica del Jazz Club nella storica sede, martedì 16 aprile, alle ore 21.30, sale sul palco di Palazzo Ferrero la cantante Francesca Ajmar, accompagnata dal suo quintetto, per la presentazione dell’ultimo lavoro discografico “Luz do Mar”
Un quintetto jazz d’eccezione composto da, Francesca Ajmar voce solista, Carlo Nicita al flauto, Simone Daclon pianoforte, Tito Mangialajo Rantzer al contrabbasso e Rodolfo Cervetto alla batteria, presenta il nuovo CD Luz do Mar, pubblicato da Auditoria Records, a nome di Francesca Ajmar, attraverso un repertorio raffinato ed intenso, per musica e testi.
Un viaggio musicale che scorre tra composizioni originali di Ajmar e di Nicita, che si intervallano con maestria ad un’attenta e mai scontata scelta di brani di grandi compositori brasiliani dagli anni ’30 in poi: dai precursori della Bossa Nova come Ary Barroso, Johnny Alf, a Carlos Lyra e l’influenza del jazz, Baden Powell e Vinicius de Moraes, arrivando a compositori contemporanei del Minas Gerais e di Rio de Janeiro, come Toninho Horta e Moacyr Luz.
Tra i pezzi autografi, una dedica particolarmente sentita verso l’opera del grande scenografo Lele Luzzati.
Un’elegante varietà di colori, di cura negli arrangiamenti, perfettamente amalgamati nell’organicità di questo ensemble.
Il concerto fa parte del festival “Vermut!” e prima dell’esibizione musicale si terrà una degustazione del popolare liquore piemontese, verrà offerto il Vermouth Vandalo, in collaborazione con Glep Beverage.
Grande attesa per il concerto di Paula Morelembaum per lunedì 22 aprile, solo due date italiane per il tour “Atlantica” della cantante brasiliana con il Bossa Renova Trio accompagnata da Ralf Schmid al pianoforte e Joo Kraus alla tromba.
Per informazioni scrivere a info@biellajazzclub.it
La stagione numero cinquantotto del Biella Jazz Club è finanziata dai bandi di Fondazione CR Biella, Città di Biella “Assessorato alla Cultura”, Consiglio Regionale del Piemonte.
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Redazione di Vercelli
Alba-Chieri
Arbitro: Silvio Torreggiani di Civitavecchia
Guardalinee: Simone Mino di La Spezia e Riccardo Liotta di San Donà Di Piave
Albenga -Chisola
Arbitro: Nicolò Rodigari di Bergamo
Guardalinee: Ferdinando Savino di Napoli e Vincenzo Ferrara di Castellammare Di Stabia
Alcione Milano-Bra
Arbitro: Mario Picardi di Viareggio
Guardalinee: Badreddine Mamouni di Tolmezzo e Roberto Palermo di Pisa
Asti-Gozzano
Arbitro: Gabriele Cortale di Locri
Giardalinee: Filippo Todaro di Finale Emilia e Luca Perlamagna di Carrara
Borgosesia-Lavagnese
Arbitro: Filippo Pazzarelli di Macerata
Guardalinee: Andrea Colitti di Cinisello Balsamo e Edoardo Monelli di Busto Arsizio
Città di Varese-Pinerolo
Arbitro: Anna Frazza di Schio
Guardalinee: Luca Zanin di Vicenza e Massimiliano Alvise Quaglia di Mestre
Fezzanese- Pont Donnaz
Arbitro: Fancesco Duranti di Trento
Guardalinee: Mihai Irimca di Rovigo e Stefano Petarlin di Vicenza
Ligorna-Sanremese
Arbitro: Carlo Esposito di Napoli
Guardalinee: Simone Conforti di Salerno e Matteo D’Orazio di Teramo
RG Ticino-Derthona
Arbitro: Gaetano Alessio Bonasera di Enna
Guardalinee: Alessio Mulassano di Cuneo e Davide Marro di Cuneo
Vado-Vogherese
Arbitro: Andrea Palmieri di Brindisi
Guardalinee: Nicolò Pizzonia di Alba – Bra e Alberto Mandarino di Alba – Bra
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Redazione di Vercelli
Arbitro: Lovison di Padova.
Guardalinee: Porcheddu di Oristano e Consonni di Treviglio.
Quarto uomo: Saffioti di Como.
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Redazione di Vercelli
At 3, 13-15. 17-19
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro disse al popolo: «Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni.
Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati».
Salmo 4
RIT: Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.
Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia!
Nell’angoscia mi hai dato sollievo;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.
RIT: Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.
Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco.
RIT: Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.
Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,
se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?».
RIT: Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.
In pace mi corico e subito mi addormento,
perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare.
RIT: Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.
1 Gv 2, 1-5
Dalla Prima Lettera di San Giovanni Apostolo
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Lc 24, 35-48
Dal Vangelo secondo San Luca
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE
“In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!””
