Mese: Aprile 2024
Il 19 aprile si è tenuta a Novara la cerimonia “Inter Bonos Meliores”, con cui l’Università del Piemonte Orientale ha celebrato le migliori laureate e i migliori laureati dell’anno accademico 2021/2022.
UPO ha così sottolineato i risultati accademici delle laureate e dei laureati e celebrato i nuovi professori emeriti (Pier Luigi Canonico, già ordinario di Farmacologia e Anna Maria Carabelli, già ordinaria di Economia politica) e onorari (Pier Luigi Ferrari, già ordinario di Matematiche complementari).
Sono poi stati conferiti il premio “Giuseppe Dellacasa”, assegnato al laureato o alla laureata che abbia dimostrato la maggiore originalità nella sua tesi di ricerca, e il premio “Francesco Malinverni”, assegnato un al laureato o alla laureata che si sia particolarmente distinto/a nelle discipline internistiche.
In collaborazione con l’associazione UPO Alumni sono stati consegnati altri 7 premi speciali: il premio “Eugenio Inglese”, intitolato alla memoria del professor Inglese e assegnato dall’associazione UPO Alumni alla miglior tesi sulla pandemia da Covid 19, non solo in ambito medico-sanitario, ma anche sociale e/o economico.
Due premi “Fondo Enrico Badà”, costituiti grazie al fondo erogativo in Fondazione Comunità Novarese onlus nel 2021, in memoria dell’imprenditore e fondatore di Studio Badà e CL System Informatica, per le migliori tesi di laurea triennale e magistrale aventi come argomento principale il diritto del lavoro o l’organizzazione del lavoro.
Quattro premi di laurea “Università della Terza Età Novara”, istituiti per ringraziare UPO per l’ospitalità dei propri corsi nelle sedi novaresi.
L’ospite d’onore di Inter Bonos Meliores è stato il dottor Cristiano Leone, manager culturale e presidente della Fondazione Santa Maria della Scala di Siena, che ha dedicato il suo intervento (“All the world’s a stage”), al valore delle arti performative e alla riscoperta dell’essere umano in un contesto globalizzato come quello che viviamo oggi. «Sarà forse il caso – ha detto Cristiano Leone in uno dei passaggi più significativi del suo intervento – di tornare alle nostre radici, simboliche, identitarie, affinché sia chiaro che la macchina debba essere al servizio dell’essere umano. Ma, per questo, sono necessari almeno due accorgimenti: da un lato bisogna conoscere la macchina, saperne individuare il potenziale applicativo per i nostri scopi, e dall’altro – accorgimento capitale direi – occorre approfondire tutto ciò che ci caratterizza come essere umani. In quest’ottica la lezione del performativo è chiara: l’umanità è relazionale, essa dispiega la sua forza nell’unione degli individui, in quello che io definisco il “principio di reciprocità”, che lega indissolubilmente le persone, tanto materialmente che simbolicamente».
«Inter Bonos Meliores rappresenta per noi un evento importante perché sottolinea pubblicamente le carriere accademiche delle nostre laureate e dei nostri laureati migliori – ha detto il rettore Gian Carlo Avanzi –. È un riconoscimento che solitamente conferiamo durante le inaugurazioni dell’anno accademico e che quest’anno abbiamo solo rimandato per snellire la cerimonia di inizio anno a cui ha preso parte il Presidente Sergio Mattarella, che pure si è complimentato per la qualità dei risultati ottenuti dall’UPO e dai suoi laureati nei ranking nazionali citando le classifiche di AlmaLaurea. Crediamo che premiare il merito e gli sforzi compiuti dai nostri giovani sia un gesto significativo anche per le famiglie che hanno creduto in loro e che li hanno sostenuti nel loro percorso. Inter Bonos Meliores è stato un modo per restituire, sottoforma di gioia condivisa, parte di quella fiducia viene riposta in noi per ottenere una formazione universitaria all’altezza delle sfide di una società che cambia molto in fretta. Vorrei poi rinnovare pubblicamente il ringraziamento ai nostri professori emeriti, Pier Luigi Canonico e Anna Maria Carabelli, e al professore onorario Pier Luigi Ferrari, per avere condiviso con l’Università del Piemonte Orientale una parte così importante della loro prestigiosa carriera accademica. Se oggi siamo ciò che ci viene riconosciuto è anche merito di una docenza di alto livello che ha saputo intessere relazioni fruttuoso con il territorio e con i centri di ricerca in Italia e all’estero».
