VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Siamo studenti e studentesse delle classi 2^A SSAS e 2^B SSAS dell’Istituto Professionale Lanino.

Nel primo quadrimestre abbiamo svolto una UdA (Unità di Apprendimento) dal titolo “Green e Smart City” che è stato un argomento affrontato da punti di vista vari in diverse discipline.

Abbiamo pensato a punti di forza e di debolezza delle città e dei paesi in cui viviamo.

È stata una buona occasione per riflettere sulla città che vorremmo e fare un bilancio su quello che a noi giovani manca e su quello che invece abbiamo, ma a cui magari non pensiamo.

Questo articolo nasce come compito di realtà finale del nostro percorso didattico.

Siamo stati aiutati anche dal progetto d’Istituto Benvenuti nel futuro sostenibile al quale stiamo partecipando e che ci ha fatto pensare a tanti fattori legati all’ambiente.

L’elemento comune del nostro pensiero è che avere un luogo verde curato ci fa stare bene.

Lo abbiamo capito anche durante il lockdown dovuto al Covid.

Se abbiamo la testa piena di scuola, problemi, questioni varie, una passeggiata ci rilassa, ci fa piacere.

Alcuni di noi portano a passeggio il cane, anche questo è comunque un buon metodo per staccare dalla routine.

A volte le aree verdi non sono molto curate e non ci invogliano a frequentarle, non è sempre colpa della amministrazione, capita di vedere molti rifiuti per terra e a lato un cestino dell’immondizia vuoto.

Siamo noi cittadini che sbagliamo, ma altre volte nei parchi giochi ci sono giostre rotte e il verde è incolto, così come nelle aree, dove si possono sguinzagliare i cani, mancano i cestini dell’immondizia per le deiezioni degli animali e, in generale, qualche fontanella in più non guasterebbe.

Poiché il nostro corso di studi è nell’ambito sociale, il nostro pensiero è andato anche a bambini, anziani e disabili.

Abbiamo pensato che creare strutture più idonee per le disabilità sarebbe utile per tutti, ad esempio: rampe di accesso facilitato e panchine sagomate per includere carrozzine.

Per concretizzare il concetto di inclusività è necessario che l’area ludica crei uno spazio in grado di enfatizzare e stimolare le abilità di ognuno.

Questo non significa che ogni gioco debba essere usufruibile da tutti gli utenti, ma significa garantire la presenza di un ambiente accessibile a tutti, in cui tutti abbiano la possibilità di svagarsi e crescere.

Anche avere più pensiline o gazebi per ripararsi dal sole sarebbe una bella idea.

A questo proposito, piantare alberi è più ecologico e probabilmente più economico!

Ci piace pensare a luoghi verdi in cui si possano divertire tutti, non solo i bambini, ma anche gli anziani.

Tavoli multifunzionali che riproducano scacchiere, tavoli da pingpong, campi da bocce curati e – perché no? – anche cassette per lo scambialibri o riviste.

Vorremmo che i nostri parchi diventassero luoghi di aggregazione protetti e che ognuno potesse frequentarli in sicurezza con zone recintate per i più piccoli, in modo che le mamme si possano rilassare, e  vorremmo aree adatte a esperienze botaniche, magari a cura delle scuole.

Nessun pesticida invasivo, ma lotta integrata biologica nel rispetto delle api e di tutti gli animali e soprattutto delle persone.

Un’altra necessità che tanti di noi hanno espresso è avere a disposizione una sala multifunzionale dove trovarsi, anche questo da viversi come luogo di aggregazione.

Sentiamo la necessità di uno spazio nostro, magari autogestito da ragazzi più grandi di noi, ma sempre giovani, in cui organizzare feste, mostre, dove trovarsi magari per studiare dopo la scuola, un luogo non così formale come la biblioteca, in cui magari venga messo a disposizione materiale per laboratori creativi.

Una sala multifunzionale: bella l’idea di organizzare anche corsi di fotografia o pittura, lettura e presentazione di libri, qualcosa che ci scuota e ci faccia venire voglia di stare in mezzo agli altri e non incollati al cellulare, cosa che ci rimproverano sempre.