Un Vangelo di passi, in cammino, da Gerusalemme a Emmaus e ancora da Emmaus a Gerusalemme in ritorno. Se ne erano andati sfiduciati e tristi, ed ora sono tornati, di corsa, lo hanno riconosciuto, non potevano sbagliare… lo “spezzare il pane”… era Gesù.
Il cuore arde, le gambe corrono, la voce è ferma, racconta, tutto, nulla può essere tralasciato… di corsa, di ritorno a Gerusalemme, altri passi, altro racconto.
E Gesù usa una parola sola per il saluto: “Pace a voi”.
Smarrimento, paura, dubbio, turbamento… (l’espressione “fantasma” ricorre spesso nei Vangeli per indicare soprattutto una visione distorta, un miraggio) ma quella pace rassicura, mostra loro le mani, il costato… i segni della croce… ma nel suo corpo glorioso.
“Sono proprio io”, meglio la traduzione dal greco: “Sono io Lui”.
Espressione mirabile: “Sono io Lui” – “Io lo sono”.
egó eimi, “Io sono!”, come il nome che Dio rivelato a Mosè al Sinai: “Io sono colui che sono!” (Esodo 3,14).
“Sono Io Lui”.
Sono il Risorto.
La “pienezza” della promessa.
Eppure lo conoscevano bene, erano stati con lui, per qualche anno, avevano camminato, cenato, ascoltato, accompagnato… eppure non lo riconoscono…
Cuori fragili … che necessitano di quella Pace, di quella “rassicurazione”, di quella “visione”. E Gesù mangia ancora a tavola con loro.
E Gesù sta “in mezzo a loro”. In mezzo. Continua a stupirmi questa delicatezza di Gesù, questa umiltà, questa sapiente pazienza del maestro educatore: “in mezzo”, ancora una volta non sta solo “con”, sta “in mezzo”, “tra” loro, come in quella cena di qualche giorno prima…
Bella l’immagine di questo Gesù “affamato”, un’altra cena, un banchetto, pane e vino… anche pesce…
Gesù mangia, è vivo, siede con loro, al banchetto…
Un “Dio quotidiano”.
Un Dio che ha un “volto umano”, attento, rassicurante, paziente…
Gesù con l’uomo.
“In mezzo”: sono gli incontri che “cambiano. Aveva già detto tutto Gesù… ora basta la frase: “Pace a voi!”. Una frase che è sguardo, che è relazione, che è messaggio che fa “ardere il cuore”, con le parole più semplici e più profonde, quelle di cui quelle persone hanno bisogno.
“Pace a voi”
E a poco a poco dal timore al cuore. Senza timori nè turbamenti.
“Pace a voi”.
Una “pace” nuova, non come la dà il mondo: una pace vera, fatta di carne, non “immaginata”, non “fantasiosa”, una pace… “un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho”. Come conosce bene gli uomini Gesù, sa che si possono ingannare, si fanno ingannare, sa che sono timorosi e paurosi… ma Lui è vivo.
Gesù è vivo, le sue ferite lo dimostrano… carne e sangue. Vita.
Vivo per amore.
Vivo per amare.
Vivo e chiede “testimoni”, qui l’evangelista Luca usa la parola “martures”, nel senso greco di “servitori attivi”. Sono “affidabili” i martures perché hanno conosciuto Gesù, ne hanno sperimentato l’Amore e conoscono l’Annuncio, il Kerygma.
“Avete ucciso l’autore della vita ma Dio l’ha risuscitato dai morti e noi ne siamo testimoni” (prima lettura): dice Pietro, ed è pieno di vigore, desidera “parlare”, “raccontare”, “testimoniare”, non per essere protagonista, ma per non lasciare “nessuno escluso”.
Pietro è “forte”, come si addice ad un “uomo di mare”, ma è “delicato”, come si addice a chi ha incontrato la misericordia, e ricorda: “ora convertitevi e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati”.
La conversione, dice Pietro, è importante così come la speranza nella misericordia.
Pietro è “testimone”, autentico, come Gesù aveva chiesto: testimone della Risurrezione, testimone della Misericordia.
E la tenebra avrà il volto della luce: se qualcuno ha peccato ricordi che “abbiamo un Paraclito presso il Padre: Gesù Cristo il giusto”. (seconda lettura).
Il “Paraclito”, nel linguaggio giuridico del tempo, l’avvocato, colui che “consolava” coloro che erano in carcere.
Gesù si è “fatto conoscere”, ha manifestato il suo Amore.
Il “Sono Io” che ha saputo “andare oltre”: l’Amore di Dio perfetto, che ci chiede di “comprendere le Scritture”, comprendere il Mistero Pasquale.
Osservare la sua Parola per comprendere il suo Amore.