INTER BONOS MELIORES 19 APRILE 2024
DIGSPES
Elena Gasdi
Nata a Casale Monferrato (AL) e residente a San Giorgio Monferrato (AL)
Laurea triennale in Scienze politiche, economiche, sociali e dell’amministrazione
Disciplina: Storia del pensiero politico, economico e sociale
Tesi: Esigenze di rinnovamento. Dall’utopia all’altermondialismo
Relatori: Prof. Giorgio Barberis
Votazione: 110/110 lode e menzione
Alessandro Pugliese
Nato e residente ad Alessandria
Laurea magistrale in Economia, management e istituzioni
Disciplina: Strategie di pricing
Tesi: Il ruolo delle recensioni online: un’analisi sperimentale
Relatori: prof. Graziano Abrate, prof.ssa Clementina Bruno
Votazione: 110/110 lode e menzione
Lorenzo Pitaccolo
Nato a Gattinara (VC) e residente a Cossato (BI)
Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza
Disciplina: Diritto processuale penale
Tesi: Nemo tenetur se detegere: nuove fisionomie del diritto al silenzio negli ordinamenti italiano ed euro-unitario.
Relatori: prof.ssa Barbara Piattoli
Votazione: 110/110 lode e menzione
DIMET
Alessia Bonaudo
Nata a Torino e residente a Livorno Ferraris (VC)
Laurea triennale in Infermieristica
Disciplina: Infermieristica clinica in area onco-ematologica
Tesi: La crioterapia per la prevenzione della neuropatia periferica chemio-correlata nelle donne affette da carcinoma mammario: revisione della letteratura
Relatori: prof. Gaetano Auletta
Votazione: 110/110 e lode
Romina Croce (non presente)
Nata a Susa (TO), residente a Bussoleno(TO) con domicilio a Casale M.to
Laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche
Disciplina: Applicazioni cliniche della ricerca
Tesi: Stato nutrizionale, qualità di vita e tossicità in pazienti con mesotelioma pleurico in prima linea di trattamento, uno studio prospettico basato sui pazienti della SC Oncologia del presidio ospedaliero Santo Spirito di Casale Monferrato
Relatori: prof.ssa Lorenza Scotti
Votazione: 110/110 e lode
Stefania Prenna
Nata e residente a Novara
Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia
Disciplina: Nefrologia
Tesi: Danno renale acuto in corso di sepsi (SA-AKI) nei pazienti critici: analisi di incidenza, outcomes e identificazione di nuovi meccanismi patogenetici
Relatori: prof. Vincenzo Cantaluppi
Votazione: 110/110 lode e menzione
DISS
Lisa Cucchetti
Nata e residente a Magenta (MI)
Laurea triennale in Tecniche di laboratorio biomedico
Disciplina: Diagnostica istopatologica
Tesi: Valutazione della presenza di Epstein-Barr Virus con metodica ISH (in situ hybridization) su materiale fissato in formalina in una casistica retrospettiva di patologie linfoproliferative e di carcinomi
Relatori: prof. Renzo Luciano Boldorini
Votazione: 110/110 lode e menzione
Chiara Cosentino
Nata a Novi Ligure (AL) e residente a Vercelli
Laurea magistrale in Medical biotechnology
Disciplina: Neoplastic and proliferative disorders
Tesi: Sodium Butyrate Counteracts IL6-induced Colorectal Cancer Cell Migration through autophagy degradation of beta-catenin
Relatori: prof. Ciro Isidoro
Votazione: 110/110 lode e menzione
PREMIO “FRANCESCO MALINVERNI”
Alessia Burgener
Nata a Domodossola (VB) e residente a Macugnaga (VB)
Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia
Disciplina: Anestesia e rianimazione
Tesi: Livelli ematici di microvescicole nell’intossicazione acuta da monossido di carbonio
Relatori: prof.ssa Rosanna Vaschetto
Votazione: 110/110 lode e menzione
PREMIO “EUGENIO INGLESE”
Giorgia Romani
Nata a Cittiglio (VA) e residente a Verbania
Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia
Disciplina: Anestesia e rianimazione
Tesi: Il ruolo diagnostico dell’analisi metabolomica nell’esalato condensato dei pazienti con COVID-19
Relatori: prof.ssa Rosanna Vaschetto
Votazione: 110/110 e lode con percorso di eccellenza
PREMIO “UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ”
Federica Brigato
Nata a Biella e residente a Gaglianico (BI)
Laurea triennale in Infermieristica Polo formativo di Biella
Disciplina: Infermieristica in emergenza/urgenza
Tesi: Ventilazione non invasiva e lesioni da pressione: una revisione della letteratura
Relatori: prof.ssa Rosanna Vaschetto
Votazione: 110/110 e lode
Samuele Dal Cerè
Nato a Biella e residente a Biella fraz. Pavignano
Laurea triennale in Infermieristica Polo formativo di Biella
Disciplina: Infermieristica basata sulle prove di efficacia
Tesi: Interventi di engagement erogati al paziente di pronto soccorso e conseguente impatto sul tasso di riospedalizzazioni. Una revisione della letteratura con approccio sistematico
Relatori: Prof. Fabio Bertoncini
Votazione: 110/110
DSF
Andrea Chiara Sansotera
Nata e residente a Magenta (MI)
Laurea magistrale in Biotecnologie farmaceutiche
Disciplina: Microbiologia applicata alla biofarmaceutica
Tesi: Valutazione dell’attività antibatterica e anti-biofilm di analoghi isonitrilici nei confronti di ceppi di Staphylococcous aureus e Staphylococcus aureus meticillino-resistenti.
Relatori: prof.ssa Letizia Fracchia, prof.ssa Chiara Ceresa
Votazione: 110/110 e lode
Marco Brentazzoli
Nato a Bologna e residente a Varallo (VC)
Laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e tecnologia farmaceutiche
Disciplina: Chimica organica
Tesi: Nuovi approcci a glicosidazioni disidratative stereoselettive con ioduri anomerici
Relatori: prof. Luigi Panza, prof.ssa Daniela Imperio, dott. Filippo Valloni
Votazione: 110/110 lode e menzione
DISIT
Samuele Palumbo
Nato a Voghera (PV) e residente a Quargnento (AL)
Laurea triennale in Informatica
Disciplina: Informatica
Tesi: Interfaccia grafica e data mining a supporto di linee guida cliniche
Relatori: prof. Paolo Terenziani
Votazione: 110/110 e lode
Gabor Galazzo
Nato e residente ad Alessandria
Laurea magistrale in Informatica
Disciplina: Informatica (Valutazione delle prestazioni)
Tesi: RECQ Patterns ed Evento: proposta architetturale e framework in Java per sistemi reattivi.
Relatori: prof.ssa Giuliana Franceschinis, prof. Attilio Giordana
Votazione: 110/110 lode e menzione
PREMIO “GIUSEPPE DELLACASA”
Gloria Sala
Nata a Voghera (PV) e residente a Godiasco (PV) Fraz. Sala Superiore
Laurea magistrale in Biologia
Disciplina: Patologia generale
Tesi: Ruolo della predisposizione genetica e del microbiota intestinale nella patogenesi del cancro del colon retto
Relatori: prof.ssa Anna Aspesi
Votazione: 110/110 e lode
DISEI
Nicolò Passarino
Nato a Acqui Terme (AL) e residente ad Asti
Laurea triennale in Economia aziendale (polo di Alessandria)
Disciplina: Economia degli intermediari finanziari
Tesi: I prodotti di previdenza complementare proposti da Reale Mutua Assicurazioni
Relatori: prof. Gian Marco Chiesi
Votazione: 110/110 e lode
Laura Buglione
Nata a Magenta (MI) e residente a Casorezzo (MI)
Laurea magistrale in Amministrazione, controllo e professione
Disciplina: Economia aziendale (Valutazioni d’azienda)
Tesi: I criteri ESG e la DNF nel settore degli intermediari finanziari di credito in Italia tra implementazioni tecniche ed evidenze empiriche
Relatori: prof. Maurizio Comoli, prof. Simone Filiberti
Votazione: 110/110 lode e menzione
PREMIO “FONDO ENRICO BADÀ”
Alessia Voltan
Nata e residente a Novara