Non è necessario che questo spazio sia legato allo sport, perché di opportunità per praticare esercizio ne abbiamo tante, magari i costi a volte sono eccessivi per le nostre possibilità, ma l’offerta per noi giovani è ampia e una soluzione la troviamo.

Gli hobby consentono di svagare la mente, dedicare del tempo alle proprie passioni per staccare dalle preoccupazioni della vita quotidiana.

Per questo è importante avere a disposizione un ambiente esclusivamente dedicato allo svago.

Queste passioni  inoltre, se coltivate con costanza, in alcuni casi possono tramutarsi in vere e proprie fonti di reddito, come dimostra il boom del fenomeno della passion economy.

Le attività sono le più disparate: amatoriali, artigianali e professionali, grazie anche all’aiuto del Web generano nuove catene di valore.

Questo spazio ci manca, ci manca per come lo immaginiamo e per le potenzialità che avrebbe.

Sappiamo che non è di facile realizzazione, ma da qualcosa si deve pur partire e noi l’idea la lanciamo sperando venga letta da chi la possa concretizzare.

 

Classi 2^A SSAS e 2^B SSAS –  Istituto Professionale Lanino.

 

 

 

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

Campionato Under 13 Maschile Silver – (Girone C) – 5^ Giornata Ritorno

Barberi Valsesia Basket: 84

ASD Bears Basket Biella: 14

Parziali: 24-6; 23-0; 25-4; 12-4.

Barberi Valsesia Basket: Rossi 20, Broglio 10, Vinzio 12, Cacciami 16, Rezzuto 8, Tironi 10, Maderna 2, Barreca 6.

Coach: Gianluca Porzio

Ass.coach: Davide Scillone

Dir.acc. Stefano Rossi

Prep. fisico: Luca Messina

ASD Bears Basket Biella: Harulaj, Omnis, Baclig 4, Salza 2, Rege 2, Cuela 2, Patti, Rattone 4, Merolla, D’Alessandris.

Coach: Alberto Vercellino

Arbitro: Sig. Piergiorgio Cerri di Borgosesia

Bella, meritata vittoria per la formazione di Barberi Valsesia Basket U13 guidata da coach Gianluca Porzio che ieri mattina, al Pala Loro Piana di Borgosesia, nella 5^ giornata di ritorno del campionato Under 13 Maschile Silver (Girone C), si sono imposti con energia ed atletismo alla compagine di ASD Bears Basket Biella con il punteggio finale di 84-14.

Bravi ragazzi!

Il commento di coach Gianluca Porzio: “E’ stata una settimana ricca di infortuni e malanni che non ci hanno permesso di allenarci con continuità. Ma gli otto ragazzi a referto hanno fornito una prestazione grintosa, attenta e dispendiosa, sono molto soddisfatto”.

Prossimo appuntamento per i nostri aquilotti, sarà in trasferta sabato 2 marzo con palla a due alle ore 14.30 al Pala Piacco – Via Donizetti,19 – Vercelli dove, nella sesta giornata di ritorno del campionato U13 Maschile Silver ad attenderli ci sarà la compagine di casa ASD Basket Club Vercelli Rices.

Forza ragazzi, sempre…

Fonte: Letizia BertiniKhristina Fanchini – Area Comunicazione

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Riceviamo e pubblichiamo

Con la Cena di chiusura che ha avuto luogo venerdì all’ex Locanda Pittu Cupal, il Comitato rionale di Sabbia chiude il Carnevale 2024.

Un’edizione di successo che con la Cena del Bollito, la Veglia del Gran Ballo dei Comitati e la Giornata della Paniccia ha visto il nostro piccolo gruppo impegnato intensamente.

Un anno, questo, che ci ha visti anche vincitori del Bal d’la Lüm con la maschera di gruppo “Treno Varallo-Sabbia”.

Nel ringraziare sentitamente amici e simpatizzanti, pubblichiamo i numeri estratti durante la Cena di chiusura, aspettandovi già con ansia per il prossimo Carnevale 2025!