Laurea triennale in Economia aziendale
Disciplina: Organizzazione aziendale
Tesi: Il sistema aziendale e la parità di genere
Relatori: prof. Roberto Candiotto
Elisa Giva
Nata a Vercelli e residente a Desana
Laurea magistrale in Management e Finanza
Disciplina: Economia del capitale umano
Tesi: Scuola e azienda: un legame interessante. Caso studio l’IIS Olivetti di Ivrea
Relatori: Prof.ssa Eliana Baici
PREMIO “UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ”
Lucia Lerco
Nata a Novara e residente a Cassolnovo (PV)
Laurea triennale in economia aziendale
Disciplina: Economia degli intermediari finanziari
Tesi: Il Ruolo del Broker Assicurativo nell’Economia Moderna
Relatori: prof.ssa Paola Zocchi
Votazione: 110/110 e lode
Alessia Lano
Nata ad Asti e residente a San Damiano d’Asti Fraz. Gorzano
Laurea triennale in economia aziendale Polo formativo di Alessandria
Disciplina: Economia degli intermediari finanziari
Tesi: Le caratteristiche delle polizze temporanee caso morte collocate dalla Banca C.R. Asti
Relatori: prof. Gian Marco Chiesi
Votazione: 110/110 e lode
DISSTE
Vala Fatah
Nata e residente a Torino
Laurea magistrale in Food, health and environment
Disciplina: Innovation management in life sciences
Tesi: Divulgazione scientifica per il pubblico generale: analisi del padiglione Italia ad Expo 2020 Dubai
Relatori: prof.ssa Clarissa Ceruti
Votazione: 110/110 lode e menzione
DISUM
Miriam Lopo
Nata a Genova e residente a Strevi (AL)
Laurea triennale in Lettere Polo formativo di Alessandria
Disciplina: Letteratura italiana
Tesi: I superflui di Dante Arfelli: storia di un caso letterario tra Italia e Stati Uniti
Relatori: prof.ssa Cecilia Gibellini
Votazione: 110/110 lode e dignità di stampa
Rebecca Elena Vanelli
Nata a Tradate (VA) e residente a Lurate Caccivio (CO)
Laurea magistrale in Lingue, culture, turismo
Disciplina: Didattica delle lingue (non esplicitata su Esse3)
Tesi: L’insegnamento della pragmatica in spagnolo e tedesco lingua straniera. Uno studio sulla percezione dei docenti.
Relatori: prof.ssa Stefania Ferrari, prof.ssa Miriam Ravetto
Votazione: 110/110 lode e dignità di stampa
SPORT (ritira i premi presidente CUSPO Alice Cometti)
Giulia Maria De Paoli
Nata e residente a Busto Arsizio (VA)
Specialità sportiva: Atletica
Bronzo 200 metri ai Campionati Nazionali Universitari 2023
Matteo Mastrovalerio
Nato a Novara e residente a Cameri (NO)
Specialità sportiva: Tiro a segno
Bronzo “Pistola P10” ai Campionati Nazionali Universitari 2023
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Redazione di Vercelli
Aggiornamento 21 aprile –
Mentre si moltiplicano le espressioni di cordoglio e di affetto per la scomparsa di Barbara Baraldo, sono state diffuse le informazioni che riguardano la preghiera del Santo Rosario e la celebrazione del rito esequiale.
Il Santo Rosario si pregherà domani, lunedì 22 aprile, ad ore 17, presso la Chiesa di Sant’Antonio al Rione Isola.
Sempre qui all’Isola l’ultimo saluto a Barbara, il successivo martedì 23 aprile, con inizio della S.Messa alle ore 10,30.
Tutta la città si stringe in un dolente abbraccio alla mamma Anna Maria ed al papà Alberto.
***
Sanità vercellese in lutto per la prematura scomparsa di Barbara Baraldo, 57 anni, Infermiera presso il Reparto di Chirurgia Generale dell’Ospedale S.Andrea di Vercelli.
Barbara è mancata questa sera, 20 aprile, proprio nel “suo” Reparto, dove da qualche tempo era ricoverata per un male impietoso.
Lascia un grande vuoto in tutto il mondo della Sanità, dove era benvoluta e stimata da tutti.
Aggiornamenti nelle prossime ore.
Nel primo pomeriggio di oggi, sabato 20 aprile intorno alle ore 15.00, la squadra dei Vigili del Fuoco di Varallo, Comando di Vercelli, insieme a quella Volontaria di Romagnano, sono intervenute a Serravalle in Corso Matteotti per il distacco di elementi costruttivi.
L’intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco è valso alla rimozione di parti pericolanti ed alla messa in sicurezza dell’area interessata.
Sul posto è intervenuta anche la Polizia Locale.
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Redazione di Vercelli
Nella mattina di oggi, sabato 20 aprile dopo le ore 10.00, la squadra del distaccamento di Varallo Sesia, Comando di Vercelli, è intervenuta a Borgosesia in via Montrigone per un’incendio che ha coinvolto gli arredi di un terrazzo.
All’ arrivo sul posto la squadra dei Vigili del Fuoco ha provveduto alla completa estinzione prima che si propagasse al resto dell’abitazione ed alla messa in sicurezza dell’area interessata.
Non si segnalano feriti.
Sul posto erano presenti gli Agenti della Polizia Locale.
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Redazione di Vercelli
Pro Vercelli 2
Arzignano Valchiampo 0
Marcatori: 19’ pt Maggio, 39’ pr Maggio
Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Frey (24’ st Sarzi Puttini), Iezzi, Citi, Rodio; Iotti, Santoro, Contaldo (24’ st Rutigliano); Mustacchio (41’ st Gheza), Nepi (13’ st Rojas), Maggio (24’ st Pannitteri). A disp.: Valente, Mastrantonio, Casazza, Thiam, Forte, Pinzi, Kozlowski. All. Dossena.
Arzignano Valchiampo (4-3-1-2): Pigozzo; Gemignani (8’ st Bernardi), Milillo, Boffelli, Davi (31’ st Cariolato); Lakti (25’ st Lunghi), Bordo, Casini (8’ st El Hilali); Barba; Menabò, Mattioli (dal 53′ Faggioli). A disp.: Boseggia, Zanon, Piana, Centis, Campesan. All. Bentivoglio.
Arbitro: Nigro di Prato.
Guardalinee: Pedone di Reggio Calabria e Lipari di Brescia.
Quarto uomo: Laganaro di Genova/
Ammoniti: Lakti (AV), Milillo (AV), Nepi (PV), Bordo (AV), Faggioli (AV)
Recupero: 2’ pt – 4’ st′
La Pro Vercelli ottiene il successo contro l’Arzignano Valchiampo e ipoteca i play off.
Arriva così la terza vittoria casalinga di fila.
Il primo tempo vede le bianche casacche gestire il pallone.
La supremazia vercellese viene premiata dallo show di Maggio, autore di una doppietta.
Si va così al riposo con i leoni avanti di due reti.
Nel secondo tempo i padroni di casa amministrano senza soffrire e conducono in porto un successo fondamentale.
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Redazione di Vercelli
At 4, 8-12
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro:
«Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato.
Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo.
In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».
Salmo117
RIT: La pietra scartata dai costruttori ora è pietra d’angolo.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell’uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.
RIT: La pietra scartata dai costruttori ora è pietra d’angolo.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
RIT: La pietra scartata dai costruttori ora è pietra d’angolo.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.
Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
1 Gv 3,1-2
Dalla prima lettera di San Giovanni
Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Gv 10, 11-18
Dal Vangelo secondo San Giovanni
In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE
“In nessun altro c’è salvezza” (prima lettura): semplice, chiaro, comprensibile a tutti.
Pietro è “colmo di Spirito Santo” e con le parole “umane” del pescatore esperto ed abituato alla schiettezza lo afferma.
Gesù è al centro del piano salvifico di Dio per l’umanità di tutti i tempi e di tutti i luoghi, la sua morte e risurrezione è nel progetto divino di salvezza per l’uomo: Cristo è il Salvatore universale, è l’unico Salvatore, per ogni uomo.
Quella “pietra che i costruttori hanno scartato, la quale però è diventata testata d’angolo” (versetto 11).
Pietro conosce, da buon ebreo, i salmi (Sal 117, 22) quella “pietra scartata” diventata il “fondamento” di tutto l’edificio. Salmo che Pietro aveva cantato nella notte di Pasqua, quella “pietra” scelta per dimorare tra il suo popolo.
Pasqua giorno di gioia per la ritrovata libertà.