Alegru Matai!

Estrazione Lotteria

1 – Buono spesa 250 € Unes: 7071

2 – Buono spesa 50 € Unes: 7133

3-Buono spesa 50 € Unes: 7540

4 – Buono benzina 25 €: 7228

5 – Buono benzina 25 €: 6336

6 – Buono pranzo 2 persone Loc. Cacciatori: 6076

7 – Cestino prodotti agricoli az. Bonetta: 7292

8 – Salame De Giorgi: 6884

9 – Confezione regalo Ortofrutta: 7838

10 – Cestino regalo: 6897

11 – Buono spesa Bertinetti € 20: 7821

Per il ritiro del premio chiamare il 340 925 2699 (Gianni)

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Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

(marilisa frison) – La seconda Via Crucis itinerante del venerdì sera, alle 21, per la Comunità Pastorale 12, ha avuto luogo presso la chiesa San Giorgio di Tricerro.

La prima Via Crucis fu tenuta nella parrocchiale di Trino, mentre la terza avrà luogo, venerdì 1 marzo, nella chiesa San Germano di Palazzolo Vercellese.


Tantissimi i bambini del catechismo che accompagnati dalla propria Catechista, questo venerdì 23 febbraio 2024, hanno animato la Via Crucis. Prima della lettura di ogni Stazione, a turno portavano davanti all’altare un segno inequivocabile di ciò che succedeva, che aveva vissuto Gesù, in quel preciso momento e nel mentre i chierichetti con la croce e le candele tra le mani si spostavano di Stazione in Stazione.


Molto soddisfatto il parroco, don Patrizio Maggioni, che ha ringraziato sia i bambini, per la partecipazione, che i genitori per averli accompagnati, perché è importante la Via Crucis e in tutte le chiese è rappresentata con le Stazioni. Il Vangelo ha un cuore e nel cuore del Vangelo c’è proprio la Via Crucis, il sacrificio di Cristo per noi. Il Vangelo è stato scritto proprio per raccontarci questo grande regalo che Dio ci fa: la Via Crucis. Vincere il male con il bene, questa è la Via Crucis.

Posted in Pagine di Fede

Gn 22, 1-2. 9. 10-13. 15-18

Dal libro della Genesi
In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò».
Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito».
Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.
L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».

Salmo 115

Ho creduto anche quando dicevo:
«Sono troppo infelice».
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.

Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;
io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore,
in mezzo a te, Gerusalemme.

Rm 8, 31-34

Dalla Lettera di san Paolo Apostolo ai Romani

Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui?
Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!

Mc 9, 1-9

Dal Vangelo secondo San Marco

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE

“Eccomi!”

La risposta di Abramo, una risposta di fede, la stessa che dirà Maria e che l’evangelista Luca ci racconterà al capitolo 1 (Lc 1,26-38) del suo Vangelo.

Eccomi!

“Sono qua”, “ci sono”, “non sono altrove”: sono coinvolto/a con la mia esistenza, rispondo al Tuo progetto con libertà e responsabilità.

Appello di Dio e vocazione dell’uomo.

Fede.

Eccomi: la mia identità si apre al Mistero.

“Eccomi” Dio chiama, Dio chiede… e Abramo sale sul monte. Possiamo immaginare con quanta fatica, con quanta amarezza nel cuore, con quante domande… ma Dio chiama e chiede, ed Abramo risponde: Eccomi!

Un padre ed un figlio, camminano, scalano…

Tre giorni di cammino in salita verso il monte Moria con questa tristezza nel cuore, ma con l’Eccomi saldo e sicuro.

La fede in Dio, nel Dio che promette, che incontra, che manda l’annuncio e il figlio, anche nella vecchiaia.

Abramo è uomo della fede e uomo della speranza.

Eppure Abramo costruisce e colloca l’altare, raccoglie e sistema la legna, tutto è pronto per l’olocausto. Non il sacrificio, l’olocausto.

Olocausto: lo sappiamo, per le religioni antiche olocausto era il sacrificio totale della vittima. La vittima uccisa e totalmente sacrificata.