Pietro aveva cantato il salmo proprio in quella “cena” con Gesù.
La “pietra”, “segno di contraddizione, perché siano svelati i segreti di molti cuori” (Lc 2,34): Gesù è salvezza.
Quel “disegno” della storia, da accogliere con piena libertà, o “scartare”.
E Giovanni (seconda lettura), ci invita alla meraviglia, allo stupore: un Amore che ci fa Figli, che ci fa chiamare Dio Padre: quel Padre di Gesù è anche nostro Padre.
“Padre mio e Padre vostro”. Lo aveva chiamato Abbà (papino), con l’affetto e la tenerezza del figlio, ed anche noi lo possiamo chiamare Abbà.
Gesù è “salito”, lo aveva detto a Maria “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre mio” (Gv 20,17). Vita di Dio comunicata: Abbiamo un Padre nei cieli, il Padre di Gesù.
La “comunione” di Padre e Figlio, l’Amore tra Padre e Figlio e per l’uomo e “lo vedremo”: al suo cospetto, “capiremo”, in comunione.
Dio rivelato e manifestato in Cristo e noi lo “vedremo” e comprenderemo il suo Volto di Padre.
Legame profondo tra Figlio e Padre: “Dio nessuno lo ha visto, il Figlio unigenito Lui lo ha narrato” (Prologo di Giovanni).
Padre… Abbà (in aramaico la lingua parlata da Gesù).
Babbo, la fiducia totale del figlio.
Il legame di Gesù è il legame dell’uomo con il Padre.
Il Padre amorevole, il Padre che manda, il Padre che “guarda”, il Padre che non abbandona…
L’ “Io Sono” Bontà e Verità con il volto paterno, con il volto amorevole.
“Io Sono…”
E Gesù presenta Dio e presenta se stesso: “Io sono il buon pastore…” (Vangelo).
A volte, in montagna, ci capita di vedere qualche gregge in transumanza o al pascolo e l’occhio cade sul “pastore”, che vigila, che osserva, che a volte sta dietro e “spinge”, a volte “in mezzo”.
Il popolo di Israele aveva una “tradizione” nomade, di pastorizia, prima dello stanziamento nella “terra dove scorre latte e miele”.
Gesù conosceva usi e costumi dei pastori in Palestina, ed è per questo che l’immagine è ancora più “realistica” e “concreta”.
I pastori, camminavano davanti al gregge, i pastori conoscevano ogni pecora e spesso le attribuivano un nome e le pecore riconoscevano la voce del pastore e si “fidavano” della loro guida.
La notte le conducevano in appositi recinti circondati da alte mura con rovi, per ripararle da predatori e ladri e “vegliavano le veglie”.
Poteva capitare che un predatore o un ladro arrivasse al recinto, ma il “vero” pastore, il pastore buono, a differenza del mercenario, lottava per difendere e preservare ogni pecora, il mercenario teneva più alla sua vita che quella del gregge a lui affidato.
Gesù conosceva bene le scritture.
Nel mondo antico biblico e nella cultura babilonese ed assira, il pastore era colui che “aveva responsabilità” di altri.
Dio, nell’Antico Testamento, è il “pastore”, che guida, Colui che “fece uscire il suo popolo dall’Egitto”, verso la libertà (Es3) e Dio, pastore, cammina davanti alle pecore (Dt 1,30; Sal 68, 8; Mi 2,13), guida, protegge, difende, sceglie i pascoli migliori…
Un’immagine di tenerezza e di fiducia.
L’evangelista Giovanni ci presenta Gesù come il pastore che protegge e difende dai lupi.
Il pastore che “conosce” tutte le sue pecore.
“Io sono”: la presentazione di Dio.
Il Dio – pastore.
Sono il “pastore buono”, sono colui che è disposto a de-porre (letteralmente) la propria vita per il suo gregge.
Per il buon pastore la vita delle pecore è più importante della sua stessa vita.
Meraviglioso Gesù, che de-pone la sua vita, che ci insegna la tenerezza, perché il pastore buono è colui che conosce le sue pecore, che si preoccupa per loro, che sa chiamarle una ad una e che è disposto a rischiare di perdere l’intero gregge, piuttosto che una sola di esse si smarrisca.
Gesù che deporrà la sua vita per gli amici (Gv 15,12).
Non “trattiene per sé l’amore”, ma ne fa dono.