E Dio sa che Abramo è fedele e diventa “padre” di un intero popolo.

“Ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza”

Perché Dio è il Dio della vita, della speranza, del futuro… quel “figlio preservato” sarà l’offerta generosa di Dio con il suo Unigenito: salvezza per l’uomo, salvezza per il mondo, salvezza per Amore.

Sal 115 “Ho creduto anche quando dicevo: sono troppo infelice”. L’uomo cammina alla “Presenza” del Signore, anche nei giorni tristi, anche nei giorni bui, Dio non fà mancare la sua presenza. L’uomo guarda a Dio con “fede”, con quell’ “Eccomi” dell’uomo in ogni tempo e in ogni situazione, quella fiducia che fa contemplare e cantare le sue opere.

“Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi… Cristo Gesù … è risorto, sta alla destra del Padre e intercede per noi”. (seconda lettura)

Dio è con noi. Senzase.

E questa certezza è l’“eccomi” dell’uomo a quell’ Amore di Dio che “sacrifica” il Figlio per amore dell’uomo.

La morte non come condanna, ma come salvezza.

Altri passi… dal deserto al monte.

Gesù sale.

Sale, si ritira, in disparte… ma non da solo… lo accompagnano tre di quelli che ha chiamato sulla riva di quel lago, quei pescatori Pietro, Giacomo, Giovanni e li porta lontani dalle reti, li porta con sé. Li porta su quell’altura in Galilea, poco più di 400 metri di altitudine che a quegli uomini abituati alle acque del lago, dove apparire come “luogo” distante dalla terra, .

Un luogo adatto alla preghiera. Preghiera che è “esperienza di Dio”.

Gli stessi che saranno in preghiera in quel giardino degli ulivi.

Luce – nube – voce. Quella luce che emana dal candore della veste, che nella cultura biblica antica era rappresentazione dell’identità, dunque Gesù: uomo- Dio.

La nube, segno dell’uomo e segno di Dio,segno di una presenza nella storia “abitata” da Dio e dall’uomo, il “già e il non ancora”, Dio Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

La voce. Ascoltatelo! un “annuncio” di quello che avverrà: morte e risurrezione.

Ascoltare il Verbo, la “Parola fatta carne”. Se all’inizio del Vangelo di Marco si dice “questi è il Figlio mio l’Amato”, adesso l’Amato deve diventare l’Ascoltato.

“Fu trasfigurato… è bello stare qui…”  la paura, lo spavento che fa esclamare “parole umane”.

La luce, la bellezza che “stordisce”, che incute timore:

“Questi è il Figlio mio l’Amato… ascoltatelo!”

Ascoltare la Parola fatta carne, la promessa di Dio per l’uomo e il mondo.

Ascoltare e comprendere il “segreto” della trasfigurazione, del sentiero della Luce, della Parola, di Gesù, in modo profondo ed autentico.

Non raccontare se non dopo la risurrezione…

la risurrezione… ma gli apostoli non capiscono, non comprendono…

la Risurrezione… ma che cosa vuol dire “risorgere dai morti”?

Non comprendono, solo dopo capiranno.

Da quell’oscurità del Getzemani, della cattura, della morte e del sepolcro… la luce, non quella che incute timore, quella che è vita, speranza, salvezza, Risurrezione.

Ed allora comprenderanno…

Ricorderanno quella Luce, quella voce, quella bellezza che “trasfigura” e “trasforma”.

L’evangelista Marco a noi lettori lo “spiega” subito: da questo episodio tratteggerà il volto del “Figlio di Dio”, lo aveva annunciato in esordio “Vangelo di Gesù Cristo…” (Mc 1)

Stelle e sabbia…

Per tutte le stelle, per tutti i granelli di sabbia…

Per tutti: uomini e donne, dono di Dio all’umanità.