Dono libero e volontario.
Cura e cuore.
Pastore che conosce, che custodisce, che chiama, che accompagna, che guida, che trova pascoli…
Il pastore buono non si limita a vigilare, proteggere, curare, nutrire… il pastore buono è “portatore di vita” per le pecore.
Il pastore che “dà la propria vita per le pecore”.
Il pastore che “espone” la sua vita per le pecore.
SI “espone” per le pecore, con coraggio, affrontando i predatori, le insidie, le difende… con amore. La logica dell’amore.
Dono di libertà per amore.
“Dono di vita”.
“Dono la vita”
“Io sono il pastore”, non “un pastore”: il Pastore.
Io sono… il pastore bello e buono (Kalos): il “datore della vita”. Una vita “donata”, non solo “sacrificata”, una “vita piena”, una “vita nuova”.
“Dono la vita” all’uomo.
“Dono di vita per l’uomo”.
La vita donata, data in dono perché diventi dono.
Dono di vita, dono d’amore.
Il pastore “in comunione” con le pecore e con il Padre suo: “conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me” reciprocità e conoscenza: devo “conoscere”, ma devo “farmi conoscere”, affinché esse “conoscano”; cura “pastorale” come il Padre con il Figlio.
Pastore che dona vita per dare vita, per non perdere nessuno, passione per la vita, di ogni pecora, di ogni singola pecora di ogni recinto, perché la “relazione” è quella amorevole del legame familiare, la di-sponibilità, l’”esposizione” della vita per amore.
Perché solo chi de-pone la vita la può ri-accogliere.
Tensione nella serata di ieri alla Casa Circondariale di Novara quando un detenuto di nazionalità rumena che stava fruendo della palestra è riuscito ad eludere la sorveglianza e ad arrampicarsi sui tetti.
A dare la notizia è Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
“L’intervento del personale di Polizia è stato tempestivo e, sentendosi circondato, il detenuto ha preso a minacciare il personale di lanciargli contro delle tegole se solo si fossero avvicinati. La paziente opera di persuasione degli uomini della Polizia Penitenziaria è proseguita fino alle ore 21 quando il detenuto ha spontaneamente deciso di porre fine alla propria iniziativa, scendendo dal tetto”,, conclude il sindacalista.
“Il quadro di insieme dell’ennesimo evento critico evidenzia, più di mille parole, l’alta tensione delle carceri piemontesi”, sottolinea il segretario generale del SAPPE Donato Capece. – Nell’anno 2023 gli episodi di violenza, minaccia, ingiuria, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale sono stati 836, dei quali 508 commessi da stranieri, le aggressioni fisiche al personale di Polizia Penitenziaria ben 238 (147 gli stranieri responsabili) e ben 1.075 i danneggiamenti a beni dell’Amministrazione, ovvero celle e Reparti distrutti, 301 quelli che hanno visto protagonisti detenuti italiani e 774 gli stranieri. Nelle carceri della Nazione e del Piemonte in particolare serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”, prosegue il leader del SAPPE, che si appella ai vertici del DAP affinchè creino le condizioni “per ristabilire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta!”.
“Servono regole ferree per ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri, attuando davvero quella tolleranza zero verso i detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta! Qui serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”, conclude il leader del SAPPE.
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Redazione di Vercelli
Riceviamo e pubblichiamo
Termovalorizzatore di Cavaglià? NO grazie.
Questa la posizione dell’avv. Elettra Veronese, candidata Sindaco a Candelo con la lista civica Candelo Per Tutti.
Di fronte al rush finale di A2A Ambiente S.p.A. verso la realizzazione di un termovalorizzatore a Cavaglià, nell’ex area Zinocelere, si assiste da parte di alcuni Amministratori Biellesi, forse temendo di compromettere l’esito delle urne del prossimo giugno, al gioco delle tre scimmiette.
Poco importa che l’impianto sia destinato a bruciare rifiuti “speciali” c.d. “non pericolosi”, ovvero scarti di produzioni industriali e che detti scarti arriveranno a Cavaglià da ogni dove, visto che l’area Biellese, il cui declino industriale è noto, non ne ha abbastanza per far funzionare e soprattutto consentire ad A2A di trarre sufficiente profitto da un termovalorizzatore (chiamiamolo con il suo nome: inceneritore!) così sovradimensionato rispetto alle esigenze locali.
Importa ancor meno che quel ecomostro divorerà probabilmente anche rifiuti prima oggetto di raccolta differenziata.
Il fatto è, e questo dovrebbe importare a tutti, che l’impatto naturalistico, ambientale e sulla salute umana si presta ad essere devastante e che, “a cose fatte”, non sarà più possibile liberarsene.
E’ nel qui e ora che i Biellesi devono far sentire le loro voci.
Pare che anche l’ultima variante dello studio di impatto ambientale presentato da A2A manchi di indicare le criticità morfologiche dell’area su cui vorrebbe costruire.
Già solo parlando di aria, va ricordato che le prealpi Biellesi, il cul-de-sac in cui ci troviamo, creano notoriamente una conca di decantazione degli inquinanti della pianura padana, territorio – non si dimentichi – già penalizzato in sotterranea dai decenni di attività dell’industria laniera e, per un verso o per l’altro, con documentata alta incidenza di malattie tumorali.
Lo studio della direzione dei venti anabatici e catabatici, banalmente, basterebbe già di per sé a cacciare chi per lucro promette sconti in bolletta di qualche centinaio di euro annui (ma solo a chi vive a Santhià e Cavaglià), dando così un prezzo alla salute e alla vita umana che le emissioni dell’impianto comprometteranno senza ritorno.
Quindi, diciamo NO al termovalorizzatore, NOI NON ipotechiamo il nostro presente e il futuro nostro e delle generazioni a venire né per qualche spicciolo, né per la più lauta ricompensa.
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Redazione di Vercelli
Nella giornata di oggi, sabato 20 aprile, una squadra dei Vigili del Fuoco di Novara, con in supporto un’autoscala, è intervenuta a Novara in via Gnifetti.
A causa del forte vento, i Vigili del Fuoco hanno provveduto alla rimozione di una scossalina di grandi dimensioni da un tetto.
Sul posto era presente anche la Polizia locale.
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Redazione di Vercelli
Negli ultimi giorni i confini italo svizzeri del Piemonte e della Valle d’Aosta sono stati interessati da un’imponente operazione di controllo svolta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalla Guardia di Finanza in concomitanza con la fiera del settore dell’orologeria e dei gioielli Watches and Wonders 2024 di Ginevra.
L’attività è finalizzata al contrasto del contrabbando, della contraffazione e del traffico illecito di valuta e metalli preziosi.
I militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Verbania e di Aosta e i funzionari degli Uffici Dogane del Verbano-Cusio-Ossola, di Aosta e dell’Ufficio Antifrode della Direzione Territoriale per la Liguria, il Piemonte e la Valle d’Aosta hanno potuto per la prima volta avvalersi in contemporanea del supporto sia dei cosiddetti cash-dog della G.d.F. che del laboratorio chimico mobile di ADM.
Per diversi giorni i valichi alpini sia stradali (Iselle Trasquera, Piaggio Valmara, Traforo del Monte Bianco, Tunnel del Gran San Bernardo) che ferroviari (linea passeggeri Domodossola – Briga e treni navetta auto della Galleria del Sempione) sono stati sottoposti a controllo producendo risultati significativi.
Tra i più rilevanti, al Tunnel del Gran San Bernardo è stata sequestrata una viola contraffatta che un cittadino italiano tentava di introdurre nel territorio nazionale.
Lo strumento musicale recava una targhetta, apposta in modo fraudolento, che attribuiva la realizzazione al maestro liutaio veneziano Leone Sanavia, mentre gli accertamenti hanno condotto all’ipotesi di fabbricazione rumena o boemo-ungherese.
Gli strumenti originali di Leone Sanavia hanno un valore di mercato che oscilla tra i 25 e i 60 mila euro, mentre la copia sequestrata ha un valore inferiore ai 2.000 euro.
La viola contraffatta è stata sottoposta a sequestro e il detentore è stato sanzionato ai sensi della normativa vigente in materia di contrasto alla contraffazione.
In Piemonte sono stati rilevati due casi di contrabbando con il sequestro di sette orologi preziosi occultati nei bagagli dei viaggiatori; da segnalare diverse violazioni valutarie e cinque sequestri di stupefacenti.
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Redazione di Vercelli