Posted in Pagine di Fede

Pergolettese 3

Pro Vercelli 0

Marcatori: 18’ st Mazzarani su rigore, 22’ st Bariti,  26’ st Guiu

Pergolettese (3-5-2): Soncin; Tonoli, Arini, Piccinini; Bariti (43’ st Bozzuto), Mazzarani (43’ st Ceresani), Artioli, Andreoli (43’ st Schiavini), Felicioli; Guiu (30’ st Jaouhari), Caia (34’ st Piu). A disp.: Cattaneo, Dordoni, Lambrughi. All. Mussa.

Pro Vercelli (3-4-3): Mastrantonio; Parodi, Camigliano (25’ st Petrella), Sarzi Puttini; Iezzi, Iotti, Rutigliano (13’ st Kozlowski), Rodio; Mustacchio (39’ st Pannitteri), Nepi (13’ st′ Rojas), Maggio (39’ st Pinzi). A disp.:: Ghisleri, Vaccarezza, Frey, Haoudi, Contaldo, Gheza, Casazza, Forte, Citi. All. Dossena.

Arbitro: Manzo di Torre Annunziata.

Guardalinee: Jorgji di Albano Laziale e Ingenito di Piombino.

Quarto uomo: Spina di Barletta.

Ammoniti: Guiu (PER), Bariti (PER), Nepi (PV), Iotti (PV), Rutigliano (PV), Sarzi Puttini (PV), Petrella (PV), Rojas (PV), Jaouhari (PER)

Recupero: 1’ pt – 4’ st

Nulla da fare per i leoni nella partita esterna contro la Pergolettese.

Parte la gara con la Pro Vercelli in avanti con Maggio che viene atterrato al limite dell’area e l’arbitro fischia la punizione.

Al 2’ calcia Iotti ma il tiro è respinto dalla barriera.

Padroni di casa al 6’ pericolosi con Mazzarani ma la difesa libera.

Dopo 3 muniti Tonoli calcia a rete, la palla supera la traversa.

Al 12’ Mustacchio ci prova dal lato destro ma un difensore libera.

I giocatori di casa si lamentano per un intervento in area ma l’arbitro fa proseguire l’azione.

Iezzi al 29’ crossa in area ma è pronto Soncin a bloccare la palla.

Passa 1 minuto, cross di Iotti che termina sul fondo.

Guiu al 34’ di prima intenzione calcia ma la palla viene respinta dal palo.

Le squadre vanno negli spogliatoi sul risultato di parità di 0 a 0.

Nella seconda frazione di gioco all’8’ Maggio ci prova di sinistro ma la palla termina a lato.

All’11’ Mastrantonio manda in corner il tiro di Arini.

Al 17’ l’arbitro decreta il rigore per la Pergolettese per l’intervento falloso di Iotti.

Dal dischetto calcia Mazzarani e segna il gol del vantaggio.

Passano 5 muniti e i padroni di casa raddoppiano con Bariti che beffa Mastrantonio.

Al 24’ pericolosa la Pro Vercelli: Rojas coplisce la palla di testa ma Soncin si supera e blocca la sfera.

Terzo gol al 26’ per la Pergolettese, Mazzarani si invola e serve Guiu che al volo insacca.

La gara non offre più emozioni e l’arbitro dopo 4 minuti di recupero fischia la fine sul risultato di 3 a 0.

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Ha destato qualche curiosità l’ultima trovata della Propaganda di Palazzo Civico che, con giocosa levità, ha diffuso sui canali social ufficiali del Comune di Vercelli, la cavalcata del Primo Cittadino, guarnito di fascia tricolore, sui cavallucci della giostra  che da qualche giorno orna l’antica Piazza Cavour.

***

Ma andiamo con ordine.

La fotografia non è stata scattata da un paparazzo e nemmeno da qualche scaltro fotocronista, ma – tanto più, goffrata in sovraimpressione – pare dire: è uno scatto ufficiale comunale.

Inutile rintuzzare i ricordi dell’infanzia, quando il premio per un bel voto era andare al cinema a vedere Mary Poppins.

La storica pellicola della Walt Disney si presentava allora anche come un prodigio tecnologico, con la sovrapposizione dei fotogrammi filmati ai fondali interattivi di cartoni animati: una sorta di picture in picture ante litteram.

Ebbene – così si tenta di interpretare nella vulgata dei bar – a qualcuno particolarmente ferrato non sarà sfuggito che in questo 2024 si celebrano i 60 anni dall’uscita nelle sale di quel lungometraggio.

Ed ecco tentare la sintonia con la giostrina di Piazza Cavour.

L’alternativa sarebbe forse stata simulare i volteggi, tra i comignoli anneriti, di Dick Van Dyke (1oo anni l’anno prossimo, chissà che non si studino qualcosa) nei panni di Berto, che intona la celeberrima Cam Caminì cam camini, spazza-camin … Idea forse accantonata per scongiurare il rischio di qualche ruzzolone dai tetti.

***

Riproporre l’intramontabile “Supercalifragilistic – e – spiralidoso” avrebbe presentato rischi di incidenti diplomatici con i già attizzati alleati (?) della Lega, che avrebbero potuto rinvenire, nel brillante duetto canoro, qualche allusività al vocabolario di Dante.

E, con i tempi che corrono, ulteriori provocazioni nei confronti del Carroccio (se ancora si chiama così) potrebbero non essere state giudicate prudenti.

A meno di non cogliere l’occasione per rinverdire un altro tema disneyano della storica pallicola: con un poco di zucchero la pillola va giù.

E poi il refrain.

***

Peraltro, è dai tempi della campagna elettorale 2019 che pare stiano consigliando il Pirata di liberarsi della scorza d’ordinanza, per tentare di affermare un’immagine accattivante di Sindaco gioviale ed amico del popolo.

Ecco gli esordi, con il Pirata.

Più tardi impegnato a comporre il quartetto che si atteggia a percorrere un tratto di pista in giacca e cravatta: difficile credere che non prestasse il fianco a licenze poetiche.

Ancora, con tanto di mascherina (come un bollo postale per la data certa) che promette lavori spediti per il cavalcavia di Corso Avogadro (3 anni di chiusura compiuti lo scorso 7 dicembre).

Per tacere, in epoca recente, la performance con martello pneumatico e caschetto protettivo, a perforare Viale Garibaldi.

Sapran loro.

***

A rinfrescare la memoria dei contemporanei sui meriti del Sindaco, giunge nelle scorse ore una esternazione Via Facebook dell’On. Emanuele Pozzolo.

Anche quest’ultima, subito letta con qualche supplemento di fantasia.

***

Al di là delle suggestioni occasionali alimentate dallo zelo dei propagandisti (che a loro sia stato o no richiesto di lambiccarsi il cervello, non è questo il punto) messe a disposizione del pubblico, anche in questi giorni, una cosa pare chiara in questo fine settimana: i grandi aggregati, rispettivamente di Centrosinistra e Centrodestra, sono ancora lontani dall’aver trovato le proprie candidature a Sindaco, capaci di mettere tutti d’accordo.

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Posted in Trippa per i gatti

In data 23 febbraio alle ore 22.50 una squadra dei Vigili del Fuoco Volontari di Oleggio è intervenuta per un incidente stradale ad Oleggio sulla SS527 all’altezza del canale Regina Elena.

Coinvolte due auto in cui vi erano quattro persone rimaste incastrate e ferite all’interno.

I Vigili del Fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area del sinistro e all’estricazione dei vari feriti in collaborazione con il personale sanitario.

I feriti sono stati successivamente trasportati all’ospedale di Novara e Borgomanero.

Sul posto erano presenti vari equipaggi 118 da Oleggio, Galliate, la Polizia Stradale e una squadra di Vigili del Fuoco in supporto da Novara.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Corvara in Badia, (BZ), 20 febbraio 2024.

Si è conclusa in Alto Adige l’esercitazione internazionale “Volpe Bianca 2024”, che ha visto le Truppe Alpine dell’Esercito impegnate in ambiente montano e invernale sia in Alta Val Badia sia in Val Pusteria dal 20 al 23 febbraio, con l’impiego di centinaia di soldati.

Volpe Bianca 2024” è il “sistema di esercitazioni” annuali dedicato al “Mountain Warfare” in ambiente invernale organizzato dalle Truppe Alpine dell’Esercito e quest’anno si è composta di tre distinte esercitazioni, denominate “Winter Resolve”, che si è già conclusa il mese scorso in Piemonte, “Ice Patrol” e “Ice Challenge”.

In particolare, “Ice Patrol” si è svolta dal 20 al 22 febbraio in alta Val Badia, nei pressi di Corvara e ha visto impegnate 14 pattuglie, composte ciascuna da otto militari, provenienti dai reggimenti delle due Brigate Alpine, Julia e Taurinense, dal 2° Reggimento Trasmissioni Alpino e una dell’Esercito Rumeno.

Ad ogni pattuglia è stata assegnata una missione di ricognizione da terminare nell’arco di 48 ore a cavallo di 3 giorni su di un itinerario di circa 20 chilometri e 1000 metri di dislivello verticale, affrontando una serie di esercizi tipici del Mountain Warfare.

Tra le prove di “Ice Patrol” erano previsti il tiro con l’arma individuale, il trasporto a tempo di un ferito su di un percorso di quasi 2 chilometri, e altre prove tipicamente militari

La “Ice Challenge” invece, si è svolta il 23 febbraio in Alta Val Pusteria tra Dobbiaco e San Candido, ed è una competizione individuale a tempo, che combina una gara di scialpinismo con una di tiro a segno su di un percorso dallo sviluppo complessivo di 8 chilometri circa e un dislivello positivo di approssimativi 500 metri.

Nel complesso “Volpe Bianca 2024” ha avuto lo scopo di verificare le specifiche capacità possedute dalle unità delle Truppe Alpine ad operare in montagna, in ambiente invernale, difficilmente accessibile e caratterizzato da condizioni meteorologiche sfidanti che vengono abitualmente riassunte con il termine “mountain warfare skills”.

Le Truppe Alpine sono parte di un progetto dell’Esercito volto all’ampliamento delle proprie capacità operative anche in ambiente artico.

L’esercitazione “Winter Resolve”, parte di Volpe Bianca e conclusa a gennaio in Piemonte, ha visto un Gruppo Tattico del 2° Reggimento Alpini concludere la propria preparazione a premessa di partecipare all’esercitazione “Nordic Response” in Norvegia oltre il Circolo Polare Artico e alla quale partecipano oltre 20.000 militari provenienti dai paesi della NATO.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Derthona-Alcione Milano

Arbitro: Alessio Amadei di Terni

Guardalinee: Arli Veli di Pisa e Flavius Costel Condrut di Castelfranco Veneto

Alba-Albenga

Arbitro: Riccardo Borghi di Modena

Guardalinee: Giovanni Battista Citarda di Palermo e Antonio Masciello di Ravenna

Chieri-Vogherese

Arbitro: Marco Schmid di Rovereto

Guardalinee: Ion Rusu du Trento e Stefan Nikolic di Merano

Chisola-Bra

Arbitro: Alice Gagliardi di Guardalinee:

Guardalinee: Dario Testai di Catania e Michele Troina di Genova

Fezzanese-Città di Varese

Arbitro: Giovanni Antonini di Rimini

Guardalinee: Marco Tuccillo di Pinerolo e Alessio Mulassano di Cuneo

Gozzano-Lavagnese

Arbitro: Andrea Paccagnella di Bologna

Guardalinee: Mario Capasso di Piacenza e Dario Gherardini di Faenza

Ligorna-RG Ticino

Arbitro: Salvatore Marco Testai di Catania

Guardaoloinee: Alberto Callovi di San Donà di Piave e Marco Marchesin di Rovigo

Pont Donnaz-Vado

Arbitro: Nenad Radovanovic di Maniago

Guardalinee: Davide Carraretto di Treviso e Leo Posteraro di Verona

Sanremese-Asti

Arbitro: Dylan Marin di Portogruaro

Guardalinee: Matteo Cappelletti di Lodi e Andrea Lufi di Lodi

Redazione di Vercelli

 

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